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Showing posts from November, 2018

Literature heute & Eliten zu reproduzieren

von  Sebastian Christ (Huffingtonpost.de) Es geht ein kleines Beben durch die deutsche Literatur-Szene. Die deutsche Gegenwartsliteratur sei brav und konformistisch. Warum? Weil nur Söhne und Töchter aus gutem Hause an den beiden führenden deutschen Schreibschulen in Hildesheim und Leipzig studieren würden. Der Literaturkritiker Florian Kessler, selbst Absolvent des Hildesheimer Studiengangs „Kreatives Schreiben“, hat in der Wochenzeitung „Die Zeit“ einen ziemlich gnadenlosen Systemverriss der deutschen Autoren-Ausbilungsstätten verfasst. „Kreatives Schreiben studiert habe ich meiner Erinnerung nach mit Lehrerkindern und Ärztekindern und noch mehr Lehrerkindern und noch mehr Ärztekindern", schreibt er. Sicher habe es Ausnahmen gegeben. Insgesamt aber handelte es sich um "so ein dynastisches Familiending", so Kessler. „Die erschütternd wenigen Mitschüler aus meinem Heidelberger Gymnasium, die nicht der etablierten Mittelschicht angehörten, hatten definitiv ander...

Writing, a beautiful obsession

"I do not represent anything. I am the representation. But everything is mixed. Life, characters ... then is everything false? No! It's all true. Especially the characters. Acting for me is to live more. To add. Idealize, transfigure. Add emotion to emotions, passion to passions. Where the performance ends, my reality ends "(Monica Vitti). I couldn’t better express, what does it mean to me writin g , in a better way than using Monica Vitti’s words, when she expressed in the above stated propositions what did it meant for her to act . Writing, for me as well, is living more. It is first of all, above all and essentially, "to live more" in the very moment I write. I could not divert myself from Monica Vitti’s definition. Honestly, I did not appreciate and I even truly underestimated the culture of the Fifties, Sixties and Seventies in Italy, I had no idea how pregnant were those years. Perhaps, because I now live far from Italy, I began to look at I...

Scrivere, una magnifica ossessione.

“Io non rappresento niente. Io sono la rappresentazione. Ma è tutto mescolato. La vita, i personaggi…ma allora è tutto falso? No! È tutto vero. Specialmente i personaggi. Per me rappresentare è vivere di più. Aggiungere. Idealizzare, trasfigurare. Aggiungere emozione alle emozioni, passione alle passioni. Per me dove finisce la rappresentazione finisce la realtà” (Monica Vitti). Non saprei meglio esprimere ciò che per me rappresenta scrivere di come Monica Vitti espresse ciò che significava per lei interpretare, come attrice. Per me scrivere è vivere di più. È innanzitutto, soprattutto ed essenzialmente vivere di più nel momento che scrivo. Non saprei distaccarmi dalla definizione di Monica Vitti. Onestamente, non credevo a, anzi sottostimavo, quella cultura degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta in Italia, non avevo idea di come fossero cosí fecondi. Forse per il fatto di vivere ora lontano dall’ Italia, ho cominciato a guardare all’Italia con occhi diversi da prima. For...

Una donna diversa

- Se io dovessi dire, dopo tanti anni di militanza socialista, quello che più rischio di rimpiangere è l’aver negletto e trascurato delle cose che si potevano fare, di modeste dimensioni ma utili nell’attesa di qualcosa di bellissimo, formidabile ma impossibile…uno strano anno questo 1965, Silvano. Un anno in cui sembra che nulla sia successo…un anno che ci collega al ’64 e continua la linea che abbiamo iniziato nel 1963, ma direi da dopo il 1956, quando la Russia invase l’ Ungheria. Un anno in cui ancora di più provo a fare quelle cose di modeste dimensioni che credo porteranno maggiori risultati di quelle incredibili, sperate ma impossibili da attuare. Non voglio rimpianti quando mi ritirerò dalla politica. Che credi Silvano? Che siamo al governo solo perché abbiamo avuto successo alle elezioni? Anche per questo. Ma ci siamo soprattutto perché agli americani servivamo. - In che modo Pietro? Non vedo il nesso. - Gli americani, con Kennedy, hanno capito c...

The door

- Why did you stop loving me? - I don’t know ...so far we have avoided talking nonsense. Why now, then? Sabatina tried to hug him. - Please, stop it. Not now. I have to go. In 30 minutes I have the train. Sabatina felt trapped. - Where are you going today? - she asked him. - To Rome, I have a meeting with Nenni. - Will you be home at midnight? - I don’t know. Maybe. To overnight in Rome is too expensive. Sabatina felt a feeling of desperation grow inside. She could not speak. She never knew how to speak. She only knew how to be silent. And she was used to be silent in her life. It was November, outside. It was raining and it was cold. How she hated those days. Silvano opened the door. The ice of the tramontana entered. "Ciao" he said. Sabatina did not answer. Silvano remained for a while undecided. Then he crossed the threshold and shut the door with anger. Sabatina stayed in the entrance in front of the slammed door. She felt defeated. Betrayed. ...

Fabrizio Ulivieri

La porta

-        - Ma quando hai smesso di amarmi? - Non lo so... Fin qui abbiamo evitato di dirci certe cose. Perché ora le vuoi tirar fuori? Sabatina, si avvicinò per abbracciarlo. - No, non ricominciamo. Devo andare via. Fra 30 minuti ho il treno. Sabatina si sentì in trappola. - Dove vai oggi? – gli chiese. - A Roma, devo incontrare Nenni. - Tornerai a mezzanotte? - Non lo so. Penso di sì. Rimanere a Roma a dormire costa troppo. Sabatina sentì la disperazione crescere in lei. Non sapeva parlare. Non aveva mai saputo parlare, lei. Sapeva solo tacere. E tacque. Era novembre, fuori. Pioveva ed era freddo. Come odiava quel tempo. Silvano aprì la porta. Entrò il ghiaccio del tramontano. - Ciao – le disse. Sabatina non rispose. Silvano rimase per un poco indeciso. Poi varcò la soglia e si chiuse dietro la porta. Sabatina rimase nell’ingresso davanti alla porta chiusa. Si sentiva sconf...

Prima o poi

Che cosa l' aveva più influenzata di sua madre: i suoi racconti o la sua ideologia? Che era formata di sole illusioni: dell'essere buoni, dell'essere bravi, generosi, del darsi agli altri, del credere, del sapere eccetera, eccetera... A differenza di suo padre, che lei mai aveva amato, che era nazionalista, fascista, sua madre, anche se credeva in Dio, non andava mai alla messa, suo padre sì, andava a quella grande, a quella più ufficiale, anche se la sua religione era di pura facciata. La religione di sua madre invece era una religione contadina, rurale, presa da sua nonna; una religione molto poetica ma per niente confessionale, pagana in un certo senso, mischiata di elementi della terra e del cielo, di fenomeni atmosferici ed elementi cristiani impastati insieme. E' difficile dire con parole di figlio ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio. Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore. Con quest...

"Liebe, šaltibarščiai und rote Tomaten" ein zensierter Roman

Dies ist eine Frage, die ich mir schon lange gestellt habe. Ich hatte das Gefühl, daß es existiert, aber ich konnte die indirekten Beweise einer Zensur, die auf der Grundlage von Filtern arbeiten, nur durch das Einschränken der Bereichen und Bedingungen, an die sich große Verleger halten, erfassen, indem sie Texte für die Veröffentlichung auswählen (z.B. nur Autoren, die eine bestimmte Anzahl von Verkäufen garantieren , die präsentiert werden von , die ausgewählt wurden von , die nach bestimmten Modellen und Stilen schreiben, die vermeiden Verweise auf ..., die keine ideologische redaktionelle Linie widerspiegeln, die sich von der Unterstützten unterscheidet). Ich suchte nach dem Splitter und bemerkte nicht den Balken, den ich in meinem Auge hatte. Bereits bei "Rugíle" (meinem vorherigen Roman) hatte ich eine Unannehmlichkeit festgestellt, die sich der Text für die explizit behandelten sexuellen Themen bot. Sicherlich gab es keine Zensur durch irgendeine staatliche ...

"Rugíle" fra transumanesimo e fisica quantistica. Testo che uscirà da Armando nel 2019 in un libro collettivo di transumanisti.

Nel panorama anodino e di pensiero debole rappresentato dalla letteratura contemporanea che gode dei favori delle case editrici che approvano e pubblicano questa linea editoriale sono stato più volte chiesto, durante le presentazioni del mio ultimo Romanzo - "Rugìle" (l'erudita, Roma, 2017), perché avessi alla fine di ogni capitolo di "Rugìle" messo dei sunti per spiegare in termini di fisica quantistica ciò che si vedeva accadere in ciascun capitolo. Questa è stata una delle parti più controverse del mio romanzo. Ma controversa da parte di chi? Non certo da parte dei liceali, parrucchieri, carpentieri, insegnanti, adolescenti, portieri di condomini, millennials, infermieri...gente semplice...che mai hanno questionato sulla fisica quantistica contenuta nei sunti ma hanno letto il romanzo godendo della continuità del ritmo del libro. Controversa invece per chi aderiva e aderisce a quella visione anodina e di pensiero debole di cui parlavo sopra. Per...

"Amore, šaltibarščiai e pomodori rossi" a censored novel

It is a question that I have often asked myself, for a long time. I felt that it existed but I could only grasp indirect evidence of a censorship that operates in virtue of filters, by delimiting the areas and conditions to which big publishers adhere, by selecting  texts for getting published (only authors who guarantee a certain number of sales, who are presented by, who have been selected by, who write according to certain models and styles, who avoid references to ... who do not reflect an ideological editorial line different from the one they support). I was looking for the speck and I did not notice the beam I had in my eye. Already with "Rugíle" (my previous novel) I had detected a situation of discomfort that the text procured for the explicitly treated sexual themes. Certainly there was no censorship by any state authority but there was a wall that was often raised by those who were unwilling to admit sex in its crudity, in its ability to punch hard in you...

L'esistenzialismo vitale di Pasolini

Faccio mie queste parole di Pasolini: " E' sempre difficile lavorare. Ogni volta si tratta di fare una prova esistenziale. O vincere o morire. E' sempre così. Si rischia sempre di morire. Non ho ancora deciso se si tratta della voglia di vincere..o di morire. "

Origini della violenza verbale negli schieramenti politicamente contrapposti in Italia

“In Italia si è avuta la resistenza. Che è un caso piuttosto unico. La resistenza italiana è stata molto diversa dalla resistenza francese, jugoslava, ecc...ecc...La resistenza italiana ha suscitato non soltanto la lotta contro lo straniero o contro il fascista ma ha significato la revisione e la rivolta, il rivoluzionamento di tutte le idee che gli italiani avevano su se stessi, sulla propria storia, almeno sulla storia moderna. E allora in fondo la resistenza è stata una sorta di grande rabbia organizzata e impiantata soprattutto sull'ideologia marxista. E quando un giovane italiano ha delle critiche da fare alla borghesia, anche se borghese naturalmente, si rivolta contro la borghesia e trova già, in un certo senso una strada aperta: la strada aperta dalla resistenza.” (Pier Paolo Pasolini, Pasolini l'enragé, intervista di di Jean-André Fieschi). Nel suo linguaggio peculiare Pasolini coglie il tema centrale dell’Italia unificata: il linguaggio (arrabbiato) e i suoi sc...

Die sechziger Jahre in Italien.

Dieses Jahrzehnte, die Jahre des italienischen wirtschaftlichen Wirtschaftswunders, hatte etwas, das durch die Politisierung der siebziger Jahren allmählich verschwand: die Hoffnung und die Lebensfreude. Die Menschen stammen aus den fünfziger Jahren, eine Zeit der bäuerlichen und agrarischen Zivilisation, jetzt ist das Land industrialisierte, es gibt Arbeit für alle, die Menschen arbeiten zum ersten Mal von Montag bis Freitag, acht Stunden am Tag. Supermärkte wurden entwickelt, Fernsehen wird zu einem Massenphänomen, genau wie der Kühlschrank. Die Leute essen und essen gut jeden Tag. Jeder kauft Motorräder, Autos. Das Land verändert sich: von Süditalien aus beginnt die Massenmigration nach Mailand und Turin. Die Außenbezirke dieser Städte weiten sich eindrucksvoll aus, sie werden zu Städten, die in wesentlichen von Südländern bevölkert sind. Der Kommunismus und die Gewerkschaften werden stärker, weil sie Träger dieser Hoffnung in einer gerechteren Welt für alle sind, auc...

A domanda di Pasolini "Esiste secondo Lei la normalità e l'anormalità sessuale?" Ungaretti risponde così

Ogni uomo è fatto in un modo diverso perché la sua struttura fisica è fatta in un modo diverso. Ogni uomo è fatto anche in un modo diverso nella sua combinazione spirituale. Tutti gli uomini sono a loro modo anormali, tutti gli uomini sono in un certo senso in contrasto con la natura e questo sino dal primo momento. Fino dal primo momento l'atto di civiltà che è un atto di prepotenza umana sulla natura è un atto contro natura. (da "Comizi d'amore")

"Amore, šaltibarščiai e pomodori rossi" un testo censurato

È una questione che mi sono spesso posto. Tutte le volte sentivo che esisteva ma potevo cogliere solo prove indirette di una censura che operava per filtri, delimitando gli ambiti e le condizioni a cui la grande editoria si attiene nella selezione dei testi da pubblicare (si scelgono solo autori che garantiscono un certo numero di vendite, che vengono presentati da, che sono stati selezionati da, che scrivono secondo certi modelli e stili, che evitino riferimenti a...che non rispecchino una linea editoriale ideologica diversa da quella che sostengono). Cercavo la pagliuzza e non mi accorgevo della trave che avevo nel mio occhio. Già con "Rugíle" avevo captato una situazione di scomodità che il testo procurava per il tema sessuale trattato in modo esplicito. Certo non vi era una censura da parte di nessuna autorità statale ma vi era un muro che spesso veniva alzato da chi era restio ad ammettere il sesso nella sua crudezza, nella sua capacità di urtare in quanto impos...

What is "narrative"?

"Your life has marked you in unique ways  and these marks whether you know it or not  will determine how you live your life"  (Michael Rabiger) To understand what a narrative is, we need to understand its status. Narratives have a status which is equal to that of commons (water, rivers, lakes, cultural heritage ...) and by virtue of their status can be shared or not, participated or not, challenged or not, accepted or rejected, renewed , corrected, contracted, subverted, transformed. Narratives are norms, behaviors, trends, fashions, rules, stories, myths, lies ... that are internalized and believed by us and therefore accepted, in the form, for example, of convictions, of unconscious signals that have a performative nature that goes into a certain direction (for example believing that the evil people will go to hell, that money will give happiness, that according to a neoliberal principle the state should not intervene in the economy, that gold is the mo...

Che cos'è una narrativa?

"Your life has marked you in unique ways  and these marks whether you know it or not  will determine how you live your life"  (Michael Rabiger) Per capire che cosa sia una narrativa, bisogna capirne lo status. Le narrative hanno uno status pari a quello dei beni comuni (acqua, fiumi, laghi, patrimonio culturale...) e in virtù di questo loro status possono essere partecipate o meno, condivise o meno, contestate o meno, accettate o rifiutate, rinnovate, corrette, contrataste, sovvertite, trasformate. Sono delle norme, dei comportamenti, delle tendenze, mode, regole, storie, miti, bugie...che vengono da noi interiorizzati e creduti e perciò accettati, sotto forma per esempio di convinzioni, di segnali inconsci che hanno natura performativa che va in una certa direzione (per esempio credere che i cattivi andranno all'inferno, che i soldi daranno la felicità, che secondo un principio neoliberista lo stato non deve intervenire nell'economia, che l' oro è il ...

La carne che non muore (VI) - Visita al cimitero di Livorno

-   Davvero mi accompagnerai? – chiese Antonio. - Non ti abbandonerò, amore mio. Verrò con te al cimitero. - Vi faccio preparare qualcosa da mangiare, Eccellenza? – chiese una delle cameriere. - Non ho fame – rispose Antonio. - No, amore – intervenne Eleonora – qualcosa devi mangiare...sei così pallido. Ed è da quando aspettavamo la coincidenza a Firenze che non hai più mangiato niente. E anche io mi sento debole, se non mangio qualcosa potrei svenire.  Antonio la guardò.  - Non voglio che tu stia male, luce dei miei occhi. Mi hai accompagnato in questo viaggio. Sarai stanca e immagino affamata. Ti ho sottoposto a tante fatiche. Attesero fino a che una donna li accompagnò in una stanza vicina dove era stata imbandita una piccola tavola, con formaggi, salumi e frutta. Antonio mangiò pochi bocconi, Eleonora spilluzzicò un po’ di tutto ma poco di tutto. Entrambi sentivano di avere un nodo alla gola e non riusc...

La carne che non muore (V)

-   La Signora negli ultimi tempi era divenuta irriconoscibile. Era dimagrita. Pallida. Aveva sempre occhi lucidi. Ma sorrideva. Sorrideva a tutti. Era buona con tutti. Tutti la amavano per quello, per la sua bontà. Antonio a sentire quelle parole un poco si sciolse, perse quell’ irrigidimento militare che l’ aveva risollevato dal divano. - Ma il marito? Il commendator Giusti, non era con lei? - Il marito, Eccellenza, è sempre in viaggio, a casa sta sempre poco. Ma comunque è arrivato, due giorni fa, poco prima che la Signora degenerasse. Visto in che condizioni si trovava la Signora, ha fatto chiamare il curato per darle l’ olio santo. Antonio, parse accusare di nuovo un capogiro. Si portò una mano alla fronte e chiuse gli occhi per riaprirli qualche attimo dopo. - Ma che è successo? Che può aver portato mia sorella a una simile fine? Ma non ha lasciato nulla? Non ha detto nulla che potesse rivelare la natura dei suoi mali? - ...

ON WRITING, NOWADAYS (in Italy)

For me writing means to be un écrivain engagé, to be an existentialist writer such as Camus, Sartre, and also, although someone cannot agree into calling them "existentialists", Yukio Mishima, Junichiro Tanizaki and Yasunari Kawabata. Engagé does not necessary mean that it should be in a strictly political sense, even though it possible to conceive this position like this. Engagé can also be understood in the sense of a writer who searches for the life meaning in facts that concern our own daily existence. A writer can be engagé in creating a certain kind of literature that tends to make people think, to find a way to make people reflect on existence, breaking certain traditional consolidated narratives. In creating alternative voices (alternative narratives) with reference to the dominant ones. The ideal figure of our writer is an engagé writer who owns a-just-writer-status, i.e. a writer who professionally is only a writer, and not writer and ... writer and ... and...

L'écrivain engagé

Scrivere significa per me innanzitutto essere écrivain engagé, come lo erano scrittori esistenzialisti quali Camus, Sartre, e anche, benché qualcuno possa storcere la bocca nel definirli “esistenzialisti”, Yukio Mishima, Junichiro Tanizaki e Yasunari Kawabata. Engagé non significa che lo si debba essere in senso strettamente politico, lo si può essere tuttavia, ma si può essere engagé anche nel senso di ricerca di significato nei fatti che riguardano l’ esistenza. Si può essere engagé nel creare un certo tipo di letteratura che tenda a far pensare, a trovare un modo per far riflettere sull’esistenza, rompendo certe narrative tradizionali consolidate. Nel creare voci alternative (narrative alternative) a quelle dominanti. A schemi che si pensano vincenti. Innanzitutto nel ripensare la figura di un simile scrittore bisogna eliminare dalla sua narrativa il deittico e ...per ricentralizzare la figura in un ruolo ben definito. La figura ideale del Nostro scrittore è uno scrittore ...

La carne che non muore (IV)

L’ interno della villa era sontuoso. Quadri e arazzi dovunque appesi. Per terra tappeti persiani dai colori accesi.. Ai lati delle corridoi numerose statue accompagnavano il visitatore. I mobili avevano uno stile rinascimentale. Antonio fu adagiato su un ampio divano dell’ ingresso. Gli fu portato un cordiale fu aiutato a berlo. Tosto Antonio parve riprendersi. Eleonora a vedere Antonio, suo marito, stare meglio gli gettò le braccia al collo, dimenticando le albagie mostrate poco prima in carrozza.  - Amore, stai meglio? Antonio pareva lentamente riprendersi da quello stordimento repentino. L’ effetto del cordiale fu evidente. Tutti gli astanti parvero tirare un sospiro di sollievo. Si portò una mano alla fronte. Si toccò la fronte. Si passò la mano sul volto. - Eleonora – mormorò. - Antonio. - Che mi è successo? - Hai collassato, amore. - Ma perché? Eleonora si guardò intorno per trovare un suggerimento. Tutti la invitarono...

Neil Sedaka

La notte e’ fatta per amare ma per chi e’ solo come me la notte e’ fatta per soffrire e ricordare ... la piu’ bella cosa al mondo credevo fosse amare solo te un giorno fui felice adesso piango per te Anche Sabatina canticchiava quella canzone di Neil Sedaka, che era il tormentone di quell’anno. La davano sempre alla radio. Quella canzone rispecchiava il suo stato d’animo attuale, di persona ferita. Neil Sedaka in quegli anni era diventato improvvisamente uno dei cantanti più gettonati della scena musicale internazionale. Ora stava riscuotendo un grande successo anche in Italia. “Oh Carol” nel 1959 era rimasta in testa alle classifiche per undici settimane. Poi “Esagerata”, "Un Giorno Inutile”, “Tu Non lo Sai”, “Il Re dei Pagliacci” furono tutti successi italiani. Le ragazze impazzivano per Neil. Sabatina non aveva mai vagheggiato per altri uomini, ma il successo di Neil coinvolse anche lei. La passione per la musica non era mai stato il suo lato forte. Lei era rima...