Quel Natale fu diverso. Vollero sia Silvano che Sabatina che fosse diverso. L'alluvione li aveva prostrati, ridotti in ginocchio, ma erano riusciti a riprendersi. Silvano aveva ricominciato subito a lavorare alla Federazione, più di prima. Sabatina aveva raddoppiato le forze e come per un effetto magico era riuscita quasi a competere con Rosina. Anche Rino aveva smesso di prenderla in giro e la riempiva adesso di complimenti. - Brava Sabatina. Ora sí che mi garbi. A te, ti ci voleva la piena dell'Arno per datti una smossa. Se continui cosí superi Rosina. Era probabilmente nell'aria di quel Natale del 1966 il voler reagire. Si respirava un clima di voglia di uscire dalla calamità che si era abbattuta sulla Toscana Sarà un Natale "duro" dicevano a Firenze, ma i fiorentini non mollavano. Riaprivano i negozi, decoravano la città, facevano gli alberi di Natale in casa, li addobbavano di palline colorate e lucine, ricominciava la vita. Nel chiostr
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