- Io t’ammazzo! – gli aveva urlato Ida – Io che ti ho cacato, ti ho messo al mondo, io t’ammazzo! Piantò in faccia a Silvano due occhiacci spiritati, come raramente le aveva visto. Sembravano di brace infocata. - Ora anche il mare! - continuò – E che siamo signori? Al mare ci vanno i signori, non noi contadini. - Sentite mamma, io vi do tutti i soldi che guadagno, per campare. Piero invece non vi dà nulla. E a voi vi sta bene. Anzi lo trattate meglio di me. Ma che vi pare giusto fare queste differenze fra fratelli? - Ma lui è un giovanotto. - E che vuol dire? La madre non rispose. Teneva i pugni appoggiati sui fianchi e non abbassava lo sguardo. - Vuol dire che voi fate le differenze. Ecco che vuol dire – proseguì Silvano. - Figliettino! Dire a me queste cose che mi son levata il pane di bocca per te e ora per quei due mangiapani! - Siete cattiva mamma. Anzi sapete che vi dico? Mare o non mare, io e Sabatina ce
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