- Io t’ammazzo! – gli aveva urlato Ida – Io che ti ho cacato, ti ho messo al mondo, io t’ammazzo!
Piantò in faccia a Silvano due occhiacci spiritati, come raramente le aveva visto. Sembravano di brace infocata.
- Ora anche il mare! - continuò – E che siamo signori? Al mare ci vanno i signori, non noi contadini.
- Sentite mamma, io vi do tutti i soldi che guadagno, per campare. Piero invece non vi dà nulla. E a voi vi sta bene. Anzi lo trattate meglio di me. Ma che vi pare giusto fare queste differenze fra fratelli?
- Ma lui è un giovanotto.
- E che vuol dire?
La madre non rispose. Teneva i pugni appoggiati sui fianchi e non abbassava lo sguardo.
- Vuol dire che voi fate le differenze. Ecco che vuol dire – proseguì Silvano.
- Figliettino! Dire a me queste cose che mi son levata il pane di bocca per te e ora per quei due mangiapani!
- Siete cattiva mamma. Anzi sapete che vi dico? Mare o non mare, io e Sabatina ce ne andiamo.
- Che vuol dire ce ne andiamo?
- Che andiamo a vivere per conto nostro. Qui non è più possibile.
Ida afferrò uno stidione dal canto del fuoco (stavano parlando vicino al grande camino, dove Ida la mattina cominciava a cucinare nel pentolone) e glielo misurò in faccia a Silvano.
- Non ci provate mamma, che un cazzotto non ve lo leva nessuno.
- Sei un disgraziato. Prima hai lasciato solo tuo padre a lavorare i campi. Ora ci vuoi lasciare soli, noi due poveri vecchi. Io vi ho preso in questa casa, vi ho campati, ho campato i vostri figlioli. E ora...e ora ve ne volete andare.
Silvano abbassò gli occhi. Gli avevano fatto male quelle parole. Aveva comunque un senso di colpa verso il padre. E ora anche la madre ci si metteva.
- Mamma, non siate ingiusta. Abbiamo il diritto alla nostra vita. E poi anche voi dovete essere sincera, siete una tiranna in questa casa. Fate e disfate e nessuno vi può dire nulla. Non accettate altri pareri e punti di vista.
- In questo casa comando io, e io decido. Che vi piaccia o non vi piaccia. Qui si fa come dico io. E se volete andarvene, fate un po’ come vi pare. Io un vi trattengo.
- Sentite mamma...al mare ci penso io. Voi non dovrete tirare fuori una lira. E poi un’altra cosa...io non potrò esserci al mare, dovrò lavorare a giugno. Perché non ci andate voi al posto mio a dare una mano a Sabatina? Da sola con due figlioli come farà? In fondo...pensateci bene...voi il mare in tutta la vostra vita non l’avete mai visto.
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