Skip to main content

Posts

Showing posts with the label assurdo

Un'idea assurda: perché ho scritto il mio più recente libro (ancora in fase di revisione): Isole di Felicità

Foto Živilė Abrutytė Un’ idea assurda  Questa storia comincia un anno prima e termina quasi un anno dopo. Un arco di tempo nelle vite di alcuni esseri umani relativamente breve eppure lungo. Come la vita sulla terra, lunga ma relativamente breve. E tutto comincia da una foto, che cerca come tutte le foto, di fissare un attimo di felicità. E lo fissa in eterno, ovvero per tutto il tempo che essa esisterà. Ma la felicità non è un attimo e la felicità non è neppure eterna, come eterne non sono le foto e le persone. Ma perché allora cercare la felicità? Che idea strana è mai questa idea? Un’idea assurda, eppure possibile, nonostante tutto. Da quella foto il destino (ma il destino non esiste — è solo un modo di dire) ha voluto che si parlasse per molte pagine di una famiglia che a Vilnius, in Lituania, ha cercato la propria felicità in un lasso di tempo che corrisponde a quasi dodici mesi di esistenza. È una storia vera, come vere sono tutte le narrazioni che ci fanno credere

Il ruolo dello scrittore, oggi — veri scrittori e pseudoscrittori

In mezzo a tanti libri che si pubblicano, in mezzo a tanti autori, in mezzo alla durata effimera di ciascuna pubblicazione viene naturale chiedersi che possa un altro autore aggiunge alla vasta pletora, enorme, di libri e autori. Credo che in un panorama letterario in cui conta maggiormente il vuoto ripetersi di certi schemi narrativi, il cui contenuto non acquista nessuna evidenza, un autore debba avere la propria linea editoriale: seguire il suo stile, le sue riflessioni, una propria riflessione filosofica sul mondo da opporre al nuovo assurdo generato dal globalismo, che consiste nella totale remissione di ideali, di contenuti, di riflessioni personali, di identità di razza e di tradizioni storiche, che il globalismo tende a annullare. Il globalismo annulla gli stati, le barriere culturali, mischia le razze, distrugge l'Europa, la sua identità incuneandovi razze e tradizioni di popoli altri che stanno all'Europa come corpi estranei, che non chiedono di integrarsi ma so

La realtà "trans-umana" in "Rugìle" - romanzo di Fabrizio Ulivieri

Foto Živile Abrutytė Nel panorama anodino e di pensiero debole rappresentato dalla letteratura contemporanea che gode dei favori delle case editrici che approvano e pubblicano questa linea editoriale sono stato più volte chiesto, durante le presentazioni del mio ultimo Romanzo - "Rugìle" (l'erudita, Roma, 2017), perché avessi alla fine di ogni capitolo di "Rugìle" messo dei sunti per spiegare in termini di fisica quantistica ciò che si vedeva accadere in ciascun capitolo. Questa è stata una delle parti più controverse del mio romanzo. Ma controversa da parte di chi? Non certo da parte dei liceali, parrucchieri, carpentieri, insegnanti, adolescenti, portieri di condomini, millennials, infermieri...gente semplice...che mai hanno questionato sulla fisica quantistica contenuta nei sunti ma hanno letto il romanzo godendo della continuità del ritmo del libro. Controversa invece per chi aderiva e aderisce a quella visione anodina e di pensiero debole di c