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Showing posts from May, 2022

Monkeypox - ovvero una stategia del terrore senza fine

  Ecco di nuovo, si ricomincia. Siamo solo a maggio, bisogna già mettere in moto l'apparato mediatico affinché raggiunga il suo climax a settembre/ottobre. Poi la guerra in Ucraina forse smorza i toni per una probabile supremazia russa sul piano militare ed economico e allora bisogna ripartire con il terrore per coprire anche questa defaillance dell'Europa e degli USA. O forse tutto era già stato così programmato, rodato, che vive ormai di una propria forza di inerzia che si propaga al di là delle intenzioni di quando era stato promosso il nuovo terrore pandemico, impossibile ormai da fermare. Per cui le marionette non possono che rimettersi in moto e di nuovo giocare il loro ruolo di pupazzi, ma mentre nel 2020 ancora forse godevano di una stima, ormai non possono che raschiare il barile e recitare la parte segnata dal destino che loro stessi hanno scelto, fino alla loro scomparsa definitiva dalla scena di questo mondo politico e sociale. Ed ecco allora il monkeypox. Il vaiolo...

Why do we do things we are not willing to do when we want to do something else?

  I believe that man is perhaps a rational and social animal but he is certainly not completely controllable in his nature by the democratic societies where he lives, although these societies are being built in such a way that they increasingly aim at total control, even, now, subcutaneous and no longer just extracutaneous. But above all, there are two categories of humanity, the flock and the shepherds. And the shepherds are often the ones who have the most psychopathic, criminal, corrupt, demonic nature. Let's call them Elohim, the ruling class, and Adams, the ruled class, if we decide to follow the lines of the Bible. Let's call them whatever we want, but in the very underneath of history, there is a long red line that binds the masterminds of the world of today to the masterminds of the world of that time. I believe that in the human soul, from the day of the expulsion from the earthly paradise onwards, there are basically two reasons that continue to corrupt the human soul...

Perché facciamo le cose che non vogliamo fare, pur volendo fare altro?

Io credo che l'uomo è forse un animale razionale e sociale ma certamente non è controllabile dalla società nella sua natura, per quanto si costruiscano società che mirano sempre più al controllo totale, addirittura sottocutaneo e non più solo extracutaneo. Ma soprattutto vi sono due categorie di umanità, il gregge e i pastori. E i pastori spesso sono quelli che hanno la natura più psicopatica, criminale, corrotta, demoniaca. Chiamiamoli se vogliamo Elohim gli uni e Adam gli altri, per seguire la falsariga della Bibbia. Chiamiamoli come vogliamo, ma nel solco stesso della storia è rintracciabile una lunga linea rossa che lega i padroni del mondo di oggi ai padroni del mondo di allora. Credo che nell'animo umano, dalla cacciata dal paradiso terrestre in poi, siano fondamentalmente rimasti due motivi che continuano a corrompere l'animo umano. Superare la limitazione della morte e sostituirsi a Dio. Divenire l'uomo immortale e perciò Dio. E tutto ciò avviene nel tentativo d...

La controinformazione italiana vive al 97% di sola Chiacchiera e non di verità

 Asoltate questo video. E ditemi se questa controinformazione non è distorcente. Chi fa questa controinformazione non può essere in buona fede se continua a parlare dei vaccini definendo vaccino, quando ormai nel web è pieno di prove e testimonianze di ogni tipo, quello che ci si ostina a chiamare vaccino è in realtà un'arma biologica per provocare mutazioni e offese all'organismo umano, alla stessa esistenza dell'uomo e anche alla sua stessa vita spirituale. Ha ragione Cesare Sacchetti, giornalista e blogger italiano, che definisce spazzatura con gli stessi scopi del mainstream tutta la pretesa controinformazioni  della rete. Su queste basi vedo una probabile deriva simile a quella del movimento 5 Stelle del 97% di quelli che ora si spacciano come propugnatori di una nuova informazione e libertà. Perché essi, come Heidegger docet, si muovono nella Chiacchiera, e non nella verità. che non vogliono affrontare nella sua dirompente essenza e preferiscono cercarla nella Chiacch...

Martin Heidegger - die Kassandra unserer Zukunft

  Ich trete vor einem zurück, der noch nicht da ist, und beuge mich,  ein Jahrtausend im voraus, vor seinem Geiste (Heinrich von Kleist) Ich habe Heidegger nie zu sehr geliebt, aber in Wahrheit war er eine Kassandra, der im Wesen der Technik ungehört war, ebenso wie Kassandra in ihrem Wesen immer ungerhört war.

El hombre es mierda

« ¡A mí, hombres!», gritó Diógenes un día y cuando acudieron algunos, los ahuyentó con su bastón, diciendo: « ¡Clamé por hombres, no mierdas! » Una vez estuve buscando al hombre por las ciudades, por cafés, supermercados. Y tenía la ilusión de que cada mirada que encontraba, cada vez que la encontraba, era el hombre que yo iba intentando buscar. Y lo intentaba en los olores de los sexos, en los líquidos de los cuerpos, en el sudor y en las quebradas de mis amantes, como si buscara un testimonio del hombre que estuvo en el fondo de cada individuo con quien compartía mi vida. Y luego me agachaba, trataba de entrar en los intersticios y heridas de su carne. Para viajar dentro de ellos a las profundidades. Y me preguntaba por esos secretos que me parecía vislumbrar en esa búsqueda lacerante y desgarradora que no conducía a nada. Estos fueron viajes que hacía por un callejón sin salida. Y cada vez me volvía y empezaba de nuevo. Porque el hombre no es nada cuando no está en la luz que ...

"Alla Patria" di Salomėja Nėris

  Questa è una delle poesie più famose di Salomėja Nėris, forse la più grande poetessa lituana, vissuta all'inizio del secolo XX. Salomėja Nėris aveva celebrato in alcune sue liriche Stalin e il bolscevismo, per questo fu accusata di aver tradito la sua patria. In questa poesia vi è lo struggente desiderio di ritornare in patria e di difendersi dall'accusa di tradimento. E' importante riproporre temi come la "Patria" in un mondo in cui il il globalismo, il gender liquido, le società multietniche, il politically correct hanno infettato il più naturale dei sentimenti di appartenenza. Chi non ha patria non ha terra sotto i piedi, e vive in un non-dove, che spaesa inquieta e priva id identità e partorisce i mostri che si vedono alla guida del preteso NWO. Insanguinata e saccheggiata Sta ai miei occhi... E cento di miglia andrò a piedi Fino a che viva la rivedrò. Saranno in fiore i giardini e i frutti penzoleranno E le foglie cadranno ingiallite E per strade senza fine...

La città che non posso nominare

Adoro camminare per le strade di questa città che sempre evito di nominare. Adoro camminare per le sue foreste. Adoro anche la pioggia e il freddo che durano infiniti in questo paese, che non posso nominare. Aš keliais į tave pareisiu Per lietų, gruodą, šaltį… E per strade senza fine verrò da te Sotto la pioggia, lungo il gelo della terra, e nel freddo dell'inverno... Come diceva Salomėja Nėris, forse la più grande poetessa di questa terra che non posso nominare, parlando della sua terra che nemmeno lei nominava, in questo poema decicato "Alla Patria". Forse è il destino che ci accomuna, anche lei viveva in una terra di nessuno, viveva a Mosca, ma il suo cuore era verso quella terra solo nell'attimo che doveva percorrere le strade per raggiungerla. Forse lei come me viveva in un non-dove. Eppure questo innominabile luogo io devo tener caro perché qui mi sono convertito, perché qui ho scoperto il silenzio interiore, e la lunga catena che mi lega alle potenze del cielo...

Il salto nel nulla: Italia 1992

  Se corro indietro con il pensiero all'Italia in cui sono nato, è come ora, dove vivo. Un-non-dove. Ora vivo sospeso, come vivessi senza essere presente. Ecco quell'Italia è lo stesso.Vive senza essere presente. Per chi ne volesse avere un'idea dovrebbe leggere Bacchelli, Quasimodo, Montale, Bianciardi, Pasolini...Bisognerebbe vedere i film di Rosi, riandare ad Alberto Lupo, Gian Maria Volontè, tutti non luoghi ormai... E onestamente non ho un bel ricordo degli anni Settanta. Della guerra civile degli anni Settanta. Lì è iniziata la falsificazione dell'Italia. Si voleva cambiare un'Italia contadina in un'Italia operaia e comunista. Ma è l'Italia di Bitossi, Gimondi, Dancelli e Adorni che ricordo...un'Italia di gente gobba sul manubrio...e sul lavoro. Che faticava e voleva crescere. E' anche l'Italia di Moro, Fanfani e Andreotti. Certo allora falsificati dall'ideologia comunista in nemici del popolo, con l'eccezione di Moro, martire della...