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Matteo Salvini il tiepido

 




Quest'uomo ha incantato e ingannato una gran parte di quelli che in lui avevano creduto, me compreso, che ero sensibile al tema della immigrazione (tema pressoché uscito dalla sua agenda).

Non solo ha ingannato ma ha anche dato prova della peggiore italianità, ovvero quella italianità, la maggioranza, che ama stare in un luogo ma allo stesso tempo in mille altri. E questo è il senso della sua politica e anche della sua vita, probabilmente. Non so se i suoi cambiamenti di opinione siano da imputare a instabilità o a una continua lettura dei sondaggi di opinione. Comunque sia il suo continuamente cambiare idea o dire una cosa e farne un'altra rispecchia fedelmente lo stereotipo del Pulcinella (e chiedo scusa a questa nobile maschera).
Per me il massimo del disgusto che ho ricevuto è stato quando ha fatto l'occupazione del parlamento a oltranza. Dopo due ore era tutto finito. Ero quasi incredulo.

Ho sempre contestato il suo sbattere in faccia le pizze i caffè i gelati i selfie della sua vita privata, e soprattutto questo mettere nei social i propri figli.
Credo che avrebbe dovuto imparare da politici come Moro o Berlinguer a separare il privato dal politico, ma certo loro non vivevano l'epoca dei social media dove tutto deve essere sbattuto in faccia, anche se agli altri non piace o addirittura disturba.
Lui può scegliere di fare questo ma io ho il diritto di dichiarare il mio disaccordo.

Guardando la sua trasformazione fisica negli ultimi anni mi sembra che rispecchi perfettamente quella politica e morale, ovvero la tepidezza personificata, il non essere né caldo né freddo. Anonimo, grigio.

E lui che si professa tanto cattolico (certo essere cattolici oggi è un concetto talmente  trasversale da svuotare di ogni senso il valore della parola stessa - include veri cattolici come Benedetto XVI accomunandoli obtorto collo a fìguri come Biden o Bergoglio, che di cattolico non hanno nulla, se non il flatus vocis, o il fumo di Satana...).

Salvini che sfoggia tanto il rosario, dovrebbe ben guardare alla salvezza della sua anima, ora vive nella città degli uomini ma domani si presenterà alle porte di quella di Dio, a causa delle continue menzogne che racconta alla gente o alla doppiezza del suo comportamento che è quello tipico dell'uomo tiepido che Il Cristo disprezza sopra ogni altro, anche sopra l'omicida:

Scio opera tua, quia neque frigidus es neque calidus. Utinam frigidus esses aut calidus!
Sic quia tepidus es et nec calidus nec frigidus, incipiam te evomere ex ore meo.

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