Albert Camus all’inizio de “La Peste” dice che una maniera di fare conoscenza di una città è cercare come vi si lavora, come vi si ama e vi si muore. Vilnius non è una città comune, ha una personalità complessa, non facile da identificare. In inverno è di una malinconia struggente e in estate è di una malinconia dolce. E’ una città cosmopolita, ma un cosmopolitismo urbano e non selvaggio. Quasi cólto, educato, fatto di storia e di relazioni con il mondo fondate su ragioni economiche, politiche e sociali che si sono lentamente stratificate. Forse la parola “lentamente” descrive bene l’anima lituana. Ma “lentamente” non è indice di pigrizia ma di qualità. La vita ha il ritmo della natura, mai improvviso bensì regolato da cambiamenti che scivolano lentamente nel tempo. Vi si muore come si muore in altre parti del mondo, ma si vive più attaccati al denaro che alla vita forse. Si ama secondo il denaro, secondo il denaro si misura la portata dell’estensione affettiva e dei sentim...
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