La difficolta’ in cui si dibatte la letteratura lituana, una letteratura tutto sommato giovane – nata dopo l’indipendenza dalla Russia del 1991, sembra la scarsa presenza in altre lingue dei suoi autori.
Si e’ scritto qualcosa sul soggetto, ma onestamente sembrano piu’ osservazioni che cercano di giustificare qualcosa che cerca di giustificare l’incapacita’ degli autori lituani di interessare all’estero.
Gli autori lituani piu’ noti e basilari, i classici, sono Ričardas Gavelis con il suo “Vilniuas pokeris” e Jurgis Kunčinas con il romanzo “Tula”, entrambi deceduti e che pubblicarono i loro libri simbolo alla fine dell’occupazione sovietica della Lituania.
C’e’ poi Ruta Sepetys che viene acclamata come scrittrice lituano-americana ma in realta’ e’ nata negli USA figlia di un rifugiato lituano. Ha scritto dei best seller in lingua inglese che parlano delle atrocita’ commesse dai sovietici in Lituania e paesi baltici.
Un’altra importante scrittrice lituana e’ Kristina Sabaliauskaitė con il suo “Silva rerum”, che pero’ non e’ stato tradottissimo all’estero, e che tuttavia (a nostro parere) e’ la scrittrice contemporanea con maggiori numeri per imporsi in campo estero.
Secondo i dati dell'Istituto di cultura lituano che promuove traduzioni in lingue straniere, il numero di traduzioni in altre lingue è comunque cresciuto costantemente negli ultimi quattro anni: nel 2014, 10 libri sono stati tradotti, nel 2017 – 33 libri. La maggior parte delle opere lituane sono tradotte in tedesco (49 traduzioni), oltre a traduzioni in russo (26), inglese (24), polacco (20).
Sempre secondo questi dati , dal 1990 l'autore lituano più letto è tuttavia Tomas Venclova - 38 dei suoi libri sono tradotti in 15 lingue.
Eugenijus Ališanka guida la categoria di poesia - 11 dei suoi libri sono disponibili in 6 lingue.
Si sostiene che la difficolta’ di esportare autori lituani sia legata a sistemi di distrubuzioni esteri complicati e troppo costosi da sostenere.
Nel centro di Vilnius molto attiva la libreria Eureka (www.knygynas.biz) vicino alla piazza della cattedrale, che particolarmente si sforza di promuovere gli autori lituani gia’ tradotti in lingua inglese.
Insomma vi e’ complessivamente uno sforzo pianificato (ma non troppo pressante) che mira a esportare il genio letterario lituano all’estero, ma sembra piu’ a livello di marketing che di autori che abbiano uno status e un peso lettario tale da sapere imporsi al mercato estero (i.e. saper interessare le grandi case editrici di altri paesi).
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