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Showing posts from February, 2018

La lituania che non ti aspetti: "Amžinai kartu" (Per sempre insieme) un bellissimo film di Lina Lužytė

Il film e’ molto bello. Belle le musiche, bravi gli attori soprattutto la protagonista femminile, la moglie, impersonificata dalla bravissima attrice Gabija Jaraminaitė-Ryškuvienė, che sa esprimere con forza il dramma quotidiano interiore di una moglie che vuole il marito tutto per se’, che pretende una famiglia felice, che pero’ non lo e’. Una specie di Anna Magnani che rivela il dramma interno senza la violenza dei gesti esterni e della recitazione urlata della Magnani. Bellissimo e drammatico il finale, degno del migliore film neorealista. A volte l’analisi dei contrasti dentro alla famiglia ricorda i film di Moretti, senza pero’ l’ironia alla lunga noiosa e le battute (sempre quelle!) che Nanni Moretti si porta dietro da decenni. Mi sono imbattuto in questo film del 2017 per puro caso. Per puro caso ho cominciato a guardarlo. La prima cosa che mi ha colpito e’ il modo di fare il film. Uno stile da documentario. Uno stile scarno, asciutto, essenziale ma efficace per la ra...

Intervista alla scrittrice svedese Lena Andersson

Nei giorni ormai imminenti che precedono la Fiera internazionale del libro di Vilnius , sui giornali lituani si da' grande spazio alla scrittrice Lena Andersson di cui gia' abbiamo parlato in questo blog , che verra' a Vilnius a presentare due suoi romanzi tradotti in lituano. Qui sotto riportiamo un breve stralcio di una sua intervista tratta da Lietuvos žinios per far conoscere questa scrittrice (non molto nota in Italia) che a nostro avviso - nel nulla al 90% che esprime il mondo letterario contemporaneo - merita. Merita perche' sa esprimere valori morali e interiori come una vera scrittrice e non la piattitudine globalizzata del restante 90%. 1) Ester Nilsson torna nel nuovo romanzo. E' rimasta sempre la stessa? Sì. È sempre la stessa, vive di speranza, desiderio, euforia e si basa su conclusioni logiche che sono sia vere che false. 2) Ne sei ancora affascinata? Ester è dura, come ha detto il protagonista Olof Sten, il suo amante. Sostiene che il ...

"Isole di felicità - Laimės salos" - Il regalo

Foto di Živilė Abrutytė  (instagram) Il testo fa parte del libro pubblicato da Edizioni La Rondine, Isole di Felicità - Laimės salos: https://www.ibs.it/isole-di-felicita-laimes-salos-libro-fabrizio-ulivieri/e/9788832268317 Les sentiments profonds signifient toujours plus qu'ils n'ont conscience de le dire [1] (Albert Camus) Liberarsi del passato non è facile. I pensieri sulla felicità per Diego erano una conquista. Per Rūta un prendere posizione nel mondo. Rūta lo faceva sottraendosi a tutto e rinchiudendosi in una sfera ristretta rispetto all’universo più vasto in cui viveva. Si sapeva posizionare bene. Diego invece lottava tra lo stare in un universo e passare in un altro e forse ritornare a quello di prima. Cercava di eliminare i pensieri sul mantenere in vita in qualche modo i genitori e al tempo stesso li fortificava. E quando gli parve di averli eliminati finalmente, di prepotenza loro si fecero di nuovo avanti come non volessero interrompere quel leg...

"Isole di felicità - Laimės salos" - Pinigųᶙ [1]

      Diego gali duoti man siek tiel pinigᶙ ?[2] Diego era sulla porta. Stava per uscire, già aveva messo il kuprinė [3] in spalla, aveva detto a Rebeka “Ciao!” quando lei gli si parò davanti e con l’aria furba che le illuminava la faccia aveva detto quella frase. Diego non aveva capito tutta la frase ma pinigᶙ sì, l’aveva capito bene. - Taip. Gerai. Atsiprašau. Neturiu labai pinigᶙ  [3]    - il suo lituano era da ridere, ma rispose meglio che poteva – ecco Rebeka, ho solo questi Si era frugato in tasca, aveva due euro e cinquanta. Guardò nel portafoglio. Vi era un biglietto da cinquanta euro, così le diede i due euro e cinquanta. - Veliau Rebeka, veliau duosiu tau daugiu pinigᶙ. Vakare. Gerai[4]? - Gerai. Ciau! [5] - Ciao Anche Diego cominciava ad accorgersi che le principesse stavano cambiando. Erano diverse. Goda, per esempio, che in passato litigava sempre con sua madre, era pigra totale e senza m...

Cultura italiana in Lituania: Nuostabieji Lūzeriai. Kita planeta "Meravigliosi perdenti. Un altro pianeta" un film del regista lituano Arūnas Matelis

C'e' un film in questi giorni nelle sale cinematografiche lituane che va alla grande: Nuostabieji Lūzeriai. Kita planeta "Meravigliosi perdenti. Un altro pianeta"del regista lituano Arūnas Matelis. Un film documentario sul lavoro oscuro e spesso drammatico dei gregari al Giro d'Italia. La storia del documentario e' molto semplice: non vi e' storia. Interviste a gregari durante degenze in ospedali o durante le terapie di riabilitazione, loro storie di vita, dialoghi quotidiani; un ciclista canadese filosofo che scala la montagna, si immerge nei torrenti ghiacciati, dorme all'aperto fra la neve ghiacciata; immagini drammatiche di ciclisti che scalano il Gavia fra la neve e il gelo. Il lavoro dei medici in macchina che curano i ciclisti caduti sporgendosi dal finestrino con il corridore a traino; immagini di cadute a terra con i atleti che soffrono (l'asfalto non è un luogo che accoglie - ti respinge, ti  è nemico: ti chiede subito di rialzart...

"Isole di felicità - Laimės salos" - Sliding doors

Uno dei personaggi de “La peste” di Albert Camus è Jean Tarrou che aiuteràil dottor Rieux nella lotta contro l’epidemia e morirà alla fine del romanzo. E’ un personaggio misterioso: non ha moglie né figli, non ha un passato evidente (solo un passato che si rivelerà poco a poco). Camus ce lo descrive così “s’était fixé à Oran quelques semaines plus tôt et habitait, depuis ce temps, un grand hôtel du centre. Apparemment, il semblait assez aisé pour vivre de ses revenus. Mais, bien que la ville se fût peu à peu habituée à lui, personne ne pouvait dire d’où il venait, ni pourquoi il était là” [1] . Diego certe volte si sentiva come Tarrou. Non era ricco ma nel bene o nel male da alcuni mesi viveva senza lavorare. Qualcosa, dopo la morte di entrambi i genitori, era rimasto sul conto e suo fratello gli aveva inviato il cinquanta percento del rimanente. Rimaneva da decidere che fare con la casa. Venderla o affittarla. Dentro di sé avrebbe voluto venderla, avere settantamila o ce...

Lena Andersson, la scrittrice svedese che scrive di amore in modo razionale, arriva alla Fiera del libro di Vilnius

"Nella vita di ogni donna, c'è almeno un amore ingiusto e assolutamente irragionevole o una fervida passione che crea il limite e fa dimenticare loro non solo se stesse, ma anche i suoi principi e la propria autostima” I visitatori della XIX Fiera Internazionale del Libro di Vilnius (22-25 febbraio) avranno l'opportunità di incontrare uno dei più importanti scrittori svedesi contemporanei, Lena Andersson. Lena Andersson, famosa per essere una delle giornaliste più talentuose ed entusiasmanti nel suo paese d'origine, è spesso descritta in virtù dei suoi romanzi come la migliore esperta di psicologia femminile svedese, e di storie d'amore. La sua opera più famosa è il romanzo su Esther Nilson, una donna che ama in modo forte, che l'ha resa famosa in Europa. Alla Fiera del libro di Vilnius presenterà due romanzi pubblicati in lituano: " Estera. Romanas apie meilę “ [1]  e  " Be įsipareigojimų “ [2] Scrittrice, conduttrice di programmi ra...