Nei giorni ormai imminenti che precedono la Fiera internazionale del libro di Vilnius, sui giornali lituani si da' grande spazio alla scrittrice Lena Andersson di cui gia' abbiamo parlato in questo blog, che verra' a Vilnius a presentare due suoi romanzi tradotti in lituano.
Qui sotto riportiamo un breve stralcio di una sua intervista tratta da Lietuvos žinios per far conoscere questa scrittrice (non molto nota in Italia) che a nostro avviso - nel nulla al 90% che esprime il mondo letterario contemporaneo - merita. Merita perche' sa esprimere valori morali e interiori come una vera scrittrice e non la piattitudine globalizzata del restante 90%.
1) Ester Nilsson torna nel nuovo romanzo. E' rimasta sempre la stessa?
Sì. È sempre la stessa, vive di speranza, desiderio, euforia e si basa su conclusioni logiche che sono sia vere che false.
2) Ne sei ancora affascinata?
Ester è dura, come ha detto il protagonista Olof Sten, il suo amante. Sostiene che il suo metodo scomodo e chiuso è una caratteristica positiva. Sono d'accordo con lui. Caratterizza Esther bene. La amo molto. Non si arrende mai e mantiene il valore della moralità.
3) Si dice che la continuazione di un opera di successo è di solito la cosa peggiore che l'autore possa inventare. Come ci e' riuscita?
Era un rischio. E questa idea mi ha tormentato a lungo, ma poiche' ho iniziato a scrivere il libro nel 2010, quando questa storia è divenuta la mia occupazione principale, gia' un anno fa mi sono accorta che questo non aveva influenzato la mia scrittura. L'anno scorso ho messo a punto un romanzo da finire, che ho sistemato, rifinito, aggiustato, allungato, completato. Ma tutto era già in essere da prima. In un anno e mezzo, dal 2011 al 2012, ho scritto in parallelo Sottomissione volontaria e Acts of infidelity.
4) Molto e' stato scritto sul suo romanzo. Lei e il suo personaggio principale siete stati messi completamente a nudo in tutti i possibili aspetti. Come ne e' sopravvissuta?
L'interesse e l'ammirazione per il libro hanno costitutito un grande piacere per me. Meno, in effetti, quando si e' toccata la mia sfera privata. Ma non vi ho prestato molta attenzione, percio'non so quanto sia stato scritto a riguardo
5) Se chiedessi la stessa cosa che ho chiesto riguardo di Esther: E' rimasta la stessa persona? Cosa è cambiato nella Sua vita dal 2014 quando ha ricevuto il premio letterario di agosto?
Mi sento la stessa, ma non posso controllare come mi vedono gli altri. Ho viaggiato come una pazza per presentare il libro e ho partecipato a incontri in tutta la Svezia. Durante i viaggi in treno ho scritto un nuovo libro. Sono un po 'stanca ma felice di aver portato a termine questo progetto davvero impegnativo, che avevo deciso di realizzare da molto tempo. Poi ho aspettato di avere il coraggio, la forza e la capacità di presentare correttamente tutto il materiale. La preparazione è durata fino al 2010, anche se in verita' avevo ideato tutto già dal 2006 o anche prima.
6) Le disturba il Suo profilo pubblico?
Dipende da come lo si esprime. Ma sono sempre felice quando avvcina il lettore e lo rende favorevole. È fantastico quando un lavoro che ti ha fatto penare tanto entusiasma profondamente le persone. Considero la pubblicita' come un fatto temporaneo.
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