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Showing posts from September, 2017

Editoria italiana: un muro di gomma

Ho pubblicato "Rugíle" a aprile 2017. Questo libro cosí atipico per questa terra di vecchi (mentalmente) mi ha dato tanta sofferenza. Ma anche gioia. Gioia quando una donna di settanta anni, ex democristiana, tutta casa e chiesa legge il libro e mi dice entusiasta che le piace. Gioia quando baristi insegnanti portieri di palazzi parrucchieri, muratori....leggono il libro e mi dicono che gli piace. Gioia quando tanti ragazzi giovanissimi giovani e millennials leggono il libro e mi dicono che gli piace. Gioia quando lettori accaniti di Don Winslow leggono il libro e gli piace... Gioia quando vedo gente viva ormonale che gli piace il libro perché è un libro vivo che ha qualcosa da dire! Tristezza e depressione quando parrucconi con la puzza sotto il naso sentenziano. Rabbia quando editor di case editrici importanti che osannano libri che equivalgono al valore di una scoreggia perché abituati a un trend di pubblicazioni anodine senza contenuti forti ti evitano come la...

Biblioteca Renato Fucini presentazione di "Rugíle" di Fabrizio Ulivieri mercoledí 4 ottobre

COMPRA  su Amazon: Rugìle Il sorriso della meretrice Amore šaltibarščiai e pomodori rossi Cecilia

Rugìle di Fabrizio Ulivieri (L'Erudita Editore) - La forza dell'istinto nel sesso!

Recensione di Anna Ciampolini Foschi Un intellettuale sulla sessantina, ancora sofferente per gli strascichi di una misteriosa e debilitante malattia, cerca conforto in una serie di incontri erotici con ragazze molto pi ù giovani. In parole semplici, questo non è un tema nuovo per un romanzo, ma l’ autore Fabrizio Ulivieri riesce a decostruire il concetto tradizionale di amore e sessualit à e ad aggiungere livelli di profondità psicologica e emotiva al tormentato protagonista e alle donne che incontra. Nonostante le descrizioni esplicite di rapporti sessuali spesso di natura estrema abbiano già attirato molta attenzione su Rug í le, che è il più recente romanzo di Ulivieri, sono piuttosto le oscure, primordiali inquietudini che esprime ad emergere come il tema più profondo della narrazione. Rug í le è davvero una odissea dei sensi, un tentativo di trascendere i confini della normalit à , ma soprattutto è una dolente, cerebrale elegia, un esorcismo contro la imper...

Amore šaltibarščiai e pomodori rossi: biografia di un amore dall'interno (quattordicesima puntata)

Foto Živile Abrutytė Le ragioni dell’amore e dell’essere L’avevo mai idealizzata Austėja? Idealizzare suppone un non vedere (o non voler vedere) attraverso una persona, e comunque anche vedendo sorgono un paio di problematiche 1) È ciò che vedo ciò che realmente vedo o è il mio occhio che proietta sul sistema che vedo il mio sistema? 2) Se anche ammettessi che ciò che vedo è realmente quello che vedo a che porterebbe? Viene sempre un momento che si deve scegliere e fare un salto. O A o B. Un terzo non si dà Secondo la fisica quantistica poi le due cose non si escludono ma rimangono collegate. Nel primo caso è certamente l’occhio dell’osservatore che causa (collassa) l’osservato. Nel secondo caso A e B potrebbero rimanere in collegamento (entangled) e continuare a influenzarsi a distanza. Se l’avevo idealizzata il motivo poteva essere uno solo: per sfuggire il cinismo che mi teneva prigioniero. Quel cinismo per cui vedevo il mondo come lo vedevo: un mondo di ...

Presentazione di "Rugìle" alla Libreria Todo Modo di Firenze - "La migliore delle librerie indipendenti d'Italia"

Libreria Todo Modo di Firenze - "La migliore delle librerie indipendenti d'Italia" - Via dei Fossi, 15/R, 50123 Firenze Sabato 21 ottobre, 2017, ore 10,30 Presentazione di "Rugìle" L' erudita editore, Roma, 2017 di Fabrizio Ulivieri Il romanzo è stato definito come la sfida italiana a "Cinquanta sfumature di grigio" di E. L. James (pseudonimo della scrittrice Erika Leonard). Una presentazione sicuramente da non perdere. "Rugìle" si legge tutto d'un fiato. La storia è veloce e concentrata sui rapporti tra un italiano di mezza età, che vive a Firenze, e diverse donne straniere. Una di queste amanti è quella che darà il titolo al libro per la forza tragica con cui affronta la vita e il sesso: Rugile. Molto singolarmente il personaggio maschile, che non è mai nominato in tutto il romanzo, è fortemente attratto da donne giovanissime e odia le rughe e le donne della sua età, come se rifiutandole lo facesse rimanere gi...

Amore šaltibarščiai e pomodori rossi: biografia di un amore dall'interno tredicesima puntata)

Foto Živile Abrutytė Un pranzo, il silenzio, il rock e la rabbia “Mi sembra che tu costantemente hai dubbi su tutto, soprattutto di te stessa…Talora mi sembra che sono io ad averti creato; che mai sei esistita. Che ti ho creato dall’aria, dall’acqua, dalle alghe, dalle scintille e dal rombo quieto oltre le colline di Vilnius” (Jurgis Kunčinas Tūla) Era difficile a quale dei due lati dovessi guardare, se al suo perenne dubitare di se stessa e di esistere o alla sensazione che osservandola e descrivendola non fossi io a crearla? Sedevamo a Belgai, un ristorante in Rūdninkų gatvė che faceva cucina belga nel cuore della senamiestis, centro storico di Vilnius. Non avrebbe potuto esserci luogo migliore in cui Austėja potesse guardare al suo modo di creare capolavori. Era il luogo dove veniva ogni giorno a pranzo nella pausa. Era un luogo che la rassicurava e dove poteva nutrirsi del cibo che preferiva e la rilassava. Il suo senso di inferiorità (non mi sento mai bella pe...

Amore šaltibarščiai e pomodori rossi: biografia di un amore dall'interno - (dodicesima puntata)

Mestruazioni e domande filosofiche sulla felicità e altre cose Forse Austėja non poteva procurare la felicità a molti ma a me sì poteva. Mi induceva alla felicità rimanendo lei depressa. Condenserei tutto in una parola: passione. Austėja era febbre e passione. Dalla febbre la passione? In onestà non vedo perché dovrei scollegare le due cose. Non credo che l’una potesse sussistere senza l’altra. Entrambe mi raggiungevano e mi procuravano felicità. Faceva dolci nell’ orkaitė (forno della cucina) e tagliava fette di torte per me. Mi preparava il caffè la mattina. Mi accoglieva dentro di sé la notte e la mattina. Mi tormentava con le sue domande e la sua gelosia ma alla fine imparavo le sue ragioni e gliene rendevo grazie. E imparavo, ancora. Non mi soffocavano le sue attenzioni eccessive, le sue domande insistenti e continuative. Stavo chiuso in un’arca al buio e mi godevo il mondo meglio di prima. Le paure iniziali si dileguavano, lente ma si dileguavano. L’amore aveva preso u...