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Showing posts from August, 2017

Amore šaltibarščiai e pomodori rossi: biografia di un amore dall’interno - (quarta puntata)

Come quando si transita da un amore ad un altro, da una relazione ad un’altra, si tende a misurare il presente/futuro attraverso il passato, ovvero ad analizzare ciò che ci sta accadendo attraverso un occhio che prende a prestito misure che provengono dalle memorie del passato, io andavo vedendo la mia nuova terra (Lituania) con l’occhio e l’esperienza della vecchia terra (Italia). Come quando vivevo in Italia anche in Lituania andavo cercando punti fermi nei miei campi di interesse. In Italia, vista la povertà del panorama letterario contemporaneo, mi ero convinto che la troppa libertà di espressione nuocesse e che nella letteratura i valori forti crescessero solo dove mancava la libertà di espressione. Mi portai dunque per disposizione naturale – quasi - questa idea fondante con me in Lituania e mi misi alla ricerca di scrittori forti, fra quelli che erano vissuti e sopravvissuti all’occupazione sovietica. Ne individuai uno in Ricardas Gavelis, uno dei migliori scrittor...

Amore šaltibarščiai e pomodori rossi: biografia di un amore dall’interno - (terza puntata)

Foto Antanas Sutkus Avevo trovato dunque un cuneo fin dall’inizio che si inseriva perfettamente fra il periodo della Lituania sovietica e quello post sovietico. Lo spirito di un popolo è fatto dallo spirito della storia (dai fatti che hanno segnato la storia). Trovai conferma dello spirito lituano nelle parole di una filosofa lituana, Nerija Putinaitė. Sosteneva infatti che nella realtà sovietica (occupazione sovietica) benché il furto fosse ufficialmente vietato era una pratica quotidiana perché la realtà sovietica indirettamente incoraggiava a farlo, a causa di un numero altissimo di restrizioni tali che impedivano ad una persona di vivere una vita normale. L’istinto a tale pratica prese ad evolversi in generale in strategie relative al su come aggirare la legge, come parlarsi l'un l'altro, come pensare e sentire l’uno rispetto all’altro. La principale conseguenza di queste strategie portò ad una duplicità della persona lituana che penetrò così in profondità da va...

Parassiti (nona parte) - Isis driverless cars

Il capitano Petacchi aveva fatto fare indagini e alcuni controlli sul movimento dei due marocchini che frequentavano la palestra in via Corsica con Nero e Patricio. Entrambi avevano compiuto un paio di viaggi a Tripoli nel 2017. Il primo a febbraio e il secondo a marzo. A marzo si trovavano a Tripoli anche Nero e Patricio. Tripoli era anche il centro dei movimenti della famiglia Abedi. Alman Abedi era uno dei quattro figli che si era fatto saltare in aria all’arena di Manchester il 22 maggio 2017 durante il concerto di Ariana Grande e aveva causato 22 morti e 122 feriti. Era fratello di Ashem Abedi arrestato anche lui insieme al padre Ramadan, conosciuto anche come Abu Ismael. Entrambi secondo quanto riferito dalle autorità libiche facevano parte dell’Isis e erano in contatto con Raqqa e progettavano un attentato a Tripoli. L’arresto era scattato perché Ashem avrebbe definitivamente preso in consegna 4500 denari libici inviategli dal fratello poco prima dell’attentato di ...

Amore šaltibarščiai e pomodori rossi: biografia di un amore dall’interno - (seconda puntata)

Avevo trovato dunque un cuneo fin dall’inizio che si inseriva perfettamente fra il periodo della Lituania sovietica e quello post sovietico. Lo spirito di un popolo è fatto dallo spirito della storia (dai fatti che hanno segnato la storia). Trovai conferma dello spirito lituano nelle parole di una filosofa lituana, Nerija Putinaitė. Sosteneva infatti che nella realtà sovietica (occupazione sovietica) benché il furto fosse ufficialmente vietato era una pratica quotidiana perché la realtà sovietica indirettamente incoraggiava a farlo, a causa di un numero altissimo di restrizioni tali che impedivano ad una persona di vivere una vita normale. L’istinto a tale pratica prese ad evolversi in generale in strategie relative al su come aggirare la legge, come parlarsi l'un l'altro, come pensare e sentire l’uno rispetto all’altro. La principale conseguenza di queste strategie portò ad una duplicità della persona lituana che penetrò così in profondità da valere come un secon...

Parassiti (ottava parte) - Nel carcere di Sollicciano

Don Paolo aveva lasciato il carcere dove saltuariamente faceva il cappellano penitenziario e lavorava in un programma di deradicalizzazione, era ormai tardi, ritornava abbastanza di fretta alla parrocchia dove aveva la messa delle diciotto. Don Paolo non era come Papa Francesco. Non si metteva prono e annullava la cristianità in nome di un’ipocrita accoglienza di disperati. Quotidianamente conversava con islamici e cattolici e cercava di metterli in dialogo all'interno del carcere, di vincere le faziosità religiose e culturali che separavano i gruppi in carcere. Tanti di quei disperati che finivano in galera fuggivano dai loro paesi, non da guerre come volevano far credere i giornali e le televisioni ma in cerca di un Eldorado, per via di promesse che venivano fatte ad arte per alimentare una tratta di emigrati economici, e soprattutto ingrassare il business di cooperative che arricchivano chi le gestiva. Se questi immigrati quando arrivavano In Italia pretendevano il wi...

Parassiti (settima parte) - Il boato

Da qualche tempo quando rientrava a casa avvertiva un senso di inquietudine. Paura? Non ne era sicuro. Si sentiva inquieto però e per questo aveva preso a cambiare strada ogni volta che rientrava. Evitava di fare sempre lo stesso percorso e soprattutto si controllava le spalle. Avrebbe potuto essere dovunque. Dietro un angolo, mentre camminava, mentre apriva la porta. E’ vero che aveva la pistola sempre con sé…ma prima di usarla avrebbe dovuto essere morto e poi usarla. Troppe restrizioni, troppe limitazioni. Anche un poliziotto, un carabiniere, doveva pensarci su bene prima di usare le armi. Qualche volta si chiedeva che paese fosse divenuto l’Italia. Un paese di sminchiati? Ad ogni modo teneva sempre la mano vicino alla pistola. Forse meglio sotto processo che ammazzato. Perché avesse quel timore non ne aveva idea. Non aveva ricevuto minacce, avvertimenti…nulla. Forse era la solitudine che cominciava a pesare. Troppo tempo che era solo. Di quando in quando qualche pu...

Parassiti (sesta parte) - beheadings

La notizia dell’attentato aveva sorpreso il capitano Petacchi. Stavano ancora interrogando la ragazza e un paio di altri sospetti quando era giunta la notizia. Evidente erano elementi scollegati. Non ne era sicuro. Sembrava che i terroristi si muovessero a piccoli gruppi o a modo di lupi solitari, senza nemmeno conoscersi. Farah negava di conoscere gli attentatori di piazza della Repubblica. E pareva sincera. I due freddati dai poliziotti in piazza della Repubblica erano due portoghesi di origine angolana. Nero Passos Coelho e Patricio Duarte. Uno di ventidue anni e l’altro diciannove Vivevano a Firenze da almeno un paio di anni. Frequentavano la facoltà di architettura. Soprattutto frequentavano una palestra del centro, in via Corsica. Una palestra di arti marziali. La ragazza alla reception li riconobbe subito quando gli mostrò le foto. I giornali e le televisioni avevano parlato degli attentatori ma finora le identità erano state coperte. -   ...

"Rugìle" a new review: "This is a kind of book you can read in one breath. Really. I read this work in one breath, too."

I must confess I blushed during reading , because I am not accustomed to reading this literary genre, but I decided to review it because the writing style of the author is well arranged, I would say it is perfect for readers who love this genre. The work is also surrounded by quotes in English that the author used to explain the meaning of the stories written in Italian. Hence, that is very original book we can include into the category of bilingual novels ...( go to the review ) COMPRA su Amazon: Rugìle Il sorriso della meretrice Amore šaltibarščiai e pomodori rossi Cecilia Seguici su  Facebook

"Rugìle" - Novela de amor, de sexo sin tabúes y de pasión

Novela de amor, de sexo sin tabúes y de pasión, de un hombre al final de su vida a la cual mira con la claridad de alguien que no tiene nada que perder. La novela trata de relaciones intensas y agotadoras, y se pregunta sobre el sentido de la existencia, que nunca es lo que parece en la superficie. Es algo más profundo, que no se ve y que prepara y organiza la realidad de hombres que viven una vida a los límites del normal y son dominados por enfermos amores, pasiones y instintos poderosos. El instinto es el verdadero protagonista de esta novela; el instinto a primera vista no se puede explicar, no se puede reducir a nada racional, y tiene una explicación que pero va más allá del mundo en el cual vivimos, que es parte del universo y es el origen de lo infinitamente pequeño. Fabrizio Ulivieri relata el sexo y la vida con un estilo reflexivo y provocador, mirando en el alma profunda de sus personajes y explica el existencialismo, la tragedia de la vida humana no con el absurdo (...

Amore Šaltibarščiai pomodori rossi: biografia di un amore dall'interno en Escritores.org

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