Fra il qui e il là, fra ciò che è e non ha
Vivo nel non dove, in un intermezzo
Che mi apre al sole, alla luce che dura
A cui so che appartengo come al centro, d' una radura.
Come il padre il figlio, il figlio il padre
Conosco lo spiazzo, il suo radore che s'apre
E cresce nel fra, nel suo, stesso, cuore.
Che pare angusta la particella - ma immensa
S' apre qui ed ora e mi getta nell'oltre - che tutto trascende.
Che tutto mi eccede e non io ma lui me, di là, già comprende.
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