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Showing posts from May, 2017

Del carattere dell'Italia

Nel porsi il problema del carattere degli italiani credo che il primo e fondamentale quesito sia: in quale mondo vivono? La storia dell’Italia moderna si caratterizza per la mancanza di un “Hic” , su cui si focalizzano le categorie del pensiero. Esistono invece tanti “hic” nei quali le categorie di un pensiero si focalizzano. Queste categorie o partono dall’interiorità o si costruiscono dall’esteriorità. Noi propenderemmo per la seconda prospettiva. La categoria non è all’interiorità dell’uomo italiano ma gli appartiene in quanto la individua all’esterno di uno dei tanti “hic” L’uomo italico non è certamente un uomo kantiano e nemmeno cartesiano. E’ piuttosto un uomo fenomenologico. L’uomo italiano vive progettato verso l’esterno ed composto dagli strati dei “hic” . Individuiamo due “hic” di partenza, uno dell’Italia pre-unitaria e uno dell’Italia quasi-unitaria. Machiavelli e Guicciardini – “i proto-hic” Da una parte abbiamo uno schema generato dal pensiero de...

Garibaldi arriva a Napoli - come si prepara la città

Don Salvatore aveva fatto ciò che aveva promesso. Domani a Napoli sarebbe arrivato Garibaldi. Napoli era tutta sotto il controllo di Don Salvatore che aveva ricevuto mandato dal ministro Liborio. Da abilissimo mestatore politico, l'avvocato Romano Liborio faceva credere ai liberali di star preparando il terreno per l'avvento di Garibaldi, e lasciava intendere ai borbonici di essere l'ultimo strenuo difensore della monarchia: in realtà il ministro, resosi conto che le due parti in lotta avevano eguali probabilità di prevalere, agiva in maniera da poter in ogni caso, mantenere se stesso a galla. Ma alla fine il suo continuo anticipare status e cambiare di posizione in base alle dinamiche politiche lo avrebbe fatto emarginare dalla vita politica dell’Italia unificata. L'accusa più grave che gli sarebbe stata mossa sarebbe stata quella di aver costituito una speciale forza dell'ordine composta di camorristi, di essersi connesso con la camorra e di averne fa...

I mali dell'Italia sono già all'origine del processo di Unificazione: Romano Liborio

Da oggi iniziamo una carrellata di personaggi e fatti per capire come i mali di questo paese siano già tutti codificati fin dall'origine stessa dell'Italia, nella sua Unificazione.  Da allora quasi nulla o pochissimo è cambiato. Cominciamo con Romano Liborio. Immaginiamo un universo in cui per capire l'origine di un fenomeno sia necessario comprendere anche tutto il resto, in cui per comprendere perché un pianeta orbita intorno a una stella si dovessero sviscerare prima le leggi fondamentali del cosmo e determinare come esse agiscono sui costituenti elementari della materia ma un universo in cui tuttavia si possano svelare questi meccanismi un passo alla volta, svelare un meccanismo dopo l'altro a ritroso prima di svelare la singolarità, il momento iniziale che ha determinato tutto il resto (Big bang). Così Newton, che non sapeva nulla degli atomi, ha potuto avere le sue fondamentali intuizioni sulla natura del moto e della gravità. Einstein non ha dovuto ...

Che cos’è l’amore? (Da Amore Šaltibarščiai e Pomodori Rossi)

Ormai verso la fine di questa storia credo posso ritornare a trattare un tema che ho già anticipato e toccato passim nel libro. Che cos’è l’amore? E’ una simmetria risponderei. E’ un’energia e una struttura che permane e si conserva anche quando scompare. Infatti non appena riappare subito la riconosci e ne provi gli stessi effetti. E’ una simmetria che tira fuori dalla singolarità (solitudine in senso stricte ) e congiunge all’universo attraverso l’unione trascendente di due singolarità (amante > < amato) L’amore cambia si trasforma ma rimane inalterato nella sua struttura e modo di attuarsi. Cresce, descresce, compare, scompare…ma sono sempre modalità dell’Amore. Per ogni forma che si conserva c’è una simmetria. Attraverso questa struttura siamo accettati come siamo. Siamo accettati in quanto tali. Non abbiamo alcunché da dimostrare. Anche le nostre parti più negative scompaiono, non vengono viste. Vengono rimosse. L’amore trasfigura. Io sono, Austėja è, un in...

"Rugìle" Recensione di Alessandro Ricci

di ALESSANDRO RICCI “Esiste il libero arbitrio?”, si chiede il protagonista di Rugìle, descrivendo una storia d’amore intensa, drammatica (lo saranno tutte le sue), che sembra essersi sviluppata secondo vie deterministiche, a cui non si potevano sottrarre lui e la sua amata. Questo interrogativo si dipana lungo tutta l’opera di Fabrizio Ulivieri grazie a sunti posti a fine di ogni capitolo, espediente curioso e interessante per riflessioni mai scontate e che gettano luce sugli avvenimenti vissuti dai personaggi del romanzo. I loro comportamenti, il loro incontrarsi, il loro amarsi, il loro perdersi e il loro ritrovarsi, sono frutto di forze superiori, governate dall’istinto, o sono la conseguenza di libere e consapevoli scelte? “Io sono romantico. E’ vero che amo il sesso ma in fondo sono romantico. Cerco l’amore. Faccio sesso ma senza amore alla fine mi sento vuoto”. Leggendo questo silenzioso grido d’amore, il lettore si dà una risposta: le nostre scelte sono libere, con...