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Showing posts from February, 2025

Cosí mi ami?

  Eri dietro la porta, intristito. Per un attimo, solo, ti ho visto. Un lampo t'ha squarciato - esibito. Lí dal parallelo mondo venuto Lí piegato, quella figura tu Eri tu, in piedi piegato, ossuto. Di quando ti ho lasciato avevi I corti capelli, in stessa guisa. Cosí questa notte di là venivi. Che hai lasciato di me, qua ancora? Se di notte sei qui, notte e notte? Cosí m' ami che lasci tua dimora?

Forse la vecchiaia

Forse la vecchiaia è solo questo perenne cercar i sensi senza smarrirsi.

Il vero ente

Dal lunedí al giovedí io vivo un attivismo che in me s' emana. È l'altro che m' accompagna, il divo Che dice d' essere me ma sa che mente. Io son io sol tre giorni a settimana, ch' io son di me, finalmente, vero ente.

L'esser-lí delle cose

  Che c'è nelle cose? che le distanzia? Dicono a me solo tratte parole. Un essere-lì si circostanzia.

Del corpo sentir Sua parola il frutto

Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza (Giovanni 10:10) Perché tutto nella vita dev'essere Dolore? La chiesa vera che era Prima - non a quella di ora credere Eretica e apostata - sol dolore Credeva e insegnava. Ma Gesù Mangiava e beveva senza rossore. A nozze, acqua in vino rendeva. I pesci e pani moltiplicava. La miseria dei corpi ben sapeva. Il corpo Dio ha dato, perché tutto, In nome di che dev' essere negato? Del corpo sentir Sua parola il frutto.

Di notte sei arrivato

  Avevi i capelli corti da poco tagliati. Odore buono quando mi hai abbracciato. L'odore di un bimbo nel sorriso. Il sorriso bianco di angelo sceso. Innocenti gli occhi e calmi d'amore. Era l'ultima volta che ti toccavo. Nel sonno stanotte mi hai svegliato. Dopo tanti anni, solo, sei arrivato. Inatteso e insperato hai viaggiato. Il baratro tuo mi ha preso in sé. S' è aperto e mostrato un luogo nero di dolore e di grigio, d'eterno divorato.