Il sonno è cosa che chiede rispetto. Pensò Luca mentre guardava Carlotta che dormiva, travolta dalla stanchezza di quella notte che mai sembrava finire. Dormiva dolce. Come bambina. Aveva una mano poggiata sulla guancia. Nel rispetto che lui proiettava su di lei, lei dormiva come una regina. Davanti a quella bellezza che dormiva, intese come il mondo suo fosse sempre più lei. Il mondo quello vero. L’altro, quello che era fuori da quell’appartamento, diveniva giorno dopo giorno orribile. Cattivo. E Luca era giunto al punto che non sopportava la cattiveria. Era divenuto allergico alla cattiveria e all’egoismo. L’Italia si era mutata in un paese di cattivi, di persone senza anima. Di grande egoismo. Italia brava gente? Sorrise. Forse una volta. O forse mai. Forse era un autoconvincimento con cui gli italiani avevano sempre nascosto il loro immenso egoismo. Era divenuto un popolo senza sostanza. Vuoto. Sembrava che gliel’avessero succhiata via. Era ormai tutto e solo apparenza quello che ...
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