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Showing posts from April, 2024

Why I write

  Ordinary life does interest me. It gives me substance and makes me be what I am. But I seek in it only the high moments. I search for the invisible, the invisible living past that drives us. I search for the signs of another world which speaks when you have eyes and heart to feel it. My mission is to remind others that these moments exist; I want to prove that there is infinite space, in this finite space, infinite meaning beyond the meaningless words we use, and infinite dimension in this being-to-dying

A state of anxiety well explained - Claudia

Claudia had beautiful eyes and a beautiful mouth. Her look was intense, even tormented. But deep. She suffered long chronic exhaustion, a years-long lasting chronic weariness was her problem, at least since she was aware of having trespassed the threshold of being of age. She remembered well when she was young and was just a mere vessel of emotion untinctured by experience. And moods of her childhood lurked in her aspect still. It was as an overlapping of states, an intertwining of spirits that kept her in a seamless tension of mind. But youth was over. Thank Heaven—over. And now? Where am I off to, now? That question prompted a feeling of an unconsummated life: that there had always been something better which she might have done, if she had only been better and known better her own mind. Mind. That was her damnation. But that incapacity to come to terms with her mind urged a tension that had kept her in a vigilant state of being constantly awakened by life. A place, a face, a book, a...

About anxiety and dreaming spirits

Only dreaming spirits are anxious because they are full of Spirit. Are animals full of spirit? Are stupid people full of spirit? Children are full of Spirit. Children are dreaming people. It is not said "Truly I tell you, unless you change and become like children, you will never enter the kingdom of heaven. Whoever becomes humble like this child is the greatest in the kingdom of heaven. Whoever welcomes one such child in my name welcomes me" Great spirits are frequently childish because they are full of Spirit and dreaming beings, which brings about anxiety, a power which lays hold of them and makes them what they are: what they are, others cannot be.

Aboding monsters

being by faith forgotten being in sin befallen the same man has gotten from innocence swollen raised and delv'd his night high monsters imposed nigh for in the flesh rejoice for inside they voice a perforce living right to see the light

A proposito del ruolo dello scrittore e di un libro di Giorgio Colli.

  Molte volte mi sono chiesto quale sia il vero ruolo di uno scrittore. O perlomeno quale dovrebbe essere appunto il suo ruolo. Momentaneamente ero arrivato alla conclusione che uno scrittore dovrebbe essere innanzitutto uno scrittore, rifiutando di essere "...e scrittore". La parola "scrittore" attraverso l'ampliamento a "...e scrittore" si è, mi si passi l'espressione (al momento non ne trovo una migliore), completamente desacralizzata. Se una volta uno scrittore era comunque un letterato, un colto, uno che comunque votava la sua vita allo scrivere e al pensare, con il passaggio a "...e scrittore" ha legittimato qualsiasi illetterato, incolto, incapace, a divenire scrittore, in ragione del fatto che chi fa vendere qualunque scemenza scriva ha diritto a divenire scrittore. Di qui la massa di giornalisti, avvocati, calciatori, politici, sportivi, influencer, cuochi....e scrittori. Non sono riuscito ad andare oltre questo misero parto fino...

Mercy me upon!

  Great is the penury, in contempt of my soul. Brought near to beast state what will I do? My face I'll grime with filth? Will I blanket my loins and elf all my hair in knots? I'll outface the faults, instead. Winds and persecutions of the sky I will beseech you - and call pity upon!

Sei quello

  Penetrano sottili vanno sottili vengono muti tacciono invisibili infine prigioniero rimani e quella, la differenza, quello sei tu e vivi di quello sei per quello pensi per quello eppure sei - qualcosa in più

L' ex ministro Vitis esperisce per trapasso l'orrore di quello che lo aspetta nell'altro mondo

  La notte da tempo si svegliava, sudato. La bocca amara. Puzzava? Lui non sentiva nulla ma sua moglie sì. Non dormiva più la notte con lui. Il suo corpo la notte emanava un fetore bestiale, gli diceva. Di marcio. Qualcosa di corrotto fuoriusciva. Si era scusata con lui. Ma non poteva, non poteva più giacere vicino a lui la notte. Puzzava. Mugulava. E bruciava come il fuoco. Il giorno aveva un poco di abento, ma dentro, sotto la pelle qualcosa si muoveva, andava su e giù. Come brividi elettrici che gli davano punture dolorose. Lui sapeva perché, perché stava patendo tutto questo. Ormai era chiaro. La giustizia degli uomini non lo puniva. Era complice. Connivente. Ma vi era un'altra giustizia che non era di questo mondo. Ora lo sapeva. Ed era terribile. Ora lo sperimentava. Ed era solo il principio. Aveva paura, Tanta. Era follia viva che viveva. Il potente ministro che aveva fatto tremare il suo paese durante quei due anni in cui aveva promosso l'inferno, ora quell'inferno ...

I morti che se ne vanno

Quando se ne vanno ecco è un affanno sta ferma e tace modo suo li tace luce pare dorma Subito si forma occhio ah! non vede mano ah! non sente solo è un passo e quasi suona - lasso.