Può un personaggio che vive in distanza, solo nelle parole delle due figure principali della storia, vivo, che prende forma, appena abbozzata, dalla menzione che ne fanno le due figure principali divenire un Iago, capace di istillare in loro l'inquietudine, la gelosia, la distanza, loro che erano così vicini, e la gelosia infine?
E' una distanza che si incunea, di lontano si fa vicina e separa.
Quanto è distante il sospetto nell'amore di Desdemona e il Moro! Eppure quello Jago, che parte di lontano con le sue trame, senza una logica precisa nel suo male, com'è in fondo il Male in sé, si incunea fra Desdemona e il Moro e li separa.
Ebbene sì la distanza può esercitare un grande potere quando si amplifica pur rimanendo distante nella sua essenza, ma si amplifica e risuona e coinvolge fino alla distruzione.
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