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Showing posts from February, 2024

Come nasce il senso della morte e del male nel Macbeth di Shakespeare II

Su come gli incorporei agiscano sui corporei un'ottima evidenza si trova in Macbeth I,iii, 129 - 141 This supernatural soliciting Cannot be ill, cannot be good. If ill, Why hath it given me earnest of success Commencing in a truth? I am Thane of Cawdor. If good, why do I yield to that suggestion Whose horrid image doth unfix my hair And make my seated heart knock at my ribs, Against the use of nature? Present fears Are less than horrible imaginings. My thought, whose murder yet is but fantastical Shakes so my single state of man That function is smothered in surmise And nothing is but what is not "Questa sollecitazione soprannaturale Non può essere cattiva - non può essere buona: Se è cattiva , perché mi ha dato Un pegno di successo cominciando con una Verità? Io sono Barone di Cawdor. Se è buona, perché cedo a una tentazione La cui imagine orrenda mi fa rizzare i capelli, E fa sí che il mio cuore , che pure è saldo Al suo posto, batta sulle costole contro L'uso della nat...

Come nasce il senso della morte e del male nel Macbeth di Shakespeare I

Il contatto con le cose genera le cose stesse per trasmissione degli incorporei da incorporeo a corporeo. Nel contatto con la morte si genera la morte. Nella battaglia contro i Norvegesi Macbeth apprende in sé il senso della morte. ...finds thee in the stout Norweyan ranks nothing afeard of what thyself didst make strange images of death (Macbeth I,iii, 94-96) "trova te nelle ferme schiere norvegesi senza paura di quello che tu stesso crei strane immagini di morte" Nel contatto con le streghe Macbeth apprende in sé il senso del male are you aught man may question? (Macbeth I,iii, 41-42) "siete qualcosa che un uomo può interrogare?" Per cui corporei e incorporei divengono una cosa sola: Fair is foul and foul is fair (Macbeth I, i, 9) "Ciò che è nobile è vile e ciò che è vile è nobile"

Vive il corpo in un paese di altra natura e cura

  Ho visto l'amore la cura che hanno - oh mio corpo Che storia ha questo paese nel cuore trattenuto? Mi chiedo allora se è una scena o un teatro ove Dolore mi sia dato io nel dolore nato - ho il corpo Scurato qua in questo mondo gettato e a soffrire Patire nel corpo che urla e chiede le sue ragioni All' anima contraria di natura e la spaura e offende Senza volere senza colpa per sua natura vive In questo paese vive di altra natura e cura.

About thinking the characters when writing a story - the Jago model

Can a character who lives in the distance, only in the words of the two main figures of the story you are working on, alive, who takes shape, barely sketched from the mention made of him by the two main figures in your story, become a Jago, capable of instilling in them restlessness, jealousy, the distance precisely, even though is so close to them, and finally jealousy? It is that distance that wedges between them, and from far it becomes close and brings both towards the separation. How distant is suspicion in the love of Desdemona and the Moor? Yet Jago, who starts from afar with his plots, without a precise logic in his evil, as Evil in itself ultimately is, wedges himself between Desdemona and the Moor and separates them. Well, yes, distance can exercise great power when it amplifies its outcomes while remaining distant in its essence, but it amplifies and resonates and involves such extension when the point of destruction is reached.

Come pensare i personaggi quando scrivi una storia - il modello Jago

  Può un personaggio che vive in distanza, solo nelle parole delle due figure principali della storia, vivo, che prende forma, appena abbozzata, dalla menzione che ne fanno le due figure principali divenire un Iago, capace di istillare in loro l'inquietudine, la gelosia, la distanza, loro che erano così vicini, e la gelosia infine? E' una distanza che si incunea, di lontano si fa vicina e separa. Quanto è distante il sospetto nell'amore di Desdemona e il Moro! Eppure quello Jago, che parte di lontano con le sue trame, senza una logica precisa nel suo male, com'è in fondo il Male in sé, si incunea fra Desdemona e il Moro e li separa. Ebbene sì la distanza può esercitare un grande potere quando si amplifica pur rimanendo distante nella sua essenza, ma si amplifica e risuona e coinvolge fino alla distruzione.