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Riguardo alla controversa memoria della più grande poetessa lituana - Salomeja Nėris






Una personalità della cultura lituana che mi affascina, per la sua complessità è Salomėja Nėris.

Una poetessa che ha sicuramente saputo interpretare come nessun altro poeta il sentimento della sua patria. Allo stesso tempo però una personalità politicamente scomoda, da quello che si ricava dalla critica lituana, per la sua adesione al comunismo. Per cui è stata ed è senza sosta tacciata di tradimento. Quanto questa adesione fosse vera, o fosse anche un' adesione sincera inizialmente ma abbia poi costituito un fardello che le rivelò quanto inadeguata fosse stata quella adesione è un tema aperto.

Quello che è certo è che si può inquadrare la conversione al comunismo di Salomėja Nėris come la caduta della memoria della sua origine cristiana (che sembra aver ricordata solo in punto di morte) per credere nel comunismo. Ma poi lo stesso sembra aver fatto con il comunismo attraverso l'intenso dolore per il desiderio di νόστος, intenso e lancinante, che provava per la sua patria (da cui era lontana - viveva a Mosca). E questo desiderio di ritornare in patria le offrì continuo materiale poetico per immaginare quel ritorno e un modo di espiare i suoi errori, se mai ne avesse fatti, attraverso la sua poesia a cui affida in modo schietto il cuore.

E immagina struggentemente il suo andare spesse volte in Lituania sotto la pioggia, a dicembre, con il freddo e il gelo... si domanda se il Nemunėlis, il fiume amato della sua terra, la chiama ancora. Immgina l'andare casa per casa, fino ad essere una pietra della soglia, il fingersi una mendicante - e questo solo per vedere la sua adorata terra e la sua cara gente...

Probabilmente Salomėja Nėris aveva molti lati e molte facce... era una donna complessa il cui unico scopo era la poesia.

Tutto ciò per cui vivo è arte. Mi ha rinfrescato come il sole fin dai giorni della culla. Scrisse.

E per vivere la sua arte si prestò a tutto quello che le desse l'opportunità di viverla fino in fondo anche attraverso il compromesso. E se compromesso vi fu, fu per vivere pienamente la sua arte, e certamente ne pagò amaramente le conseguenze, soffrendo per quella patria che l'aveva generata alla poesia e morendo assai giovane.


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