Questo è un mantra assai comune.
A prescindere dal fatto che oggi di forme di controllo di massa ne abbiamo ad abundantiam, e forse per questo la chiesa come istituzione si sta evaporando, finché la religione non sfocia nel fanatismo è bensí una forma di illuminazione e di spinta verso la verità rispetto al modo di apparire del mondo (saeculum). Sant'Agostino ce lo insegna per tutta la durata sterminata del De Civitate Dei.
Mi viene poi in mente Kant, che per credere ha dovuto mettere da parte tutta la sua indipendenza di pensiero (scientia) e ha posto Dio come postulato dell'area morale pur non facendo dipendere direttamente l'agire morale pratico dal Summum Bonum, Dio.
Dunque citando i due esempi non mi sembra che fossero spiriti controllati ma liberi, creativi e pensanti.
Finalmente, la religione in sé è alla stregua della tenica, positiva per l'essere umano se viene positivamente usata, negativa se viene strumentalmente usata, e allora diviene un medium, un instrumentum. Ma a differenza della tecnica che rimane relegata e confinata al saeculum la religione Cristiana porta oltre il saeculum e apre la porta al momento del passaggio finale che l'uomo percorre da solo, nudo davanti a se stesso, e definitivamente senza altre alternative si trova all'ultimo confronto con la Verità.
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