...or da’ trastulli prendi riposo...
Arriva un punto, che mai avresti pensato. Un punto che va oltre quello che pensavi. in cui muore il fare e ci si abbandona.
Quando la tua volontà viene meno e accetti che non ti sia più da guida. Ma ti affidi ad altro, ti affidi a quella mano che ti spingeva quasi contro i tuoi desideri, contro le tue paure. Ti affidi ai segni che finora cervavi di interpretare e ora lasci che siano. Che siano quello che sono e chiedono.
E' come non soffrire più della sindrome del dì festivo, in cui soffri e senti fieramente la stretta al cuore per lo spaesamento di quel giorno, in cui l'azione cessa e quasi è imposto il riposo a chi riposare non vorrebbe. E allora, in quel distacco dal prima, non cerchi più la tua gloria ma ti abbandoni in quella gloria che cercavi e ora non cerchi più. La lasci fare. La lasci essere ciò che è al di là di te. Oltre te. Oltre le tue possibilità di gloria perché conosci e sai che quella gloria non è più in tua potestà.
E divieni flessibile, e non ti irrigidisci più nei tuoi punti di vista che a nulla portano se non ad aumentare il dolore e perdere di vista il tuo liki̇̀mas [1].
[1] Per il concetto di likìmas vedi https://princasvilniuje.blogspot.com/2022/04/non-e-un-bene-per-luono-che-divenga-cio.html
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