Ormai, tutto è informazione e controinformazione e manipolazione, Tutto si intreccia. Ricercare una posizione di verità è un lavoro lungo e lento.
Dopo la guerra del virus ora è la guerra delle armi.
La propaganda ossessiva però non cambia. I media e chi li guida sono posseduti dallo stesso spirito luciferino, a cui sono incapaci di sottrarsi.
Putin, che in sostanza sembrerebbe mosso da interessi nazionali e di rispetto per la cultura e la tradizione del suo popolo, viene anch'esso gettato nel calderone di coloro che fanno il gioco dei globalisti.
Tutto è possibile. Ma se davvero facesse il gioco dei globalisti perché li combatte e ne riviene combattuto?
Ma al di là di tutto questo la sua mossa di muovere guerra all'Ucraina e in seconda battuta alla NATO, mostra un fatto a mio avviso rilevante nella guerra asimmetrica già in corso dal 2021 fra i Risvegliati e le forze globaliste: che la ricerca di dialogo, le proteste pacifiche, davanti all'inumanità di queste forze globali hanno una data di scadenza, oltre la quale non sono più valide ed attuabili. Ma occorre purtroppo cambiare tattica, e scegliere la strada del dolore e della morte per salvare la vita e l'umanità,
Certamente lo scenario di guerra, da apocalisse, che si sovrappone in modo preoccupante sulla guerra asimmetrica che era già in atto, renderà più duri gli uomini, i popoli si scuoteranno dal torpore del benessere, a fronte dei disastri economici che incombono, e la strada che ha mostrato Putin potrebbe diventare una strada che obtorto collo molti popoli giunti alla disperazione potrebbero sentirsi pronti ad imitare.
I governi devono smettere di essere sordi e al servizio del globalismo e ascoltare i loro popoli, capirli e andare loro incontro. Prima che sia la fine.
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