Tra gli italiani la solidarietà non esiste. Esiste la complicità.
(Indro Montanelli)
Essendo io italiano, non posso non pensare al disastro di un paese bellssimo dove l'unico grande e vero disastro alla fin fine, che porta alla distruzione di tutto quello che questo paese ha saputo costruire di grande nei secoli, è la maggioranza degli italiani, ovvero il 90% degli Italiani (ma sono bugiardo perché dico il 90% ma in realtà penso almeno il 97%).
Aver lasciato l'Italia non mi rende particolarmente orgoglioso, ormai viviamo in un mondo talmente interconnesso e globalizzato, che in forme più o meno attenuate si ripetono ovunque i "modelli" imposti da quelli che David Icke, che da trenta anni ricerca la verità su chi governa questo mondo, definisce "psicopati", e che io, seguendo però il mio punto di vista, definisco satanisti, perché la loro non è una follia, la follia compete all'essere umano, ma quello che questi "psicopati" vogliono imporre è talmente lucido freddo, calcolato e razionale che non è follia, ma proviene da pianificazioni elaborate nello spirito di Satana, a cui le classi dominanti si ispirano, innegabilmente.
Davide Icke per trenta anni è stato insultato, offeso, definito come un pazzo, complottista visionario, ma ora vede affermate e confermate tutte le sue tesi.
Purtroppo non ne gioisce lui e non ne gioisce chi ha la capacità, la struttura genetica, per capire la verità.
Ecco il punto, il 90% degli italiani al momento presente non ha la struttura genetica per capire, tout court.
Non è geneticamente strutturato per andare al di là del proprio naso.
Per questo non vi può essere unione di visione fra chi è strutturalmente predisposto a capire e chi non lo è per natura.
Vi può essere solo divisione e scontro, come è stato nei secoli passati fra i cristiani e gli eretici. Non vi è modo di dialogare con gli eretici. Gli eretici vanno combattuti nella loro eresia, non cercati nel dialogo.
A questo si aggiunga che gli italiani nei secoli sono sempre stati un popolo diviso, dalla caduta dell'Impero Romano in poi, mai unito.
Ho letto una frase di uno storico, di cui purtroppo non rammento il nome, che diceva "gli italiani si sono sempre conosciuti attraverso il mirino di un fucile". Frase formidabile. E purtroppo devo ammettere che è una frase che bene ritaglia il carattere del popolo italiano. Basta fare un giro su Facebook, per vedere il livello di odio e divisione che sussiste fra italiani, certamente Facebook per come è strutturato promuove, incita allo scontro fisico virtuale dei leoni da tastiera. Un social media di cui al pari di Twitter mi auguro presto l'abbandono di massa. Uno strumento inutile fatto solo per ghettizzare lo scontro e schedare chi prende parte allo scontro. Un recinto per animali appunto.
Chi è intelligente lo abbandona e cerca forme alternative di comunicazione.
L'Italia unificata, per non risalire troppo indietro, è nata con la sopraffazione e l'imposizione di uno stato del Nord, il Piemonte, sugli altri strati. Lo stato del Nord ha sopraffato in primis gli stati del sud, si è colluso fin dall'inizio (i temporanei governi garibaldini) con la mafia, con la mafia è cresciuto e con la mafia e in virtù della mafia vive tutt'ora.
La mafia e la corruzione (insieme all' eterodirezione - strutture politiche finanziarie e militari che dirigono questo paese dall'esterno) sono state fin dall'inizio il Merkmal di questo stato e lo sono tutt'ora.
L'eroismo che comunque ancora era sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale è stato affossato dal quietismo di una chiesa sempre più modernista, che alla sofferenza vera insegnata dal Cristianesimo ha sostituito l'edonismo del mondo (massonico-satanista).
Con l'avvento delle TV di Berlusconi, quel poco di eroismo e di conoscenza della sofferenza che educano all'eroismo e all'onestà che il popolo italiano ancora si trasmetteva di padre in figlio sono stati completatmente annullati. La ribellione tipica del giovane, la sua capacità ormonale di opposizione alle ingiustizie tipica delll'esser giovani è stata evaporata dal nulla quietista delle telenovelas, soap operas, giochi a premi, talk shows, realities, e pubblicità infodemica (per usare un aggettivo attuale)...ovvero dal Nulla della macchina berlusconiana, volta a quietare e istupidire la maggioranza degli italiani.
E oggi ne vediamo le conseguenze: una maggioranza pecorona, paurosa, pavida, plagiata e che ama però farsi plagiare per paura di uscire dal gregge perché nel gregge trova la sua affermazione, una maggioranza di vermi che si rivoltano uno sull'altro solo per cercare di essere una volta e per un attimo in superficie e vedere, per un attimo, la luce, e una minoranza di menti eccelse, di persone di grande capacità e intelligenza che vivendo fuori dall'Italia ho veramente il piacere di poter ammirare.
Per queste poche menti, per la loro sublime capacità di resistere e di combattere per valori oramai desueti e incomprensbili ai decerebrati che sono la maggioranza ho ancora un senso di appartenenza a questa razza, a questo paese che mi ha comunque dato la vita attraverso due persone meravigliose, che avevano provato la sofferenza della guerra e della sua tragedia, Sabatina e Silvano, i miei genitori.
E sono grato che la vita gli abbia permesso di uscire da questo mondo prima che tutta la grande menzogna del virus scoppiasse.
(Indro Montanelli)
Essendo io italiano, non posso non pensare al disastro di un paese bellssimo dove l'unico grande e vero disastro alla fin fine, che porta alla distruzione di tutto quello che questo paese ha saputo costruire di grande nei secoli, è la maggioranza degli italiani, ovvero il 90% degli Italiani (ma sono bugiardo perché dico il 90% ma in realtà penso almeno il 97%).
Aver lasciato l'Italia non mi rende particolarmente orgoglioso, ormai viviamo in un mondo talmente interconnesso e globalizzato, che in forme più o meno attenuate si ripetono ovunque i "modelli" imposti da quelli che David Icke, che da trenta anni ricerca la verità su chi governa questo mondo, definisce "psicopati", e che io, seguendo però il mio punto di vista, definisco satanisti, perché la loro non è una follia, la follia compete all'essere umano, ma quello che questi "psicopati" vogliono imporre è talmente lucido freddo, calcolato e razionale che non è follia, ma proviene da pianificazioni elaborate nello spirito di Satana, a cui le classi dominanti si ispirano, innegabilmente.
Davide Icke per trenta anni è stato insultato, offeso, definito come un pazzo, complottista visionario, ma ora vede affermate e confermate tutte le sue tesi.
Purtroppo non ne gioisce lui e non ne gioisce chi ha la capacità, la struttura genetica, per capire la verità.
Ecco il punto, il 90% degli italiani al momento presente non ha la struttura genetica per capire, tout court.
Non è geneticamente strutturato per andare al di là del proprio naso.
Per questo non vi può essere unione di visione fra chi è strutturalmente predisposto a capire e chi non lo è per natura.
Vi può essere solo divisione e scontro, come è stato nei secoli passati fra i cristiani e gli eretici. Non vi è modo di dialogare con gli eretici. Gli eretici vanno combattuti nella loro eresia, non cercati nel dialogo.
A questo si aggiunga che gli italiani nei secoli sono sempre stati un popolo diviso, dalla caduta dell'Impero Romano in poi, mai unito.
Ho letto una frase di uno storico, di cui purtroppo non rammento il nome, che diceva "gli italiani si sono sempre conosciuti attraverso il mirino di un fucile". Frase formidabile. E purtroppo devo ammettere che è una frase che bene ritaglia il carattere del popolo italiano. Basta fare un giro su Facebook, per vedere il livello di odio e divisione che sussiste fra italiani, certamente Facebook per come è strutturato promuove, incita allo scontro fisico virtuale dei leoni da tastiera. Un social media di cui al pari di Twitter mi auguro presto l'abbandono di massa. Uno strumento inutile fatto solo per ghettizzare lo scontro e schedare chi prende parte allo scontro. Un recinto per animali appunto.
Chi è intelligente lo abbandona e cerca forme alternative di comunicazione.
L'Italia unificata, per non risalire troppo indietro, è nata con la sopraffazione e l'imposizione di uno stato del Nord, il Piemonte, sugli altri strati. Lo stato del Nord ha sopraffato in primis gli stati del sud, si è colluso fin dall'inizio (i temporanei governi garibaldini) con la mafia, con la mafia è cresciuto e con la mafia e in virtù della mafia vive tutt'ora.
La mafia e la corruzione (insieme all' eterodirezione - strutture politiche finanziarie e militari che dirigono questo paese dall'esterno) sono state fin dall'inizio il Merkmal di questo stato e lo sono tutt'ora.
L'eroismo che comunque ancora era sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale è stato affossato dal quietismo di una chiesa sempre più modernista, che alla sofferenza vera insegnata dal Cristianesimo ha sostituito l'edonismo del mondo (massonico-satanista).
Con l'avvento delle TV di Berlusconi, quel poco di eroismo e di conoscenza della sofferenza che educano all'eroismo e all'onestà che il popolo italiano ancora si trasmetteva di padre in figlio sono stati completatmente annullati. La ribellione tipica del giovane, la sua capacità ormonale di opposizione alle ingiustizie tipica delll'esser giovani è stata evaporata dal nulla quietista delle telenovelas, soap operas, giochi a premi, talk shows, realities, e pubblicità infodemica (per usare un aggettivo attuale)...ovvero dal Nulla della macchina berlusconiana, volta a quietare e istupidire la maggioranza degli italiani.
E oggi ne vediamo le conseguenze: una maggioranza pecorona, paurosa, pavida, plagiata e che ama però farsi plagiare per paura di uscire dal gregge perché nel gregge trova la sua affermazione, una maggioranza di vermi che si rivoltano uno sull'altro solo per cercare di essere una volta e per un attimo in superficie e vedere, per un attimo, la luce, e una minoranza di menti eccelse, di persone di grande capacità e intelligenza che vivendo fuori dall'Italia ho veramente il piacere di poter ammirare.
Per queste poche menti, per la loro sublime capacità di resistere e di combattere per valori oramai desueti e incomprensbili ai decerebrati che sono la maggioranza ho ancora un senso di appartenenza a questa razza, a questo paese che mi ha comunque dato la vita attraverso due persone meravigliose, che avevano provato la sofferenza della guerra e della sua tragedia, Sabatina e Silvano, i miei genitori.
E sono grato che la vita gli abbia permesso di uscire da questo mondo prima che tutta la grande menzogna del virus scoppiasse.
grande articolo,mi viene da dire: un manifesto che fotografa senza infingimenti quello che è diventato oggi questo paese e i suoi sbitanti. Complimenti,il suo sentire e il mio anche se io ancora vivo in questa martoriata terra e vieppiù sento il bisogno di abbandonarla in questi ultimi anni che il buon Dio mi consentirà ancora di vivere.
ReplyDeleteLa ringrazio di cuore. Auguro che Dio sia sempre con Lei
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