Ma un mattino lui si alzò e si sentì demotivato. Sentì la carne sopra tutto, perché anche la carne ha le sue ragioni, perché il corpo è anima e l’anima è corpo.
E sentì che il suo modo di pregare era sbagliato, il suo modo di vivere anche. Che la sua anima-corpo aveva perso lo spirito del ribelle, lo spirito del guerriero, di Jan Sobieski alle porte di Vienna.
Ma dov’era finita la ribellione, i giovani ribelli?
Un‘onda quietista aveva travolto la gioventù, ne aveva depauperato gli ormoni.
Si scendeva in piazza per una squadra di calcio che aveva vinto il campionato ma non per la libertà. I popoli amano la schiavitù e non sanno gestirsi la vita da uomini liberi: quae dii expetant, populi exhibeant.
Fin da piccola che provo a distruggere me stessa...ricordo che mi sentivo così brutta che non potevo vivere...ora come ripenso...era tutta vita che mi tormentavo fino a farmi male…senza godere della vita…senza gioia. Lei non migliorava e sembrava peggiorare nelle sue sofferenze, acuite dalla situazione economica ormai oppressa anche dai debiti.
Il lago si mostrava subito di autentica bellezza, e intensa poesia. Aveva colori morbidi in estate e da fiaba del nord in inverno quando la superficie si gelava completamente.
Rigavano le sue acque anitre e spesso planavano cicogne che impressionavano per la grandezza.
In estate molti vi andavano a bagnarsi e a prendere il sole. In inverno era consuetudine andarci da parte di coloro che amavano immergersi nelle acque gelate. Lo facevano per la salute. Un bagno nell’acqua gelida preserva dalle malattie perché rafforza il sistema immunitario. E dà energia. Per quel motivo lei vi si recava. Per ottenere energia. Era sempre deficiente di energia.
Dopo l’immersione nelle acque gelide del lago vedevi la trasformazione. Il suo volto acquistava luce, gli occhi brillavano. E soprattutto compariva il sorriso su un volto spesso triste e sofferente.
Un lignaggio etrusco il suo, indomito, istrionico, cinico, insofferente, sanguigno nato nei borri di Volterra, che il padre si era portato dietro nella rinascita dell’Italia dopo la guerra.
Quella sua carne dura, sfrontata, dallo spirito ribelle trovava ora pace in quei cuori femminili remissivi e dolci di una famiglia che non era la sua, che lui non aveva più famiglia, non aveva più passato. In essi si adagiava e riposava e a loro insegnava la ribellione che gli apparteneva per diritto di nascita.
Si chiese allora, lui, se quella unione, quella nuova unione di due carni diverse non avesse indebolito e fiaccato la sua.
Per quello decise che la sua preghiera non sarebbe la preghiera quietista dei cristiani quietisti ma la stessa preghiera che portavano nel petto i cuori di Lepanto e di Vienna. I cristiani della spada e del rosario.
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[1] Se può contaminare la nostra vita una società di uomini empi, facendo leva sui nostri affetti e sulle nostre scelte, non potrà allora contaminare la nostra vita un consorzio di demoni, che vengono pure onorati per i loro inganni?
[2] E’ il mio paradiso
[3] Sono le mie bambine
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