Skip to main content

Amore, šaltibarščiai e pomodori rossi - esame del testo e della natura dell'amore



STRUTTURA DEL ROMANZO.

Questo libro è stato scritto fra il 2016 e il 2017, in sei mesi. Pubblicato nel 2018. Uno dei vantaggi (o svantaggi) di parlare di un libro che hai consegnato alla stampa da un anno è che dimentichi (almeno io) tutto di quello che hai scritto. Ti prendi una pausa dalla tensione che ti ha creato lo scrivere, dal rileggerlo ad infinitum per trovarvi difetti e cose che non funzionano, che porta quasi a odiare quello che scrivi; dalla correzione delle bozze, che ti collassa in quello stress che parevi aver dimenticato – e che forse, nel mio caso perlomeno, ti causa più stress di quando lo scrivevi. Ma soprattutto questa lunga pausa ti fa uscire da quell'accumulo eccessivo di energia e concentrazione che ti impedisce una lettura distaccata. Soprattutto rileggerlo un anno dopo ti porta a valutare il testo secondo un trovarsi in una ampiezza di possibilità che prima non avevi, in un universo altro a cui prima non appartenevi, rispetto al momento in cui scrivevi il libro, e dunque riesci a giudicare il libro con un altro sguardo. Molto distante rispetto a quel prima. Crei una nuova versione dei fatti che narri nel libro.

A rileggerlo ora lo trovo un testo proustiano, cosa che al momento che lo scrivevo non sentivo, sebbene in quei giorno leggessi alcune parti della Ricerca di Proust. Lo trovo un bel testo, in linea con il mio pensiero e il modo di scrivere che mi appartiene per come lo intendo - scrivere per comunicare, per far pensare, per dare un messaggio, per far prendere coscienza di certi temi. Ma scrivere di queste cose senza annoiare, affidandosi ai contenuti che ritieni più sorprendenti e sostenuti dal ritmo. E' ovvio che è l'opinione di chi lo ha scritto, ma che ritiene anche - vista la quantità di libri (e di merda) che mi leggo in un anno - di aver sviluppato un senso critico rispetto alle sue stesse opere.
"Amore, šaltibarščiai e pomodori rossi" ha una doppia possibilità di lettura. E' un romanzo perché racconta una storia d'amore. E' un saggio perché indaga, in profondità, la natura dell'amore.
Per essere più precisi, parla della natura dell’amore colta attraverso l’analisi dei pensieri, delle intenzioni, della s/Storia della protagonista, Austėja Stašytė, nel rapporto di entaglement con il protagonista maschile.

NATURA DELL’AMORE.

L'amore ha valore per il fatto che lo riconosciamo come valore, e solo nel momento che lo riconosciamo come valore. Ogni atto d' amore ha la qualità corrispondente a quello che è l'Amore in sé - come ogni unità di misura ha la qualità corrispondente a quello che deve misurare. Per cui il metro ha la qualità della lunghezza perché misura la lunghezza, quindi non è solamente la misura della lunghezza, ma anche la lunghezza della misura, perché è lungo un metro.
Così l'amore corrisponde all'atto, ma non è solo atto, in quanto ciascun atto è misurato dall’ amore, che crea l'atto. E gli atti avvengono dentro la struttura delle linee di realtà che ci hanno collocato in una localizzazione rispetto ad un'altra (Storia) ,

Per questo il libro, che è una biografia [leggi pagina 125 per capire il senso della biografia] alla fine diviene anche una specie di grammatica contrastiva sulle due mentalità che vengono a localizzarsi nello stesso spazio, seguendo linee di realtà diverse – Storia [leggi pagina 56 – parte finale - per capire il senso di questa correlazione]. Nel loro localizzarsi le due mentalità si mettono a nudo, si rivelano nella loro intimità (non dimentichiamo che l’amore è il luogo per eccellenza dove l’intimità si mostra). Ma l’intimità è sempre e comunque colta nella prospettiva storica che produce la conferma del modo di amare (i.e. dell’amore).

E’ un libro per chi cerca l’amore, per chi ama l’amore, per chi ha interesse nell’amore. E’ un libro che se ti lasci prendere dalle spirali delle analisi dei pensieri, dal vivisezionamento dei sentimenti dei protagonisti è quasi simile a un thriller, e il ritmo ti trasporta pagina dopo pagina.


Amore, šaltibarščciai e pomodori rossi, Prospero editore, Milano 2018, in vendita su IBS

Comments

Popular posts from this blog

The temple of youth

  The yearning for death is but a swift race seeking to curtail our tormented pace. There lies a sacredness in thy yearning toward the highest good wildly striving. Toss the gaze heavenward and grasp the truth! In death, we lie upon and cast the temple of youth.

Fasting to reconnect your "Self" to your body

If there is a discrepancy between yourself and the body, between what you are and what you don't feel you are in your body, then fast, because there is excess to remove in the body. Through the stratifications of fat, the material that alienates you is deposited in the body. Removing decades of fat you remove the "Self" from its impediments to be reconnected with the body. Start thinking about fasting and wait for the right moment. Your body has its own indicators; it will signal when it is the right time to start fasting. Fasting is not a mere physical fact. It is changing the spirit of a time that has become stranger to us and that lives in us in order to alienate us to ourselves. Impossible to fast, without implying a change of the inner spirit. Those who fasted in the Old Testament did so to invoke great changes in life. Jesus himself fasted for forty nights and forty days and after fasting he was ready and strong enough to resist the devil and was ripe for his minist...

Guardando l'Amore di una madre con le sue figlie

Siete fatte della stessa pasta Di stesso sangue e spirito apposta Create - e vivete il mondo unite. Solo voi vostra lingua capite. Io curioso vi guardo lontano. Altro universo vivo io e so invano di non essere voi e mi stupisco, ma la materia vostra oh capisco! E' fatta di altra tessitura, la mia invece è sfilacciatura, e in altro spazio e tempo ascoso sto relegato triste, invidioso.