Perché si pubblicano certi libri e non certi altri? Perché certi libri che pur essendo delle autentiche cagate hanno successo mondiale e altri no?
Perché i libri e i film italiani che hanno successo all'estero sono sempre libri di stampo neorealista (con pochissime eccezioni)? Libri e film che parlano dell' Italia povera e stracciona, del dopoguerra ecc...
Non può essere un caso. Il caso non esiste. Esiste un sistema e una sua swerve. Come nelle arti marziali. Esiste un sistema, in cui il singolo può avere un'invenzione ma che sempre si basa su quello che ha imparato all'interno del sistema. Non può essere diversamente.
Non posso (in quanto non ho prove dirette) affermare che esiste una censura della letteratura o una vera e propria manipolazione da parte degli editori (come nel campo dell'informazione dei media), ma una letteratura filtrata è attiva, sì. Questa è una certezza. Gli editori (e anche Lei in un video ne accenna) accettano e pubblicano solo ciò che corrisponde a ciò che è stato testato dai loro filtri preventivi: autori che garantiscono un certo numero di vendite, autori che sono presentati da, che sono stati selezionati da, che scrivono secondo determinati modelli e stili, che evitano riferimenti a ... autori che non simpatizzano con una certa linea editoriale ideologica (querelle Vittorini vs Tomasi di Lampedusa, nella letteratura italiana del dopoguerra) ...
Vi sono poi casi di autocensura (o censura?) come nel caso del famoso bestseller "The silence of the Lambs" che è stato tradotto come andava tradotto in Francia "Le Silence des Agneaux", in Spagna "El Silenzio de los Corderos" ...in Italia stranamente è stato stravolto il titolo per essere intitolato non "Il Silenzio degli Agnelli" ma "Il Silenzio degli Innocenti". Per evitare ogni riferimento alla famiglia Agnelli? (l'esempio è di Gigi Moncalvo).
Vi sono poi evidenti segni di censura nelle posizioni di vendita, basta vedere come sono posizionati i libri nelle librerie, o vedere le classifiche di vendita per capire immediatamente che c'è qualcuno che dall'alto fa in modo che certi libri vengano pubblicati, vengano diffusi, vengano stampati in un numero maggiore o minore di copie e certi libri non abbiano assolutamente diffusione. Specie quelli dei giornalisti più sgraditi ecc... (sempre esempio di Gigi Moncalvo)
Vi sono poi evidenti casi di connessioni fra scrittori e servizi segreti. Alcuni casi, Alvaro, Bassani, Lussu..., per limitarsi ad alcuni nomi, vengono citati come collaboratori dei servizi segreti da Giovanni Fasanella e Mario Cereghino nel loro libro Colonia Italia. In questo libro è messo bene in luce il forte condizionamento operato dai servizi segreti dell'Inghilterra nella formazione della cultura e dell'opinione pubblica italiana a partire dal Dopoguerra.
Vi sono infine ben note case editrici italiane (e non) in mano ai Rothschild (esempi di Pietro Ratto - un insegnante e storico che ha scritto un libro sui Rotschild...).
Conclusione: Può esserci molto di più? Ovvero connessioni fra mondo editoriale e gruppi di potere (che mi pare piuttosto scontato) e soprattutto fra editoria e servizi segreti, perché si mantenga in atto un certo tipo di editoria, narrativa, e vulgata gradita a scapito di altre?
Le risposte di sicuro sono scontate e attese. Ma occorre una ricerca per provarlo.
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