Mi ricordo quando ero un altro. Mi sdraiavo sul divano e guardavo Crozza - mi faceva rider peraltro. Ero un altro allora, ma ridevo. E ora vivo bene? O rimpiango Quel tempo in cui fuggire volevo? Ora sogno morti di notte - il giorno Parlo con loro. Però sono calmo Tuttavia, ma col pensier attorno Prego e cerco Dio. Vivo un oblío. Eppure dentro non cessa quell'ansia. Mi mangia vivo eterno logorío. E tuttavia sogno. Non è strano? Quando la vita si volge al termine Le speranze si dice si divertano. Perché però non dovrei più sognare? Si dovrebbe sol preparar la fine? Dai sogni invece, mi lascio io cullare.
Laboratorio di scrittura