Claudina, mia Claudina, sei del cuore
la mia spina. Che ora sei lontana
e il pensiero di te, sempre mi suole.
E dentro mi sei male e mi danna
la vita di silenzio - qua avvolta
nel grigio della neve e del gelo
e mai di sole - spinge me, sepolta,
nell'ombra più oscura, sotto il cielo
dove tutt' è dovere, e il piacere
non è. Ecco le cene mi ricordo
al Porcellino, nomen omen, vere
e parevan tenere un discordo
però, ma ora vedo come bella
eri, come il bello dentro te
spensierata e scanzonata nella
tua certezza - bianca come nube
nel cielo che azzurro, sola, tiene
e come quella nube la conferma
sei che il cielo esiste. Che il bene
vive sotto quel cielo, e tu ferma
a cui tutto ruota a te il resto
attorno e non so perché il cuore
nel profondo legame che mi porto
lì, come una spina forte duole.
Comments
Post a Comment