Mi segui? Sei qui che vivi - ora?
Lo spazio e il tempo non piú per te, il limite?
Ė leggero il tuo passo.
Appena lo scricchiolío lo rivela il pavimento di assi di legno.
Leggere le tue mani toccano i capelli del capo mio riverso.
Hanno l'impaccio di un cencio bagnato però - spento goffo umido gesto.
Qual è il tuo male - ora?
In terra io lo sapevo.
Ma ora - che è?
Perché vieni qui la notte e mi cerchi, e vivi al capezzale mio e muto mi vegli?
Quanto mi hai amato in terra, io solo lo so.
Io solo lo so che il tuo cuore era buono.
Io, e forse Dio lo sa.
Da questa tela di ragno mi vuoi salvare ora, dove tutti ci vogliono spenti?
Vuoi di me più di una figura? Un essere di spirito e luce pieno mi chiedi che sia?
Il tuo passo leggero lo sento la notte dietro la porta e so, so che quello sei tu - che nemmeno la morte porta via.
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