Duro ricordo si fa maledetto - non muore giammai.
Vive e urla a me: Sono ancora - non vado!
Io non trapasso - non passo e getto un'ombra
lunga e viva di qua. Dio! la parola mi bagna.
Tento allora di spingere via il dolore - lontano.
Quanto mal fanno saprò - or che il male conosco
Quëi fantasmi, discosti compagni di vita e nemici
tutti gli anni che so - porto pesanti con me.
Resta il male una voce - opprime il cuore e cervello.
Sol irrisoria virtù, piccolo luogo che fu
Cui la pur unica gloria un ponte che sopra un fiume
ruppe la noia in me - grida vendetta, ora.
Vuol che io alla polver dei libri ritorni pauroso
Quando vivevo i dí come ho oggi passati e
Giovane stavo versato in antiche parole rapito
Senza sapere il perché. Dove io sarei finito.
Voi ossessione ormai divenute davanti mi state.
Piango ma piango perché? Cuore, perché? La ferita
Sanguina sempre - non dà di trovare la pace - tacere.
Ero leggero lo so. Chiedo abènto però.
Credo avevo diritto tentare provare cercare
Strade ignote veder. Devo soffrire perché?
Datemi pace infine. Perché non dicete? Perché
me rinnegate? Perché Mute parlate crudeli?
Comments
Post a Comment