Se mi guardo allo specchio non son mica
Lui. Che solo un estraneo è quello.
È uno che non è me. Lo maledica
Natura! Di chi ero è zimbello.
Un estraneo guarda e mi sfida.
Davanti sta e offende - muto tarda.
È dei suoi contrari così avida
Natura? Nel molteplice si salda.
Vero, che pur cercando mai i limiti
Troverò di mia anima. Gli anni
Della mia vita, io, li sono tutti -
Tutti quei morti i loro vivi affanni
A cui io parlai lungo la via.
Tutti i loro occhi che guardai.
I corpi che amai e tuttavia
Più tardi poi lasciai e non più pensai.
Ecco io sono tutto il provato
Il pensato, sofferto e gioito
Che giorno dopo giorno scivolato
Via, dal bambino al vecchio s' è unito.
I trenta, i quaranta, i cinquanta...
Sono: il vecchio e ancora il bambino
Che ero sta in me. E sempre s'incanta
A quel suo domandar - di sé indovino.
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