Questa poesia è per un nome che sopra tutti mi fa soffrire e della causa, per quanto mi sforzi, non so la ragione. Alla fine diviene ossessione - di amore. Il nome, segreto, brilla dentro l'animale natura che abbarbica alla vita e mi vuole a lei uguale.
Ma il nome-ossessione dolce diviene.
Me vivo tienen gli impulsi furenti,
sfrenati istinti che la vita reclama
che matti gridano lontani e dementi.
Non vanno - salgono su come di brama.
Io cedo - e loro si appiattano - alteri.
Invan li grido alla vita che svía.
Mi portano dentro mi prendono - neri.
Rimangon voci e oscene - pazzia!
Ma tu ma tu - solo il nome sentire
e in mio dolore, indïato, unire!
Perché sei fitta e in profondo tenuta?
Perché sei tu che m'accompagni cocciuta?
Il mondo teme la sua fine - eppure
sei tu vicina - infinito amore.
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