al grande lavoro del professor Maurizio Dardano
Non ha più dove battere, vive ormai accecato.
E forse per questo, a volte, e sempre più volte
Vorrei essere un vecchio professore universitario
Metodico, noioso, che studia vecchie carte e sepolte
Ma compone mirabili quadri d'insieme, scenari maestosi
Di età distanti i cui intelletti si mostrano sí - ma ritrosi.
Chi ha detto che un professore universitario non crea?
Ci vuole ingegno - tra mirabili intricate visioni mostrare l'idea.
Ma avrà un cuore un professore universitario?
mi chiedo, invidioso e solitario.
Sarà malato per quell'angusto limite in cui si dibatte?
Forse allora, il mio pure, avrebbe ragione di sua arte?
Immergere il mio cuore in una ricerca certa e sicura
e non spaurirlo e gettarlo in-un-avanti-a-sé che senza fine dura,
e perde l'equilibro e vacilla, perché vede solo abisso
a cui senza fine si pare crocifisso.
Ogni cuore vero, tutti i cuori allenati, hanno bisogno di radici
di un terreno forte e fiero in cui stare indiati - e felici.
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