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Bisogna creare un nuovo modo di fare letteratura

 


Oggi la maggioranza della cultura si volge in due parti, quella decerebrata che pubblica l'editoria tradizionale, la grande editoria in termini di audience e numeri, per gli ilici, e l'editoria che cerca di fare controinformazione per chi cerca la verità.

Ma se da parte della grande editoria viene pubblicato l'epidermicità del cervello umano, il nulla, il trito e ritrito, da parte di quella controinformativa si pensa solo all'aspetto politico, o geopolitico.

La cultura e intendo la narrativa, la poesia, la filosofia non sembra al momento aver espresso alcunché di serio in termini di produzione secondo nuovi parametri.

Si è troppo concentrati o sull'aspetto della totale e cieca obbedienza alla narrativa ufficiale da un lato o della resistenza e resilienza alla narrativa ufficiale dall'altro.

Sono convinto che chi deve creare una letteratura nuova e anteposta deve appartarsi da ogni lotta militante. Almeno all'interno della sua opera. L'opera che crea deve essere segno di una nuova coscienza della teologia della storia e non testimonianza militante di un'idea.

Il '68 e gli anni Settanta che producevano letteratura militante, che hanno prodotto a livello letterario di valore?

Porci con le ali. Jack Kerouac. Per fare un paio di esempi.

Ma rispetto allora è evidente qualcosa che prima non era evidente, che ora viviamo in un mondo dominato dalla cultura Satanica e non più cristiana. Il cristianesimo è ovunque osteggiato e combattuto ad ogni livello. La Sede di Pietro è ormai in mano di poteri che non hanno più nulla a che vedere con il cristianesimo.

Bisogna ricreare allora una letteratura che ritorni a studiare i modelli del passato, e io intendo il Rinascimento, il periodo più innovativo e creativo della storia letteraria italiana, innestandoli sulle nuove idee antiglobaliste, multipolari. Ma fondamentale è il ritorno alle idee cristiane della vita.

Una vita che sia dominata in modo centrale dalla presenza dell'idea di Dio. Non della morte di Dio.

Smascherare e rivelare ed evidenziare le influenze dello gnosticismo infiltrato nel pensiero letterario e soprattutto filosofico. Cominciare a vedere la filosofia sotto un'altra luce [I] come già si sta facendo per la storia. A livello di ricerca storica è stato merito di alcuni mettere in luce le trame di chi ha cooperato per imporre il dominio del mondo nelle mani di Satana e dei suoi cooperatores (si vedano tutti i lavori fatti da studiosi che hanno rivelato ormai in modo definitivo tutte le falsità narrate da sempre sull'unificazione d'Italia, che è stata fatta da quegli stessi che anche ora cooperano perché in mondo vada in una certa direzione anziché in un'altra).

Bisogna ritornare a una filosofia e a una letteratura che parli dell'uomo e non della separazione fra rex extensa e cogitans. 

Bisogna ritornare all'unità dell'uomo in Dio, perché è ormai evidente che viviamo un' epoca in cui l'apocalisse comincia a prendere forma.

Bisogna riportare al centro della riflessione il Bello, l'Amore, la Poesia in senso alto. Bisogna ricominciare a distinguere fra tentativo di fare poesia a livello alto, e poesia e letteratura che invece ricadono nelle legge di Sturgeon. Il 90% appunto.

Bisogna evidenziare che spesso la grande editoria ha lavorato al servizio della intelligence, che certi bestsellers sono stati fatti diventare tali perché servivano.

Bisogna mostrare come tutta l'editoria nelle mani della sinistra, e non solo, ha pubblicato e pubblica secondo certe logiche non molo distanti da quella hollywoodiana.

Bisogna arrivare ad ammettere che la vera cultura non può essere per tutti. Perché obtorto collo devo ammettere che la teoria gnostica degli uomini ilici ha un contenuto di verità. Per quanto ci si sforzi di dire il contrario il 90% della massa è costituito di ilici.


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[I] In campo filosofico ormai comincia ad essere evidenti gli influssi gnostici nelle opere di Goethe e Fichte (ambedue legati a logge massoniche) and Hegel (che probabilmente ebbe contatti con i massoni).

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