Friday 15 December 2023

Se abbiamo è perché abbiamo accettato di averlo

 







Ut haberes eam, si tamen habes eam, profecto accepisti: quid enim boni habes, quod non accepisti?

(Sant'Agostino, Epistula, 194 - 5:21)  

"Affinché abbiamo, se tuttavia lo abbiamo, certamente è perché abbiamo accettato di riceverlo".

Traduciamo quell'accepisti con una parafrasi (abbiamo accettato di riceverlo), perché in Sant'Agostino vi è una continua ricerca di disposizione per arrivare a comprendere ciò che sta oltre il saeculum, che va continuamente ascoltato, sentito, percepito con il corpo e la mente al fine di sviluppare tutte quelle componenti atte a disporci alla disposizione.

Ed è illuminante, la frase.
Come infatti si può possedere qualcosa senza averla e soprattutto senza una nostra disposizione a ricevere per averla?
In Santa Agostino vi è un continuo rimando a un precedere di ciò davanti al quale siamo liberi di scegliere. E se scegliamo ciò rivela la nostra disposizione verso quella scelta.
Vi una sorta di adaequatio costante fra un adveniens versus praeveniens et praeveniens versus adveniens

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