Ci sono giorni che sono dominati dal nulla. Dall'indecisione. E quei giorni non sono facili da risolvere.
Il senso di pesantezza in tutto quello che fai domina. Non trovi la forza per iniziare. Eppure sai che devi iniziare. Che non puoi lasciarti andare e annegare in quell' inedia.
E in quei giorni allora mi raccolgo in me stesso. E vorrei pregare, ma mi rendo conto che nemmeno quello riesco.
E mentre cerco una via di uscita, arrivo a un punto decisivo: ora che gli anni si sono accumulati e ho perso molte aspettative, tendo a guardare indietro. Ma non al passato. Al presente che vivo, invece. Solo che cerco di guardarlo con i modelli che scoprivo allora quando guardavo al futuro e ignoravo il presente. E riscopro Dante, Leopardi, Foscolo, il Parini... che avevo non dimenticato, ma come dei file, li avevo salvati da qualche parte. E ora riapro quelle cartelle e apro i PDF che vi stavano salvati e di nuovo li trovo interessanti, più di allora, di quando li avevo archiviati e credevo che i contenuti fossero vecchi e inattuali.
E il senso di respirare meglio è forte.
Ritrovo le radici, di una vita che totalmente è cambiata, che quasi stenti a credere sia la realtà quella vera. E sai per certo che non lo è ma la devi vivere e sopportare.
E capisci che il cerchio si chiude. Ma non ti dispiace che si chiuda, perché fuori di quel cerchio, tu non sei più tu. E' un mondo che non ti appartiene.
E così d'improvviso mi alzo e so, da quale punto quel giorno sia meglio iniziare.
Il senso di pesantezza in tutto quello che fai domina. Non trovi la forza per iniziare. Eppure sai che devi iniziare. Che non puoi lasciarti andare e annegare in quell' inedia.
E in quei giorni allora mi raccolgo in me stesso. E vorrei pregare, ma mi rendo conto che nemmeno quello riesco.
E mentre cerco una via di uscita, arrivo a un punto decisivo: ora che gli anni si sono accumulati e ho perso molte aspettative, tendo a guardare indietro. Ma non al passato. Al presente che vivo, invece. Solo che cerco di guardarlo con i modelli che scoprivo allora quando guardavo al futuro e ignoravo il presente. E riscopro Dante, Leopardi, Foscolo, il Parini... che avevo non dimenticato, ma come dei file, li avevo salvati da qualche parte. E ora riapro quelle cartelle e apro i PDF che vi stavano salvati e di nuovo li trovo interessanti, più di allora, di quando li avevo archiviati e credevo che i contenuti fossero vecchi e inattuali.
E il senso di respirare meglio è forte.
Ritrovo le radici, di una vita che totalmente è cambiata, che quasi stenti a credere sia la realtà quella vera. E sai per certo che non lo è ma la devi vivere e sopportare.
E capisci che il cerchio si chiude. Ma non ti dispiace che si chiuda, perché fuori di quel cerchio, tu non sei più tu. E' un mondo che non ti appartiene.
E così d'improvviso mi alzo e so, da quale punto quel giorno sia meglio iniziare.
Se esiste una realtà non è certo quella che vivi ma quella che ti ha ispirato a vivere. A imparare la direzione della tua vita e come muoverti in un mondo che di per sé è indifferente alla tua esistenza e prova sempre e comunque ad annichilirti, a estrometterti, se perdi la voglia e la forza di alzarti la mattina e ripartire, ogni giorno, giorno dopo giorno, fino all'ultimo giorno.
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