In memoria di Sabatina Schiavetti
(mia madre)
era la sua poesia
dormire e grigia
eresia era il suo essere
a quel modo
di dire senza approdo
di parole sulla carta
ma arta si appoggiava e
creava nel sonno
di poetessa sommo
e quasi profetessa
pontificava
da quel seggiolone
ove abitava
le ore del giorno
all'ombra
di un uomo brontolone
che negava
la sua maniera di essere ciò che era
ironica ma veritiera
e di manifestare al mondo
che lei ancora era - viveva
e nella vita ancora credeva
con la morte che accanto
le cantava lugubre il canto
e le speranze rendeva solo pianto
(mia madre)
dormire e grigia
eresia era il suo essere
a quel modo
di dire senza approdo
di parole sulla carta
ma arta si appoggiava e
creava nel sonno
di poetessa sommo
e quasi profetessa
pontificava
da quel seggiolone
ove abitava
le ore del giorno
all'ombra
di un uomo brontolone
che negava
la sua maniera di essere ciò che era
ironica ma veritiera
e di manifestare al mondo
che lei ancora era - viveva
e nella vita ancora credeva
con la morte che accanto
le cantava lugubre il canto
e le speranze rendeva solo pianto
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