Perché è importante la poesia nella vita di un uomo, come lo è il timore di Dio?
Se il timore di Dio trattiene, e fortifica l'umiltà, nel senso che ci impedisce di prevaricare il sacro che ogni essere umano dovrebbe portare seco (dovrebbe appunto - ma in realtà pochi lo portano, ma diamo per scontato che lo portino), la poesia è ciò che suscita l’emozione in un'intuizione legata ad un'immagine che ci compare all'improvviso e tocca il profondo del nostro animo. Si incunea nel nostro animo e fa esplodere l'emozione.
La poesia produce un tempo dinamico e non statico, dinamico come lo vivono fanciulli e ma statico negli adulti, per questo la poesia meraviglia e sorprende. Solo in una visione dinamica dell'esistenza, come quella di un fanciullo, ci si può sorprendere, e si rimane impassibili vizzi e secchi nell'esistenza stativa perché massimamente abitudinaria dell'adulto. La poesia in tal senso rendendo fanciulli apre le porte ad un mondo migliore, togliendoci dalla prigione dell' abitudine, e ci apre anche la strada per il paradiso come ci ricorda Cristo nei Vangeli.
Se il timore di Dio trattiene, e fortifica l'umiltà, nel senso che ci impedisce di prevaricare il sacro che ogni essere umano dovrebbe portare seco (dovrebbe appunto - ma in realtà pochi lo portano, ma diamo per scontato che lo portino), la poesia è ciò che suscita l’emozione in un'intuizione legata ad un'immagine che ci compare all'improvviso e tocca il profondo del nostro animo. Si incunea nel nostro animo e fa esplodere l'emozione.
La poesia produce un tempo dinamico e non statico, dinamico come lo vivono fanciulli e ma statico negli adulti, per questo la poesia meraviglia e sorprende. Solo in una visione dinamica dell'esistenza, come quella di un fanciullo, ci si può sorprendere, e si rimane impassibili vizzi e secchi nell'esistenza stativa perché massimamente abitudinaria dell'adulto. La poesia in tal senso rendendo fanciulli apre le porte ad un mondo migliore, togliendoci dalla prigione dell' abitudine, e ci apre anche la strada per il paradiso come ci ricorda Cristo nei Vangeli.
La poesia pur non indagando in primis il piano teologico della storia, ovvero il modo in cui i segni della volontà di Dio si manifestino nella Storia, tuttavia ci porta nella disposizione adeguata perché si sviluppino i costituenti per quel punto di unione fra l'uomo del saeculum e l'uomo della Città di Dio.
Non necessariamente il poeta crede in Dio e nella Città di Dio, ma essendo poeta è nella disposizione adeguata per poter pensare quella città, anche se non la pensa.
Comments
Post a Comment