ma egli la percosse col bastone, dicendo: "Uomini chiesi, non merde"
Una volta cercavo l'uomo in giro per le città, per i caffè, i supermercati. E mi illudevo che ogni sguardo che incontravo, ogni volta che lo incrociavo, fosse l'uomo che cercavo. Cercavo negli odori dei sessi, nei liquidi dei corpi, nel sudore e negli anfratti delle mie amanti una testimonianza dell'uomo che stava in profondità di ogni singolo individuo con cui condividevo la vita.
E allor mi piegavo, mi sforzavo di entrare negli interstizi e nelle piaghe delle loro carni. Di viaggiare dentro di loro verso il profondo. E mi interrogavo su quei segreti che mi pareva di scorgere in quella lacerante e straziante ricerca che portava solo a un nulla. Erano viaggi che compivo verso un vicolo cieco. E ogni volta tornavo indietro e ricominciavo.
Perché l'uomo è un nulla quando non sta nella luce che viene dall'alto, e vive coatto solo nel basso.
Solo un grumo di carne, sangue ossa e pelle, tutto quello era ed è.
E ora che non ho più gli occhi per guardare come guardavo, non distinguo più fra uomo e animale. Di solo animale è fatta la maggioranza degli uomini.
Sacchi di merda, che respirano, si muovono, si agitano e si abbracciano talora. Ma di più si odiano.
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