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La provincialità della cultura italiana ogni volta mi sorprende

 




La provincialità della cultura italiana, la piccolezza, il piacere di rimanere in certe referenzialità trite e ritrite e da tutti ripetute senza mai volerne rompere il ristretto ambito per pigrizia forse, per comodità, per incapacità di osare, per mancanza di voglia di guardare oltre i piccoli confini italici (la frase che più odio "In un paese normale, quello che succede in Italia, non succederebbe..." completamente assurda, dal momento che quello che succede in Italia è in atto in tante parti del mondo) è una cosa che mi stupisce ogni volta. E ogni volta mi chiedo, perché ci sia tanta riluttanza a divulgare scoperte che ormai sono dirompenti e tolgono via, sbaragliano via ogni narrazione falsa, ipocrita e assolutamente fuorviante su un siero forzatamente inoculato che non è un siero ma è una pianificazione a livello mondiale per depopolare e assoggettare la popolazione mondiale (i sopravvissuti) a una Intelligenza Artificiale demoniaca.

E' incredibile che dopo le affermazioni del dottor David Martin, dopo i reports del FOIA , dopo i contributi del dottor Robert Young, della dottoressa Carrie Madej e anche della dottoressa Zandre Botha soprattutto, e infine dei recentissimi e orrifici findings del dottor Franc Zalewski e infine di tutte le prove portate da Karen Kingston che dimostra che ogni inoculazione serve a trasformare l'individuo in un computing quantum system e del magnate francese Philippe Argillier (e mi fermo qui, ma l'elenco potrebbe continuare...) che ci spiega come il mondo sia guidato da un governo ombra di 38 persone che si sentono Dio, e fa anche qualche nome, è incredibile, ripeto, come ancora si stia a parlare su questioni di lana caprina come la capacità effettiva di copertura del siero, e ancora si accetti la narratva del vxxno, diabolicamente deviante.
Davvero su questo paese, l'Italia, vi è da secoli impiobata una cappa di provincialità e di meschinità di visione, in cui si eccelle solo per la negatività e non per la positività mai.


...di riposo
Paghi viviamo, e scorti
Da mediocrità

Diceva il poeta di Recanati.

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