Facti sunt autem amici inter se Herodes et Pilatus in ipsa die; nam antea inimici erant ad invicem - In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c’era stata inimicizia tra loro (Luca, 23-12)
Questa breve osservazione è scritta in riferimento all' amore sbocciato fra Maurizio Landini (nella foto mascherato a sinistra) segretario del sindacato lavoratori CGIL e il banchiere Mario Draghi (nella foto mascherato a destra) non eletto da nessuno ma imposto all'Italia come primo ministro italiano, il quale il sanguigno presidente Francesco Cossiga in un celebre video definì "vile affarista".
Gli schemi nella storia si ripetono. E questo, alla luce della teologia della storia, dovrebbe insegnarci come dietro certi fatti si legga la stessa intenzione che opera nella storia dell'uomo perché si manifesti la volontà di Dio.
Riflettere su certi schemi porta a far dubitare anche chi non creda in Dio, ma avverta la forza di una coscienza che chiede verità e giustizia, che la realtà segua schemi di per sé che siano nelle mani dei soli esseri umani e spinga invece queste coscienze dubitanti a chiedersi se non vi sia all'opposto una Verità che rivela, questa sì di per sé, il modo in cui Dio opera perché si manifesti.
Luca 23,6-12
6 Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo 7 e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.
8 Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. 9 Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. 10 C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. 11 Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato. 12 In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro.
Riflettere su certi schemi porta a far dubitare anche chi non creda in Dio, ma avverta la forza di una coscienza che chiede verità e giustizia, che la realtà segua schemi di per sé che siano nelle mani dei soli esseri umani e spinga invece queste coscienze dubitanti a chiedersi se non vi sia all'opposto una Verità che rivela, questa sì di per sé, il modo in cui Dio opera perché si manifesti.
Luca 23,6-12
6 Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo 7 e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.
8 Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. 9 Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. 10 C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. 11 Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato. 12 In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro.
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