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Il dottor Cappero è un eretico

 






Se vuoi l'immagine delle nuove star della nuova normalità guarda i virologi da salotto, perfetti personaggi dostoevskyani in senso contrario nelle loro infinite ed esagerate contraddizioni, nella loro lucida esagerata follia da ego ipertrofico spinto all'estremo che si fonda sull'iperpresenzialismo senza soluzione di continuità sullo schermo televisivo. Ansia da schermo è la loro, ansia da esistenza in Dostoevsky. Se non appaio non esisto e perciò devo assolutamente e senza limiti esistere nelle nuove star, se esisto mi tormento fino alla distruzione finale nei personaggi da sottosuolo di Dostoevsky.

Ma uno in particolare è decisamente l'immagine rovesciata perfetta dell'eroe dostoevskyano del sottosuolo. Il dottor Cappero. La follia e le contraddizioni interiori parossistiche erano vissute da quello nell'underground lontano dal mondo pubblico. Iĺ dottor Cappero altrettanto parossisticamente le vive all'opposto, sotto le luci di una ribalta televisiva pubblica infinita (ma non fa il medico?). Fomenta contraddizioni gravi e soffia sul fuoco di un apartheid pericoloso, che non potrà che generare violenza, di cui già avverte, ma insiste, i primi ritorni diretti alla sua persona, o personaggio sarebbe meglio dire. Perchè lui essendo dotato di un'esistenza 24×7 televisiva ha perso i tratti della persona e ha acquisito quelli del personaggio, ovvero di uno che si è specializzato rispetto all'essere comune, la persona. È divenuto person- aggio rispetto alla persona come l' e- gregio (ex-grege) lo diviene rispetto al gregge. E non solo si è distanziato dalla persona ma anche dalla umanità vera, interiore dell'uomo cristiano. Non professa infatti i valori dell'homo interior della tradizione cristiana che ispiravano l'eroe del sottosuolo dostoevskyano ma quelli superficiali del corpo dell'individuo massificato neocomunista del globalismo, dove il meccanismo politico è completamente insensibile all'uomo e alla sua interiorità spirituale e al Cristo sostituisce la Siringa. Iĺ dottor Cappero è dunque un eretico rispetto ai veri principi interiori dell'individuo, e l'eresia da sempre la si combatte, mai se ne cerca il dialogo. E lo combattono infatti.

Comunismo e cristianesimo sono inconciliabili e nemici da sempre.

Non si lamenti il dottor Cappero dell'odio che lo circonda. È mai esistito un eretico che non fosse odiato? soprattutto quando l'eresia è menzogna, ipocrisia e tornaconto personale...

PS. Qui sotto diamo un esempio di come i personaggi di Dostoevsky siano paragonabili in modo inverso per le loro parossistiche contraddizioni interiori ai virologi da salotto e in particolare al dottor Cappero, con la differenza che in Dostoevsky le contraddizioni muovono dall'interiorità nei virologhi star non muovono da nulla se non dallo smodato desiderio di apparire, e mi auguro solo quello.

"Ah, my dear, how poorly you understand me!" "But perhaps you do not quite understand me either, dear young lady. Perhaps I'm more wicked than you see on the surface. I have a wicked heart, I'm willful. I charmed poor Dmitri Fyodorovich that time only to laugh at him." "But now it will be you who save him. You gave your word. You will make him listen to reason, you will reveal to him that you love another man, that you have loved him for a long time, and he is now offering you his hand..." "Ah, no, I never gave you my word. It's you who were saying all that, but I didn't give my word." "Then I must have misunderstood you," Katerina Ivanovna said softly, turning a bit pale, as it were. "You promised..." "Ah, no, my young lady, my angel, I promised nothing," Grushenka interrupted softly and calmly, with the same gay and innocent expression. "Now you see, worthy young lady, how wicked and willful I am next to you. Whatever I want, I will do. Maybe I just promised you something, but now I'm thinking: what if I like him again all of a sudden---Mitya, I mean---because I did like him once very much, I liked him for almost a whole hour. So, maybe I'll go now and tell him to stay with me starting today ... That's how fickle I am..." "You just said ... something quite different. . . ," Katerina Ivanovna said faintly. "Ah, I just said! But I have such a tender, foolish heart. Think what he's suffered because of me! What if I go home and suddenly take pity on him---what then?"
"I didn't expect..." "Eh, young lady, how kind and noble you turn out to be next to me. So now perhaps you'll stop loving such a fool as I am.

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