πάντες γὰρ οἱ λαβόντες μάχαιραν ἐν μαχαίρῃ ἀπολοῦνται (Matteo, 26, 51-52)
Simile a una bestia. Il suo aspetto è orribile. Il male corrode, soprattutto se unito al potere, e più forte bolle quando dal potere si separa. E il volto diviene maschera, il corpo si deforma, e acquista sembianza pari ai demoni che lo tengono ormai. Non creda chi comanda, non creda chi governa, non creda chi tradisce la sua terra, la sua storia, chi apre una falla al male e non la argina, non creda che vivrà come era vissuto prima che quella falla si aprisse. Non è un dio, benché il potere lo avvicini a credere, di essere un dio.
E quel demone, che altro non gli rimane che essere il demone che lui stesso ha lasciato crescere in sé nel suo largo ventre esasperato dal troppo bere e mangiare, parla al posto suo, perché fra lui e il demone non vi è ormai divergenza.
- Perché non avete arrestato mio figlio? la legge dice che chi stupra deve essere arrestato e messo dentro.
Lui, lui che ha stuprato un popolo, una nazione intera, ora si chiede perché il figlio non è in galera, lui, lui che non ha esitato a commettere violenza su migliaia di famiglie, di aziende, di studenti, di donne, vecchi e bambini, lui che è profondamente colpevole del male che oscura la società civile, per i suoi tradimenti politici, per la dissennata menzogna con cui ha stravolto i voti e la fiducia di milioni di persone che avevano creduto in lui.
- Li avrei portati io in galera a calci nel culo, se avessero commesso quel delitto.
Il patibolo, a cui una legge dettata dalla voce del Cristo, ti mena, ti crocifigge, al destino ritorto che ti spetta, quel patibolo passa per le mani di un figlio coglione, che è solo opera di una legge divina più grande di lui.
- C'è un video, un video, passaggio per passaggio, che mostra i fatti.
Quanti video, dove sudato, affaticato, ansimante nella voce, gravido di grasso, portavi urlante il tuo ventre esagerato, come scandalo, al popolo che hai illuso e massacrato, dove ti inchiodano le bugie che hai sputato a chi ha creduto.
Ma su una cosa hai ragione pagliaccio di uomo, che sono quattro coglioni. Come quelli che hanno sperato che i tuoi urli e la tua arte di pagliaccio cambiassero davvero le loro sorti.
- E allora arrestate me, perché ci vado io in galera!
Simile a una bestia. Il suo aspetto è orribile. Il male corrode, soprattutto se unito al potere, e più forte bolle quando dal potere si separa. E il volto diviene maschera, il corpo si deforma, e acquista sembianza pari ai demoni che lo tengono ormai. Non creda chi comanda, non creda chi governa, non creda chi tradisce la sua terra, la sua storia, chi apre una falla al male e non la argina, non creda che vivrà come era vissuto prima che quella falla si aprisse. Non è un dio, benché il potere lo avvicini a credere, di essere un dio.
E quel demone, che altro non gli rimane che essere il demone che lui stesso ha lasciato crescere in sé nel suo largo ventre esasperato dal troppo bere e mangiare, parla al posto suo, perché fra lui e il demone non vi è ormai divergenza.
- Perché non avete arrestato mio figlio? la legge dice che chi stupra deve essere arrestato e messo dentro.
Lui, lui che ha stuprato un popolo, una nazione intera, ora si chiede perché il figlio non è in galera, lui, lui che non ha esitato a commettere violenza su migliaia di famiglie, di aziende, di studenti, di donne, vecchi e bambini, lui che è profondamente colpevole del male che oscura la società civile, per i suoi tradimenti politici, per la dissennata menzogna con cui ha stravolto i voti e la fiducia di milioni di persone che avevano creduto in lui.
- Li avrei portati io in galera a calci nel culo, se avessero commesso quel delitto.
Il patibolo, a cui una legge dettata dalla voce del Cristo, ti mena, ti crocifigge, al destino ritorto che ti spetta, quel patibolo passa per le mani di un figlio coglione, che è solo opera di una legge divina più grande di lui.
- C'è un video, un video, passaggio per passaggio, che mostra i fatti.
Quanti video, dove sudato, affaticato, ansimante nella voce, gravido di grasso, portavi urlante il tuo ventre esagerato, come scandalo, al popolo che hai illuso e massacrato, dove ti inchiodano le bugie che hai sputato a chi ha creduto.
Ma su una cosa hai ragione pagliaccio di uomo, che sono quattro coglioni. Come quelli che hanno sperato che i tuoi urli e la tua arte di pagliaccio cambiassero davvero le loro sorti.
- E allora arrestate me, perché ci vado io in galera!
Video, a cui il j'accuse si riferisce https://www.youtube.com/watch?v=QXwS61gljnY
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