Centro di Firenze, Piazza della Repubblica vicino al “Caffè Gilli”, ore 19
Un’auto da noleggio, di quelle che vanno a prendere i clienti Al Savoy Hotel, dopo aver svoltato da via de’ Pecori procede lungo via Roma verso l’hotel.
Improvvisamente accelera e comincia a travolgere i turisti che affollano la strada e punta verso il dehors del caffè Gilli.
Poiché il tratto di strada da via de’ Pecori a piazza della Repubblica è breve l’auto non ha potuto acquisire troppa velocità. L’impatto è violento ma contenuto dalle strutture del dehors.
L’auto si blocca.
Scendono due uomini armati di fucili automatici AK 47. Sembrano muoversi con facilità e con tecnica militare. Cominciano a tirare sulla folla.
Urla. Gridi. Gente che fugge, che cerca riparo all’interno del caffè.
Qualcuno grida – Go down! Run! Run!
Da fuori i due uomini continuano a sparare sui clienti del caffè ormai in fuga e a quelli che provengono da via Calimala.
La gente comincia a fuggire verso il Caffe Paszkowski e la libreria Red, cercando riparo fra le arcate dei loggiati e dentro la libreria.
Uno dei due terroristi lancia una bomba verso il centro del dehors. E’ un macello per quelli che ancora vi sono intrappolati. Persone stese per terra. Sangue, brandelli di vestiti e carne.
Dalla parte della libreria RED era in sosta un furgone dei carabinieri. Presi di sorpresa non hanno reagito immediatamente. Esitano a sparare. Rischiano di colpire civili.
In lontananza cominciano a udirsi suoni di sirene di macchine della polizia che si avvicinano.
Ormai in piedi sono rimasti solo i due terroristi. I carabinieri cominciano a sparare. Uno va giù subito. L’altro tenta la fuga verso via de’ Calzaiuoli ma una volante lo intercetta e lo falcia a colpi di pistola davanti alla Rinascente.
E’ un ragazzo di diciotto o diciannove anni, diranno poi gli inquirenti.
In tutto l’attacco è durato nemmeno cinque minuti.
Sette morti e trenta persone che erano rimaste ferite verranno trasportate in quattro differenti ospedali. Otto di queste versano in condizioni critiche.
Fra i morti due americani, un italiano, tre francesi e uno di nazionalità ancora sconosciuta.
Un’ora dopo lo Stato Islamico rivendica l’attacco.
- Un commando di soldati islamici ha portato a termine un attacco a Firenze. E’ stata la prima volta in Italia. Colpiremo ancora. Colpiremo ancora…porteremo l'attacco a Roma. Scenderemo nelle strade e sarà ancora peggio perché non ci limiteremo a spargere il vostro sangue ma distruggeremo le vostre statue, cancelleremo la vostra storia e, per ferirvi ancora di più, convertiremo i vostri figli che inizieranno a parlare in nostro nome e a maledire i loro avi. Noi amiamo la morte voi la vita. Non avete piú speranza"
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