Si hubiera sabido que el sueno de tu voz se habría vuelto un día encanto, yo habría más sereno te querido ya que tú en ausencia en escarnio, tú, te has convertido que ahora tú sol cruel urgencia yo respiro y me queda la huella de tu voz anhelada tan lejana que cada hora más me atropella.
In questa terra arida morta vivo Di gelo neve e grigio creata. Eppure la gente qui ha motivo Di vita, di affetti e accettata Ha loro stazione in un dolore Che mai parla, quasi fosse beata Di quel peso esser suo creatore. Un peso infinito, grave e continuo Che dentro divora: fuoco e livore. Dalle facce mute ti parla strenuo, Dagli occhi spenti grida aiuto, Da mute posture filtra assiduo. E mi fa male a me che lo scruto. E vedo il sole, il cielo azzurro Di quel paese che amo, ormai perduto.