Skip to main content

Posts

Amo ferocemente, disperatamente la vita (Pasolini)

  Il corpo è oggetto, credo, sacro. Si muove e segue moti suoi propri. È d'esso, del suo sentir, simulacro. Nulla di più santo allora scopri Nei giorni che vive - la luce e l'ombra Qual suo scandalo, come in lui s' appropri. In superficie l'anima s'adombra. Nel se stessi del mondo, ei si forma. È ciò, per cui sono, che lì s'incontra.
Recent posts

Il Nulla parla

  Dal Nulla vedo salir certi segni Quasi guardassi su una parete Comparir di un mondo i disegni. Si compongono d' una muta rete Che s'apre di luce e senza parole Parla a squarci e a onde inquiete. Di quel mondo non si può dir che duole. Non parla una lingua che ha suoni. Subito passa ed entra nel cuore.

Experiencing the Exceeding

  The human being lives and experiences existence within a state of Exceeding. This Exceeding Human Being is the very language of transcending the human self. Max Picard highlights this concept when speaking of silence: Wo das Schweigen ist, da wird der Mensch vom Schweigen angeschaut; es schaut den Menschen an, mehr als der Mensch das Schweigen. Er prüft das Schweigen nicht, aber das Schweigen prüft ihn. "Where silence is, the human is looked upon by silence; it gazes at the human more than the human gazes at silence. He does not test the silence, but the silence tests him." It is useful to compare Exceeding with the Sun, just as Plato compared it with the Good. The sun is the Exceeding in which the world grows and lives. Under the sun, the senses develop and flourish, whereas in darkness they remain at a minimum level— ἀμβλυώττουσι ("they are short-sighted"), as Plato remarked. Without sunlight, the eyes do not see, and colours do not exist. The sun is to biolog...

Cielo senza tempo

Perfido oh cielo sempre sei di gelo. E neghi il sole. L' eterna assenza Tu, cresci nel cuore Tu, vuoto d' essenza.

la lingua che io uso

La lingua che io uso Ha la voce di una stessa lingua Di un suono deluso. È un suon diverso - che non esiste Che nessuno qua parla. E senza radici in me coesiste L' invisibil parola Di morta lingua e d' un'altra lingua Il dolor d'un sorriso Che non ha più d'esistere motivo. È la luce d' un sole Che ancor dura ma fra poco muore.

Quando non sarò

  Quando non sarò Potranno i fiori Nascere in Italia. Io non ci sarò. Sbocceranno là Cadranno le foglie Per vento, per sole Qual terra gettata Sopra il mio cuore.

Sono nato oggi

  Sono nato ora, il dieci febbraio. Era tanta la neve come oggi. Il sole non era ma un ghiacciaio Copriva attorno la casa i poggi La mattina alle otto e cinque Son venuto al mondo senza i raggi Del sole che di qua sempre sdilínque. Annunciata già vaga la mia fine Nel freddo d'ora e d'allora mi stringe. Sempre ho cercato il sole, incline. La luce detta ragioni di vita Anche se al freddo è nata affine.