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Showing posts from July, 2025

A quel vivere cosí m'abbandono

  Un giorno di più a luglio saluto E la voce ancora parla dentro Una voce che ho sempre avuto. Una voce che dice calma al centro Che muta quasi prende e tiene seco Un volere in cui lento molle entro. Certe volte è un respiro cieco Certe volte nel silenzio è divino E si mischiano al gracchiare bieco Di corvi se il vento si fa destino Se la pioggia già mi ha nel suo suono A quella voce viva allor mi chino. In me ripete altra vita in dono Una vita che non è in questo mondo. A quel vivere cosí m' abbandono.

L' ospite indesiderato

  a L. con tanto amore Sei arrivato quel giorno d' aprile Eri preoccupato ma non stanco Felice mi sorridevi gentile. Dopo la pioggia era sole tanto Ci siamo seduti al Bar Vittoria E parlavi com' hai parlato franco Di quando noi bambini ho memoria. Com' allora hai parlato sincero Raccontavi la tua amara storia. Ma ospite accanto ti sedeva altero Sedeva e te ascoltava invidioso I tuoi sforzi di viver - lui mistero. Quell'essere invisibile a noi odioso Taceva - gl' occhi sguardo abissale E teneva i destini a noi ritroso. Chi pensa il mondo solo materiale Nega che vicin gli siede sua guida Che parla viva e soprannaturale.

Reflexiones sobre la condición humana del hombre: la Nada y el espíritu

  No quiero decir que la Nada no existe; digo solamente que cuando se tienen valores, se reza o se escucha la palabra de Dios, no hay la Nada —ni alrededor, ni abajo, ni sobre, ni adelante, ni atrás de ti. Se puede caer por un tiempo indefinido en la desesperación sin desmoronarse en la Nada.  En la condición humana, que es algo más que existir como un animal, no hay la Nada; hay desesperación, la desesperación de vivir sin valores, sin futuro, sin… algo.  Eso sí, pero no hay la Nada. El hombre de Heidegger (Dasein) es un hombre deshumanizado, sin esperanza, reducido a la estructura de un existir sin humanidad (en mi opinión, el hombre de Heidegger representa el triunfo del nihilismo: un hombre sin interioridad, sin alma, sin espíritu que simplemente existe, estructuralmente). ¿Qué es el espíritu? El espíritu del hombre es algo compuesto. Está formado por nuestro pre-ocuparnos de las cosas y de los seres humanos. Nos relacionamos con las cosas a través de nuestro espírit...

La pioggia ha una voce

  È piover in Lituania maledizione? O benedizione d' un mondo strano? O una lingua indifferente all'uomo Distante come il senso della vita? Pioggia senza pietà mi accompagna quasi ogni giorno e dice che di là un mondo che in suono sol si dà nel seguir d' uno spazio intermedio. Batte fitta e chiama per dir che l' oltre del mondo si verte vicino e corre. Ma la gente va si bagna s'arrastra Dura al suono tace muta testarda.

Di tutti gli incontri porto i frutti

  Quanti io son io? Forse direi tutti Che la mia strada ha incontrato Ha piegato il peso di quelle azioni. Nel contatto di corpi in tante stazioni Ogni volta in lor mi son disperato. Di tutti gli incontri ne porto i frutti. Andrò ora al mondo delle non cose Lasciar questo degli enti che vivono In sé - indipendenti e né più con me. Dal mondo io vo -  a non viver di fé E l'io dall'io seguir nell' abbandono Vado incontro a ciò che si nascose. E non più quelli saranno che erano E di lor vissuto in lor andato Le ragioni chiederan me del dato. I vivi, i più di un mondo prono Da loro mi sento or giù mandato A quei di senza tempo là continuato.

Quando il cuore trattiene

  Vorrei in silenzio - perdermi Chiusi gli occhi nel buio Sentir la voce del mondo E di un sonno che sempre Mi dorme giù nella carne. È un silenzio lontano Che pare quasi di suono Che ogni forma previene Come vortice s'avvolge Quando il cuore trattiene.

On the Few Who Can Listen

Cibus in somnis simillimus est cibis vigilantium, quo tamen dormientes non aluntur: dormiunt enim (Confessions, III, 6.10). "Food in dreams is very similar to the food of those who are awake, yet sleepers are not nourished by it, for they are asleep."This passage from Saint Augustine resonates in certain ways with Heraclitus’ fragment: τοίς έγρηγορόσιν ένα καί κοινόν κόσμον είναι, των δέ κοιμωμένων έκαστον εις ίδιον άποστρέφεσθαι  (DK fr. 89). "For those who are awake, there is one and common world, but for those who are asleep, each turns away into his own [world]". In both cases, Saint Augustine and Heraclitus suggest that the awake and the asleep share the same reality, yet the nature of that reality—whether it is a place of truth or illusion—depends on one’s inherent fabric. This underscores a recurring theme in their works: not all individuals possess the same capacity to perceive reality, as their fabric differs from the very origin. Both thinkers emphasise ...

Hacia la Presencia (de Dios)

¿Cómo accede el hombre a Dios? ¿Qué actos ejecuta el hombre cuando accede a Dios? Uno de los primeros actos es el de ponerse "hacia". Solo si el hombre tiene la capacidad de ponerse "hacia" tiene la posibilidad de iniciar la búsqueda de Dios, que lo lleva a instaurar una relación con Él, un espacio intermedio de relación entre sí mismo y Dios. Esta relación vive sobre todo de la capacidad del hombre de oír la presencia de Dios en el mundo, en el saeculum, ya que, como decía Heráclito, " εἶναι γὰρ καὶ ἐνταῦθα θεούς " ("también aquí hay dioses"). La vía a Dios no es externa, sino intramundana (Xavier Zubiri, El hombre y Dios, Capítulo 4, párrafo 2, punto 1). El "hacia" debe dirigirse a su interioridad, que es el vehículo intramundano por el cual podemos percibir la palabra de Dios, como nos enseña San Agustín. En su interioridad, el hombre tiene la capacidad de escuchar. Sus facultades internas le permiten oír la voz de Dios que habla a e...

Il Silenzio E Il Verso (La linguistica è ideologia)

  Tante cose lo disturbavano della società italiana. Soprattutto, poiché all’epoca frequentava il mondo universitario, era il chiudersi a riccio del mondo accademico, fino a rasentare l’ottusità. E quando cominciò a leggere quel libro e lesse quella frase fu fulminato dall’aria nuova che avrebbe respirato in quelle pagine. L’accademico, lo specialista “a furia di assottigliare sempre più la sua area di ricerca, finisce col sapere tutto su nulla”. Già a Pisa con il professor Poggi si era reso conto come certi specialisti, come lui, si siano talmente specializzati da non consentire a se stessi di pensare oltre quello che la loro fede nel proprio metodo gli consenta. Un fede solo di parte, non critica, che gli impedisce di pensare qualsiasi altro metodo, che non sia il loro, anche se quello palesa in modo fin troppo evidente di poter dimostrare verità innegabili. In fondo quel mondo accademico non era così poi distante dal mondo rappresentato dal famoso medico aristotelico che portato...

E se ti guardo negli occhi

  Sempre accanto tu - mi sei stata E cosí leggera sei passata E non so se ti ho conosciuta Ma amo la tua ultima parola Amo il tuo orgoglio di essere Il tuo esister quasi perfetto Con te ho imparato la vita Attraversare leggero lieve Moderato non marcato andare Il tuo corpo unico ad amare Il tuo nel mio cresciuto insieme Non so più quale amor ci tiene È un amor sublime -divino E se gli occhi guardo lontano Lì vive uno star sovrumano.

La carne della mano

  Mi guardo la mano Vedo oltre la carne Vedo oltre l' errare Oltre cuore e pena Il lungo andare Ma ora d' amore So il preparare Tutto qua lasciare. Nell'amore vivo In lui mi confido  La carne che vedo  Sale della mano  Su e poi lontano.

"Vėjas - Vento" di Salomėja Nėris

  Vento e vento! Vento e vento! Sciogli i capelli e poi m' abbracci E tutta mi baci nel volto, nel seno. Papavero d'autunno E foglia gialla Ai miei capelli segreto intrecci. L' amore d'autunno nel petto che brucia E tu corri e corri E nulla raggiungi... Socchiusi gli occhi con il volto che ride Mi porti, mi culli - vento che corri... ------------------------------------ Vėjas, oi, vėjas! Vėjas ir vėjas! Plaukus paleido ir apkabino, Ir išbučiavo veidą, krūtinę. Rudens aguoną — Lapą geltoną Į m ano plaukus slapta įpynė. — Rudenio meile dega krūtinė. Lėkti ir lėkti! Ir nepasiekti... Akys užmerktos, juokiasi veidas, — Neša ir supa vėjas palaidas!

Essere o Nulla

Sempre io penso Che ovunque sono Tutto quello sono  Che sempre divengo E perciò nell'Essere Non al Nulla vengo. Seppur nati spinti Al Nulla andiamo Al senso esposti Dal Nulla viriamo.

Quando l'inverno incontro verrà

  Ho paura quando l'estate finirà E un nuovo inverno incontro verrà Sarà come un tunnel nero andare Senza fine vedere e sempre patire Dentro e fuori come tremore seguire Come potrò - mi chiedo - in me durare?

Nascosta sempre qua resterai

  Se penso la dignità dell'uomo Quella sei tu - distesa nel letto Occhi socchiusi preghi Iddío Gl' Angeli e Gesù e Maria - rigida Quasi immobile le labbra muovi Ti ami lo vedo - io ti vedo Come il tuo corpo tieni vivo Nel destino che senti vicino Sei di carne e non chiedi spirito La carne sarà resurrezione Non d' anima ma solo un suono Il bisbigliare fra labbra chiuse iI tuo giacer impronta la vita Leggera qua resterai nel mondo Nascosta sempre e non morta - mai.