Monday 25 September 2023

TV is Satan's machine - Arvydas Šliogeris






An important Lithuanian philosopher, Arvydas Šliogeris (1944 - 2019) who is defined as the Kant of Lithuania, developed an analysis of the TV screen which today, in a post “pandemic” era, is more relevant than ever.

According to Šliogeris, the TV screen is the most dangerous enemy of mankind. The reason is that it can detach a person from the real world and lure him into a realm of illusions and hallucinations. In today's world, the screen is the most precious gift that we have. It is so powerful that it can pump ideologies into our minds without us even realizing it. It has been observed that there are no more ideologies in the world, as they are all being propagated through the Screen.

It is more powerful than all religions and all traditional ideologies combined together. The screen is a place of global deception, terror and obscenity. He is convinced that the Screen is the most reliable and effective suicide instrument for mankind. We must run away from him (i.e. turn it off).

In Šliogeris' opinion TV Screen is Satan's machine. The anthropological catastrophe we are experiencing and that is already happening is primarily the result of the Screen and his primary aim is the destruction of the human soul.

Sunday 17 September 2023

L' "abiura della trilogia della vita" di Pasolini non fece altro che confermare la grande malattia del popolo italiano

 


In questa riflessione sul popolo italiano parlo dell'Italia, ma non per farne un termine di confronto con altre nazioni. Per dire questo è peggio o meglio dell'altro. Parlo dell'Italia sic et simpliceter senza voler fare paragoni.
Parlo dell'Italia perché grande è il dolore nel vedere il paese dove sono nato ridotto ormai a un cumulo di macerie morali, sociali culturali e politiche e soprattutto accettare passivamente e supinamente la sostituzione etnica che gli stanno imponendo senza accennare la minima reazione,ma solo pensando nell'ottica del "particulare" di guicciardiniana memoria ognuno a salvare la propria pelle.

La desolazione culturale, politica e il completo disinteresse che la classe politica italiana (nella quasi sua completa interezza) manifesta nei confronti del proprio paese, non nasce dalla classe politica.

Chi accusa la classe politica fa come il bue che dà di cornuto all'asino.

Non vede e non capisce che la classe politica nasce da un humus, che è quello rappresentato dal corpus sociale, ovvero ciò che viene chiamato "il popolo". La classe politica non altro rispecchia che lo stesso livello da cui proviene. Stop. Non ci sono altre versioni o attenuazioni.

Questo è il problema. L'Italia è un popolo malato: malato della cultura dell' egoismo, di ricerca del proprio tornaconto personale, del male di coltivare e pensare unicamente al proprio orticello, di cui il Guicciardini fu grande teorizzatore. 
Un popolo che ha avuto la fortuna di nascere in un posto bellissimo, dove si trova la maggior parte dei tesori architettonici ed artistici del mondo, dove il clima è di livello eccezionale (si deve vivere in un paese dove non si vede mai il sole per capire come sia importante godere della luce del sole ogni giorno), dove il cibo e la moda sono, grazie a una cultura secolare tramandatasi, di alta qualità e raffinatezza come non lo è nella stragrande maggioranza dei paesi del mondo.

Ma siccome questo gli italiani lo hanno da sempre avuto non vi hanno mai dato il valore che meriterebbe.  Ne è derivato un popolo viziato, accidioso, ricco fino all'eccesso senza rendersene conto. 
Pur non essendo una nazione indipendente, ma una colonia, ha tuttavia avuto la fortuna di essere locata al centro del mediterraneo e chi la comandava dopo la seconda guerra mondiale (e non era la Democrazia Cristiana) ha fatto crescere la sua economia a livello mondiale (e gli italiani provinciali ed incapaci hanno pensato che fosse merito loro) perché allora si aveva bisogno di un' Italia forte, negli anni della Guerra Fredda.
Ma dopo la caduta dell'Unione sovietica chi l'aveva fatta diventare la IV potenza mondiale, a partire dal '92, ha provveduto anche a distruggerla, l'Italia.

Pasolini ipse, che pure aveva cercato di distinguere fra il popolo e la borghesia, e aveva santificato il proletario delle borgate e la civiltà contadina, i loro corpi, i loro sessi, le loro carie, la loro bruttura, le loro deformazioni, i loro peccati e crimini, in nome di valori che aveva cercato di individuare attraverso la sua opera poetica e cinematografica, e letteraria, nel 1975 con "L'abiura della trilogia della vita" (QUI) si rese conto di essersi completamente sbagliato, ed espresse un giudizio severo, totale, assoluto nei confronti del mondo che lui aveva amato: il popolo delle borgate romane, che aveva elevato a simbolo del sottoproletariato italiano e mondiale e lo aveva santificato.

"Se coloro che allora erano così e così, hanno potuto diventare ora così e così, vuol dire che lo erano già potenzialmente: quindi anche il loro modo di essere di allora è, dal presente, svalutato. I giovani e i ragazzi del sottoproletariato romano – che son poi quelli che io ho proiettato nella vecchia e resistente Napoli, e poi nei paesi poveri del Terzo Mondo – se ora sono immondizia umana, vuol dire che anche allora potenzialmente lo erano: erano quindi degli imbecilli costretti a essere adorabili, degli squallidi criminali costretti a essere dei simpatici malandrini, dei vili inetti costretti a essere santamente innocenti, ecc. ecc. Il crollo del presente implica anche il crollo del passato. La vita è un mucchio di insignificanti e ironiche rovine"

Alla fine anche Pasolini si rese conto di che materiale era fatto quel popolo che lui aveva sacralizzato, benedetto. Era fatto dello stesso materiale di cui era fatta l'altra parte che lui aveva detestato: la borghesia.

Ma già in un'intervista del 1967 aveva compreso che male arnese fosse il popolo italiano: “Sono appena tornato dal Marocco, dove ho girato il mio ultimo film, e al ritorno sono stato tentato di mollare tutto, abbandonare il film, abbandonare la mia vita precedente e tornare a vivere in Marocco. E non perché amo il Marocco, ma perché il mio arrivo in Italia è stato così terribile, così sconvolgente, insopportabile. Non c’è segno di speranza, nessuna luce, niente. Era come arrivare in un manicomio di veri matti; cioè, calmi pazzi. Ho passato dieci giorni di terrore; era come se non potessi più vivere in Italia. Per quei dieci giorni ho pensato di lasciare l’Italia. E la cosa peggiore è che gli italiani non si accorgono di nulla.

Seeing Luchino Visconti's "Gruppo di famiglia in un interno" many years later


Lately, I had the opportunity to watch again Luchino Visconti's movie "Gruppo di famiglia in un interno" which I had seen many years ago. Upon re-watching the movie, I found it to be still relevant and interesting, especially for individuals who enjoy thought-provoking cinema. The movie has a modern structure and well-crafted dialogues, making it a timeless classic. However, the use of obscene language in the movie is dated and not as impactful as in our contemporary times. The theme of "scandal", the central theme of the movie, revolving around the character of Konrad (played by Helmut Berger), a gigolo and a double agent who is both a criminal and an informer, is also somewhat dated. I believe that the level of evil and crime in today's world was not even imaginable during Visconti's time.


The movie features great performances by Silvana Mangano and Burt Lancaster (stratospheric), with the young (at that time) Claudia Marsani and Stefano Patrizi also delivering good performances. It was surprising to see an accomplished actor like Romolo Valli relegated to a small and insignificant role in the movie.

I would definitely recommend this movie to anyone who enjoys sophisticated and intelligent movies.

HERE is the link to the movie (YouTube)

Sunday 10 September 2023

Strano animale l'uomo

 



Strano animale l'uomo
Tutto pare
Tutto ammette
Tutto dice
Fuor che, in fondo,
Animale è.

Mangia scoreggia e caca
I più,
O poco più di quello
capaci sono
Di fare e pensare.

Eppure fingono
Si coprono di strati
Squame
E chiamano
Cultura, buone maniere.

Sono goffi strani
Belli talora -
Ma animali
Senza Dio -
Dio è morto
Infatti
Ai più ignoto
In pochi cuori
Vive come in catacombe
Accolto.

Non provo pena
Per chi non ragiona
Viva del suo destino
non merita sapere
che alla fine l'animale
muore e rimane - solo
carcassa a marcire.
Vitio proprio, non natura.

Monday 4 September 2023

Does truth exist? The answer is yes - do not give in to the idea of relativism





Does truth exist? Of course, if and only if you believe in God it exists.
Otherwise, it becomes quite relative, the existence of truth.

If you believe in God you are persistently searching for His Word, and this brings you to develop important components that make you skilful in listening to what is coming to you from the upper existence (The City of God) which is intertwined with the reality you experience everyday (saeculum).
Into the saeculum is dominating the mainstream narrative, which is controlled by a restricted number of people who are the dominators of the narrative and therefore of the world, or at least this is what they aim for.

Who controls the narrative has as a goal to control the entire population of the earth.

But believing that truth exists (God) will teach you to go along your path, in a search for it, and this will enable you to see the very many signs of truth. And while you will develop all the components you need within you to separate truth from lies, you will become independent of the dominating narrative of the saeculum because you are looking for a loftier narrative, which will guide you to know the truth.

But keep in mind that searching for truth is divisive and never gives peace and rest. The truth will become your cross. If you can support the heaviness of that cross you can look at the truth's eyes without trembling because of what is happening around you.

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About anxiety and dreaming spirits

Only dreaming spirits are anxious because they are full of Spirit. Are animals full of spirit? Are stupid people full of spirit? Children a...