Monday 30 August 2021

Firenze - una dèa schifiltosa






Il caldo, la folla, i colori e i suoi odori.  I tramonti che ti lasciano senza fiato. E i ponti, il fiume placido, il caldo afoso e cocente dell'estate.
I colori e le luci pastello e la mitezza in inverno. I colori delle vetrine, l'odore fresco e piacevole della vita in inverno. E la tramontana gelida che ti entra nelle ossa, e mulina ai crocicchi. In inverno.

Eppure mi soffocava quella città. E l'ho amata tuttavia e l'ho odiata quella città. La città della mia vita per lunghi e interminabili anni, dei miei amori, delle mie sofferenze , delle mie rade gioie. Di un lavoro monotono ed inutile. Per lunghi e interminabili anni.
Delle speranze e delle illusioni che si sovrapponevano alla disperazione del vivere in tanta bellezza e non sentirsene parte.

E come ricorda Palazzeschi le "scalinate, dunque, o strade così ripide il cui nome basta a rivelarne il carattere: Costa Scarpuccia, Erta Canina, Rampe di San Niccolò..."
Quella era un'altra parte indimenticabile della Firenze di collina, a cui qualche volta in estasi d'amore ascendevo.

Quella è la Firenze che io ricordo da qua, in questo paese essenziale in cui vivo ora. Ricordi confusi ma colorati. Lontani e quasi persi ma che finalmente dopo tanto sopirli si ravvivano, come se qualcosa oggi soffiasse sulla brace. E io stesso mi stupisco del perché improvvisa si ravvivi la fiamma, che credevo spenta.

Soprattutto ora che si è abbattuta l'Apocalisse su tutte le strade del mondo e anche su quelle stradine strette e anguste di Firenze e sulla cupola che domina la valle dell'Arno, e su piazzale Michelangelo che domina la Cupola e su Fiesole che domina il Piazzale e la cupola.
E la città immagino sarà indifferente all'Apocalisse avvolta nella sua narcisa bellezza.
Ha superato le pesti Firenze, ha superato le guerre, le alluvioni...sta ferma e raccolta in sé nella sua incontentabile bellezza e osserva la gente come da secoli fa.
Anche quando l' abitavo, Firenze era indifferente. Aveva una bellezza indifferente, che è sua e non concede. La vedevi la toccavi ma evaporava via se non la adoravi come una dèa. Era come la Primavera del Botticelli, bellissima ma lontana come una dèa ma non pudica come la Venere di Botticelli ma sfrontata. Schizzinosa come una dèa viziata. E quello sì te lo concedeva, e ti si attaccava addosso e non riuscivi più a togliertelo di dosso, il suo esser schizzinoso.
Non sono forse tutti schizzinosi i fiorentini nel loro lessico colorito? Nel loro gesticolare solenne e quasi caudatario? Nel loro continuo mutar opinione senza motivo e lamentarsi di una vita che non si accosti allo standard delle loro pretese? Nella loro presunzione di essere il paradiso del mondo?
Il fiorentino è questo, uno che sempre vive nel suo regno con evidente compiacimento non finendo mai di pulirsi e ripulirsi le vesti e le scarpe dalla terra, togliendosi di dosso qualche sudiceria, qualcosa di sgradevole che si possa essere attaccato inevitabilmente al suo modo di vivere. Uno schizzinoso, uno schifiltoso incontentabile ed esigente.
E io pure mi ero abituato a mondarmi di qualsiasi polvere o terra estranea che mi si attaccasse alle scarpe. Ed ero schifiltoso, come la città. Attaccato solo alle cose belle della superficie.
E quello era prima prima di conoscere il miškas, la foresta, prima di conoscere i takai, i sentieri che ovattati ti portano nel silenzio dell'interiorità e della meditazione ribelle.
Eppure quella dèa narcisa, arrogante e superficiale mi manca. E mi chiedo quale segno sia e che prepari. Et plenus expecto.

Sunday 29 August 2021

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi - Cesare Pavese di Léo Ferré



Non ho mai amato Cesare Pavese. Ho provato con tutta la buona volontà a leggerlo ma la noia e la impossibilità di proseguire me lo hanno impedito.
Forse aveva ragione Pasolini quando diceva che Pavese è uno scrittore medio (QUI). Io direi noioso e, con Pasolini, sopravvalutato.
Ma a differenza di Pasolini salvo una sua poesia. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Di una bellezza e profondità e disperazione unica, ed è strano, a mio avviso, che Pasolini non abbia amato la disperazione infinita di questo poema, lui che di disperazione di vivere era l'incarnazione.
Ne esistono due versioni bellissime. Una di Gassman (QUI) e una di Léo Ferré. Una canzone quelle di Ferré che canta di morte ma diviene un inno alla vita, vibrando in una voce cupa , melodica e possente.
Scelgo questa ultima versione.




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Saturday 28 August 2021

O sentiero di foresta

 



O sentiero di foresta, figlio
del cuore e del dolore immanente,
tu meravigli, dei resistenti la mente .



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Saturday 21 August 2021

La fine dei servi








Volevamo andare, io e lei, a un caffè nella città vecchia, che si trova all'interno dell'ex ghetto ebraico.
Volevamo prendere un caffè, anche se il caffè e il cappuccino che fanno lì è orribile. Ma i dolci sono splendidi. E' uno dei caffè più antichi della città, già esisteva in epoca sovietica.
Siamo sempre stati stati bene lì. I ricordi erano positivi. Ed era il mio posto preferito.
Ma quando siamo arrivati, vi era l'ignobile cartello nazista, che preclude l'ingresso ai nuovi ebrei del 2021. Non si può entrare senza l'infame pass, quello che attesta che nel tuo sangue è stato inoculato la bioweapon letale che mira allo sterminio di massa. E che per litote chiamano vaccino.
Pensi che un cane può entrare ma tu non puoi entrare perché rifiuti di accettare il siero che vuole ucciderti e che tramite una propaganda di gran lunga migliore di quella dei nazisti hanno fatto,   f i n  q u i , credere che sia il nuovo Messia che salverà la vita da un virus che mai è stato scientificamente isolato e solo rivelato da tamponi il cui inventore li ha definiti capaci di trovare tutto quello che gli si vuol far trovare. Che invece la vita non la vuole salvare e la vuole solo terminare.
E' una realtà difficile da accettare a meno che non ti sia dato la briga nel tempo di cercarla faticosamente nelle pieghe ghettizzate della rete, quella parte della rete che riesce a sfuggire la censura. E' una realtà difficile da accettare se non ti sei passo dopo passo sottoposto a un processo di acquisizione di dati che ti portano alla consapevolezza dell'enorme frode che stanno perpetrando ai danni del genere umano.


Ma a dire la verità non mi sono sentito escluso dal non poter entrare in quel caffè, ormai ho fatto una scelta che mi ha già escluso da quel mondo, il mondo di chi è disposto a barattare la vita in cambio di un caffè o di un bicchiere di vino bevuto a un tavolo all'aperto.
Non mi interessa più vivere così, adesso in tutta onestà ho una vita interiore molto più bella di prima, quando ero molto più spesso confuso, nervoso e avido di cose.


Ma una rabbia, una rabbia speciale mi è cresciuta dentro. una rabbia verso quei politici che, consapevoli (a questo punto lo sono ormai quasi completamente tutti, impossibile che non lo siano) dei crimini che vanno commettendo ai danni del loro popolo o perché siano minacciati dai loro stessi padroni o prezzolati dai loro stessi padroni o corrotti fino all'osso dai loro stessi padroni, si prestano a mantenere in vita una farsa che ha come unico obiettivo la schiavitù la sottomissione la distruzione e il genocidio del proprio popolo. E insieme a loro e allo stesso livello se non ad un livello più alto di responsabilità stanno i giornalisti, i peggiori servi e lacchè del sistema, che per poche manciate di lire scrivono articoli che creano e mantengono in vita la propaganda, falsi pieni di bugie con l'unico scopo di far paura al popolo, a quella parte del popolo (la maggioranza purtroppo!) che in maniera ignava è disposto a credere tutto pur di conservare il loro miserrimo recinto di false comodità.
Il mondo intorno sembra impazzito. Perché i politici e i giornalisti lo hanno fatto impazzire per portare in essere i comandi dei loro padroni, di quelle multinazionali, banche e fondi di investimento che appartengono a quelle famiglie che stanno dietro di loro.


E allora speri, ma ne hai la certezza, che fra non molto la Fortuna che guida le sorti del mondo da qualche parte romperà l'argine e parti di quegli stati cominceranno a venire giù e molti di quei politici verranno giù e meriteranno quello che giustamente meritano.
Non sanno, non credono, o non vogliono sapere (mentre chi sta sopro di loro, chi sta in cima alla piramide massonica, sa molto bene che qui non è più una lotta fra uomini e stati) che loro sono una nullità nel nulla, e saranno travolti dal loro stesso nulla. Non sanno e non vogliono sapere che qui la partita è al di sopra dell'uomo, delle sue possibilità. E una lotta fra due mondi, il Bene e il Male. Dio e Satana. E Dio vincerà, Satana perderà, perché è scritto e profetizzato da millenni che perderà, e loro tutti finiranno miseramente e senza pietà travolti dall'onda della Controrivoluzione ispirata dal Bene.
Forse qualcuno dei loro padroni riuscirà a farla franca in terra, ma loro piccole pedine del nulla che li hanno serviti fedelmente, non hanno scampo. La loro sorte è segnata.

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Thursday 19 August 2021

Bergoglio es una verguenza


 

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Il Cuore Immacolato Della Madonna come arma contro la tirannia

 






Durante il sacco di Roma, i barbari sanguinari, si arrestarono davanti ai luoghi sacri della Cristianità di allora, perché in quei luoghi era la presenza di DIo.
Così testomonia Sant'Agostino: Testantur hoc martyrum loca et basilicae Apostolorum, quae in illa vastatione Urbis ad se confugientes suos alienosque receperunt  Huc usque cruentus saeviebat inimicus, ibi accipiebat limitem trucidatoris furor, illo ducebantur a miserantibus hostibus, quibus etiam extra ipsa loca pepercerant, ne in eos incurrerent, qui similem misericordiam non habebant. Qui tamen etiam ipsi alibi truces atque hostili more saevientes posteaquam ad loca illa veniebant, ubi fuerat interdictum quod alibi belli iure licuisset, et tota feriendi refrenabatur immanitas et captivandi cupiditas frangebatur. Sic evaserunt multi***

Durante il 2020 e a tutt'ora abbiamo avuto prova che questi luoghi non vengono più risparmiati dall'odio dello stato che ha dichiarato guerra ai suoi cittadini. Dall'odio di una Chiesa decristianizzata che ha dichiarato guerra al Cristo.
E questi luoghi non più proteggono. In questi luoghi non vi è più la presenza di Dio ma di Satana, introdotto dai massoni che stanno al vertice della Chiesa e non vogliono più la presenza di Dio nelle chiese.
Come può Satana proteggere da Satana?
Se non vi è più un luogo fisico dove rifugiarsi dalla persecuzione dell'odio degli stati, ve n' è invece uno spirituale che è forte altrettanto se non di più. Il Cuore Immacolato di Maria. Cercatelo. Cercatelo dentro di Voi e vi renderà forti, come eroi, come soldati pronti alla battaglia. *****Sarete soldati di Maria, miliziani di Maria che infonderà il coraggio o la determinazione di determinare le proprie scelte, costi quel che costi. E' un'arma (spirituale) dalla potenzialità incontrollabile. La fede è incontrollabile nella sua potenzialità. 
Chi combatte nella fede è incontrollabile.

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***Ne fanno fede i sepolcri dei martiri e le basiliche degli apostoli che accolsero nel saccheggio di Roma fedeli ed estranei che in essi si erano rifugiati. Fin lì incrudeliva il nemico sanguinario, qui si arrestava la mano di chi menava strage, là da nemici pietosi venivano condotti individui risparmiati anche fuori di quei luoghi affinché non s'imbattessero in altri che non avevano eguale umanità. Altrove erano spietati e incrudelivano come nemici. Ma appena giungevano in quei luoghi, in cui era proibito ciò che altrove era lecito per diritto di guerra, veniva contenuta l'efferatezza dell'uccidere e il desiderio di far prigionieri. Così molti scamparono.
****In termini laici Ernst Jünger la poneva così ma sempre attingendo all'homo interior "[...] in den Phasen stärkster Bedrohung, in denen die Apparate den Menschen nicht nur im Stiche lassen, sondern ihn in einer Weise umstellen, die ohne Aussicht scheint. Dann hat er zu entscheiden, ob er die Partie verloren geben oder sie aus innerster und eigener Kraft fortsetzen will. In diesem Fall entschließt er sich zum Waldgange" (nel momento di maggiore oppressione e minaccia, quando gli apparati dello Stato non solo lo abbandonano ma gli precludono ogni via di scampo, in quel momento egli si decide se darsi per vinto o proseguire la lotta attingendo alla sua forza interiore e più propria) - Ernst Jünger, Der Waldgang.
Quindi sia la prospettiva del ribelle cattolico, che trova forza nel Cuore Immacolato di Maria, sia del ribelle laico, che trova la forza nel percorso interiore del Waldgang, coincidono.
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Thursday 12 August 2021

Lo scontro è inevitabile - le masse non sono immacolate

 


In questo video si ha un ottimo esempio della narrativa mainstream che prosegue nella controinformazione che preferisce adagiarsi in nome di una sorta di politicamente corretto su una sottocategoria  trasversale che domina anche nella controinformazione. Vi domina un concetto di probabile origine marxista: quello dell'immacolizzazione delle masse, allorché l'individuo si fa massa perde ogni connotazione negativa legata al male che è capace di esprimere e viene assolto di ogni colpa.

La verità è che le masse sono fatte di individui (multitudo constat ex singulis), e le masse riflettono il male che è nell'individuo stesso.

La massa immacolata intesa in senso marxista esiste soltanto nel marxismo dove l'individuo e la proprietà scompaiono e fanno luogo all'indistinto. L'indistinto come immacolizzazione o l'immacolizzazione come indistinto.

Nella realtà nella storia italiana è nel DNA dell'italiano lo scontro e lo scannarsi fra le fazioni.

Quindi illudersi di poter far fronte comune per combattere il nemico comune, il globalismo, è pura illusione. In realtà ci si deve preparare allo scontro alla aspra opposizione fra le fazioni degli opposti, come lo è stato fra Guelfi e Ghibellini, fra Capuleti e Montecchi, fra fascisti e comunisti, nord e sud. Illudersi diversamente è appunto solo illudersi.

Lo scontro ci sarà come inevitabilmente c'è sempre stato. Chi vuole sostenere il contrario è un illuso, un naive, un dormiente o un bugiardo.

L'appellarsi alla democrazia è un altrettanto inutile appellarsi, la democrazia non è altro che lo scontro di una volontà dominante, il 51%, su una volontà sottostante, il 49%, a cui la volontà dominante sottrae ogni diritto.

Il rispetto  dei diritti e della dignità del singolo individuo e non della maggioranza è la vera democrazia, e si chiama cristianesimo, dove il 100% gode degli stessi diritti e della stessa dignità, e l'individualità gode del massimo rispetto. Il diritto all'esistenza e al rispetto del singolo individuo non viene dalla città terrena ma da quella divina.



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Tuesday 10 August 2021

Le Cassandre e il Gigante del web







[I] Narrare la verità è portare speranza nell'uomo

La verità si esprime attraverso narrazioni. Aderendo a una narrazione invece che ad un altra si cerca di esprimere una verità.

Ma questo non è relativismo, perché la verità esiste e si impone ma si impone attraverso una narrativa, perché senza narrativa non ci si può avvicinare alla verità.

Bisogna dunque ricercare la narrativa più autentica, più originale, quella per cui la ricerca diviene intensa e incessante, quella che mantiene aperto il desiderio di sapere e di non fermarsi alle apparenze.

Qualche filosofo ha detto che la verità è disvelamento, ecco la narrativa che porta alla verità è quella che mantiene aperto il desiderio di disvelare le narrazioni ufficiali che si impongono mediaticamente per occultare e non per ragione, non per desiderio di esame critico dei fatti.

Fra le narrative di occultamento includo l'adagiamento dello spirito al pessimismo.

La narrativa che cerca di disvelare la verità non può essere pessimista, perché la verità è speranza, e la speranza è la gioia di proiettarsi in un mondo vero, e perciò giusto. E' la gioia di conoscere la Verità.


[II] Le Cassandre del Web

Nel web, nei cosiddetti opinion leader della controinformazione, vi è un nutrito gruppo di Cassandre, che dicono di voler affermare la verità ma affermano invece l'adagiamento dello spirito a una incapacità di trovare la speranza, E perciò affermano e oncfermano la paura e la disperazione di cui fanno gran opera i canali mainstream.

Per lo più le cassandre del web sono quelle che affermano il principio "Io ve l'avevo detto". Sono in tante, qui elenco solo alcuni campioni.

I "Io ve l'avevo detto" fanno grandi analisi ma partoriscono sempre e solo incapacità di soluzione, mancanza di speranza. Sperare non è stare su un albero o alla finestra ad aspettare, come fa un certo filsofo del pensiero critico, Fusaro. Sperare è trovare la soluzione laddove l'impossibile pare inattuabile. Sperare è tenere aperta la verità improrogabile contro ogni impossibilità.

Il non plus ultra delle Cassandre a mio avviso è Meluzzi, mai una volta che da quella bocca uscisse una sillaba positiva,

Altra notevole Cassandra è il filosofo (?) Fusaro, sempre pronto a riferire i fatti più tragici e terribili gioiendone. Mai una soluzione.

Poi ci sono le Cassandre quelle nel più autentico spirito italico, che amano il lamento e il "poveri noi", fra questi annovero Mazzucco e Morris San. In verità Morris San ve lo annovero malvolentieri perché è stato uno dei primi a cominciare a lottare contro la criminalità del governo, ma ultimaente è sempre più scaduto in un lamentoso vittimismo dal quale caldamente lo invito ad uscire.

[III] Il gigante

Una parola a parte sul Greg, davvero un gigante. Uno che fin dall'inizio ha sempre attaccato tutti senza pelei sulla lingua. Probabilmente se lo può permettere. Mai scaduto nel pessimismo. Mai scaduto nel lamento. Ma ha sempre tenuto, a modo suo, aperta la via della speranza. A modo suo ha sempre dato una soluzione. Una visione di soluziomne.

Anche lui è uno del "Io ve l'avevo detto", ma effettivamente tutto quello che ha detto si è avverato puntualmente e lo aveva detto quando nessuno lo diceva.

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Sunday 8 August 2021

La via della foresta - Takas V

 




L’incontro con l’attesa, con il cuore Immacolato di Maria o con il cuore profondo della coscienza, che gode comunque di uno stato di grazia superiore, nostra salus, la cui ricerca lungo il takas della foresta si fa pari al peso della croce di Nostro Signore, sotto cui procediamo iš tako į taką, di sentiero in sentiero, ci porta alla pace in noi stessi, per accettazione della propria direzione (missione).

Il takas porta a scoprire la vocazione missionaria di chi cerca la soluzione terminale alla propria ribellione. Di chi cerca lo sbocco finale alla sua ribellione. Lo sbocco che può offendere e fare male come tigre che sbuchi dal nulla e che ha come unico obiettivo quello di purificare l’umanità

ventilabrum in manu eius ad purgandam aream suam
et ad congregandum triticum in horreum suum,
paleas autem comburet igni inexstinguibili

E i segni che vedremo non saranno segni che vengono da questo mondo ma segni che vengono dall’alto. E saranno segni di fuoco.
E il ribelle riconoscerà quei segni e li metterà in atto. Annunciandoli.
E quei segni annunciati avranno la forma del mondo da cui vengono perché lì sono stati gettati e preso la forma in cui si annunciano e di quel mondo nessuna delle caratteristiche sarà assente.
E questo spaventerà i suoi nemici, perché le loro armi potenti a niente varranno.

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Saturday 7 August 2021

Aaron Russo - what is democracy







American people live in a Matrix, they don't understand the truth of how things work in this country.
If you ask hundred people on the street what kind of government America is supposed to be, 99 per cent of them will tell you a democracy.
America is supposed to be a democracy. But that's a lie. That's an illusion. The word democracy is not written into the Constitution. At one time it's not in the Bill of Rights, t's not in the Declaration of Independence. The founding Fathers hated the idea of a Democracy. They thought it was the worst form of government there is. And I agree with them, because with democracy 51% of people controls 49% per cent of the people. If you are part of the 49% you are not free. America was found as a constitutional republic and in that constitutional republic that we have 99% of the people can't take away the rights of 1%. You have your rights because you were born with them. You have God-given human rights that nobody can take away from you: the government the majority, no matter who they are. They can't take away your rights. And that's what the founding fathers gave us, but with the psychological operation that they do us they make us believe we are a democracy and then the majority rules...democracy equals World New Order, democracy equals slavery where. Democracy is not synonym with freedom. It's the opposite of freedom. Democracy is the worst form of government, where you can have this majority ruling...and the government can tell you exactly what they want to tell you to do. I don't care what the majority wants. I live my life as I choose and if I don't commit violence theft or fraud against another human being I can live my life as I wish, that's my choice, and I am allowed to make mistakes because when you make mistakes you learn from them. You grow as a human being. We are put on this earth to become the best individuals we can be to fulfill our God-given potential. We are not here to put a start that the government can tell us how to live our lives and what we must do. We put ourselves into these systems and these paradigms...no! If you are sick you have to have a certain protocol. Nonsense! Be individuals, think for yourself, have critical thinking.

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Thursday 5 August 2021

L'Europa sarà un inferno -Bettino Craxi

 

Parole profetiche di uno statista, che allora appariva come un demone ma oggi mostra invece quanto avesse ragione.

Si è voluto fare l'Europa senza confini e barriere per arrivare a un'Europa dove ci vuole il pass per andare al bar.




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La via della foresta - Takas IV

 





[IV] Ketvirtas Takas

La foresta fortifica il senso di essere lì per sentire fino in fondo ciò che è stato disposto fin dall’inizio. Nel seguire l’andamento dei takai ciò che deve palesarsi si palesa in quel sentire che è ascolto dell’attesa.

Qualche volta si è tentati di paragonare quell’attesa a una vera via crucis, ogni tappa alza il livello di consapevolezza e di preparazione all’obiettivo.

Il silenzio e la solitudine sono gli angeli custodi che ti accompagnano lungo il takas.

La foresta, il takas, appartengono solo a chi cerca una forma di dissenso terminale, come tigre che sbuchi dal nulla.

Il takas ti mena alla madre. Quale madre?

La certezza di una madre che ti attende appena svoltata la curva del takas che sale snodandosi nella folta vegetazione.

Che è lì mandata e in attesa - un’ attesa che era prima di ogni consapevolezza di quell’attesa e che solo la privazione brutale e criminale di libertà dello stato nemico che prospera tuttavia nel consenso della maggioranza perversa e ignava inevitabilmente costringe al dono della peregrinazione lungo i takai nel silenzio e nella solitudine per farsene consapevoli passo dopo passo verso il centro della foresta.

E si snoda quell' attesa nell'intenzione che ogni curva potrebbe rivelare la madre.

Come tigre che sbuchi dal nulla.

Quell’attesa che svolta apparentemente repentina e non annunciata è la custodia, l'amministrazione e la distribuzione di tutte le decisioni conseguenti, che avvengono e passano per le sue mani; e che dona a chi vuole, come vuole, quando vuole e quanto vuole, la grazia di una illuminazione improvvisa cercata lungo il sentiero.

Quell’attesa può essere identificata in chi crede con il cuore immacolato di Maria, e in chi non crede nello stato di grazia che riceve chi ascolta il cuore profondo della coscienza.

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Wednesday 4 August 2021

Reiner Fuellmich: this is a fight between Good and Evil

 




Interesting interview with the international lawyer Reiner Fuellmich, who is conducting an international committee against the criminals who concocted the BIG HOAX against the entire world population.

He finally admits, despite the fact of being a rational attorney, that this is beyond the human level, this is a fight between Good and Evil

Link to the interview: https://m.facebook.com/watch/?v=370163501122895&_rdr


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Tuesday 3 August 2021

La via della foresta - Takas III


 


[III] Trečias Takas


Nel prendere la via della foresta, nell’inoltrarsi nei takai, è vivente l’oppressione e il peso dell’odio dello stato su chi mantiene l’indipendenza di pensiero e ama la dignità della Persona.

Nel momento che l’individuo oppresso prenda la via della foresta su di lui peserà in modo non più sopportabile l’arroganza infinitamente disumana del potere, che gli taglia ogni possibilità di esercitare qualsiasi forma di emancipazione dalla presa soffocante della dittatura in cui la società è caduta definitivamente, o sta per cadere definitivamente. Ma esattamente questo soffocante impedimento di libertà spinge der Waldgänger alla ricerca di passaggi tortuosi entro cui esercitare la sua ribellione contro il sistema.

Es gibt ja Pässe, Saumpfade, die man erst nach langen Anstiegen entdeckt (Ernst Jünger)[1]


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[1] Solo dopo lunghe salite, si rivelano certi valichi e certe mulattiere


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Monday 2 August 2021

Una bella analisi di Corrado Malanga ma come al solito partorisce un topolino






Giustamente Malanga dice, mi chiedete il mio pensiero e io ve lo dico dal momento che me lo chiedete.
Per questo lo rispettiamo. Non vuole obbligare nessuno e non vuole dire di avere la soluzione in mano.
Ma come spesso ci capita quando ascoltiamo le analisi di Malanga, rimaniamo affascinati dall'analisi in sé ma delusi dalla soluzione. Che è corretta, condivisibile, ma purtroppo semplicistica.
Pur da altra sponda, aspettiamo infatti che arrivi l'intervento della Madonna, secondo il terzo segreto di Fatima, a travolgere le elite sataniste e a ripulire il mondo da una umanità spesso indegna, tuttavia non ci dispiace se nel frattempo intervenga anche il secondo Principio Della Termodinamica, come ci annuncia Malanga,



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Sunday 1 August 2021

This is real dictatorship


 

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La via della foresta - Takai I et II

 





[I] Pirmas Takas***

La via della foresta prepara alla meditazione e alla forza che condurrà all’azione come tigre che sbuchi dal nulla.

Nei sentieri della foresta si impara la pazienza, ci si prepara allo spirito e all’unione con Dio e con il cuore Immacolato della Madonna soprattutto. E con quella comunione di cuori si riceve la forza, il coraggio e la determinazione.

La forza appartiene alla foresta. Nella foresta si impara l’arte del lupo.

[II] Antras Takas

In hac statione plus loquitur inquisitio quam inventio et longior est petitio quam impetratio et operosior est manus pulsans quam sumens

Nella foresta si impara ad accettare la propria croce. Si impara a vivere nel centro della croce. Si vive come un milite ignoto crocifisso a un‘idea di resistenza che prende forma e illumina.

Agli occhi del mondo la via della foresta non esiste perché non appare. Eppure in quella via nasce la forza del ribelle, che accetta il silenzio e si prepara alla morte attraverso la fede, in un silenzio che lo fortifica e lo rende immune al dolore del mondo.

Questo è quando lo Stato ormai sottopone il suo popolo a trattamenti feroci. La via della foresta è la via della forza.

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*** In Lituania nella foresta, miškas, i sentieri si chiamano takai, nominativo pl., nominativo sing. takas

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About anxiety and dreaming spirits

Only dreaming spirits are anxious because they are full of Spirit. Are animals full of spirit? Are stupid people full of spirit? Children a...